CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Vertenze 11 Ott 2010

Il Coordinamento delle Associazioni regionali (Capss) sul caso Corriere: "No alle forzature da parte della Direzione, sì ad un tavolo negoziale, che utilizzi le norme del nuovo contratto Fieg-Fnsi sulla multimedilità, e non escluda i giornal

In una fase tanto difficile per il settore dell'editoria complicarsi la vita è non solo faticoso ma rischioso e costoso. Ci pare sia  quanto accaduto al Corriere della Sera a causa della minaccia da parte della direzione politica del giornale di avallare una denuncia dei patti integrativi a fronte di una - supposta - resistenza del Cdr ad aprire un negoziato su multimedialità, nuove tecnologie. La reazione della redazione che ha effettuato due giorni di sciopero ha prodotto l'apertura di un tavolo negoziale sgombrando il terreno da minacce sindacalmente inaccettabili e veti pregiudiziali.

In una fase tanto difficile per il settore dell'editoria complicarsi la vita è non solo faticoso ma rischioso e costoso. Ci pare sia  quanto accaduto al Corriere della Sera a causa della minaccia da parte della direzione politica del giornale di avallare una denuncia dei patti integrativi a fronte di una - supposta - resistenza del Cdr ad aprire un negoziato su multimedialità, nuove tecnologie. La reazione della redazione che ha effettuato due giorni di sciopero ha prodotto l'apertura di un tavolo negoziale sgombrando il terreno da minacce sindacalmente inaccettabili e veti pregiudiziali.

E' questo l'unico metodo che può consentire a tutti non di complicarsi la vita ma di confrontare le soluzioni. E' peraltro quanto prevede il nuovo contratto nazionale di lavoro in materia di multimedialità. Gli editori non hanno mano libera, ma il dovere di contrattare con l'organismo sindacale i nuovi modi di acquisire, produrre e consumare notizie. Che tale confronto possa portare anche ad un ampliamento della base produttiva - come non è solo negli auspici, ma parrebbe quasi un punto  programmatico da parte della direzione politica del Corriere - conferma le opportunità aperte dal nuovo contratto firmato dopo anni di resistenze da parte degli editori che hanno usato la vacanza contrattuale per tentare sgangherati abbordaggi ai mercati aperti dall'avvento delle nuove tecnologie. Noi riteniamo che, al pari della creazione di nuovi posti di lavoro, la formazione non possa continuare ad essere evocata come salvifica per poi restare un oscuro oggetto del desiderio. Molti gruppi editoriali hanno confidato in un riposizionamento rincorrendo tagli dei costi dei processi produttivi senza curare alcuna valorizzazione delle risorse umane. E' tempo di cambiare passo.
Sono queste le due ragioni principali per cui il negoziato che si apre al Corsera ha un valore che supera la dimensione "aziendale". Si apre un laboratorio che dovrà essere seguito con attenzione, salva ovviamente l'autonomia negoziale dei soggetti.
Ma c'è un'ulteriore ragione per la quale la trattativa che sarà avviata al Corsera deve attirare l'attenzione del sindacato unitario dei giornalisti e della categoria. Essa dovrà cogliere anche l'opportunità diricomporre un pezzo di mercato del lavoro giornalistico. Una sfida lanciata dal direttore De Bortoli che sarebbe miope e sbagliato  non raccogliere. De Bortoli  denuncia come ogni mattina si presentino ai nastri di una stessa partenza per fare lo stesso lavoro giornalisti di serie A e giornalisti di serie B, indicando tra questi quelli che confezionano i "dorsi" del Corriere della Sera. E' una situazione della quale recano pesanti responsabilità gli editori, ma che il sindacato unitario dei giornalisti - in ogni sua componente e istanza - deve sentirsi impegnato a superare. Il sindacato dei giornalisti non può sfuggire alla sfida lanciata dal direttore del Corriere della Sera. Secondo il Capss sono maturi i tempi per avviare una trattativa in sede Fnsi-Fieg che, partendo dal riconoscimento del fatto che i giornalisti dei dorsi non sono figli di un dio minore e già hanno titolo per comparire con la loro firma sull'edizione nazionale del giornale, affronti il tema del concreto esercizio di tutele sindacali attraverso il riconoscimento di un Coordinamento del dorsi e da qui determini relazioni mature per valorizzare il lavoro dei colleghi.   Il Coordinamento delle associazioni regionali di stampa per un Sindacato di Servizio di Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Molise, Basilicata, Puglia.

@fnsisocial

Articoli correlati