Al termine dell’ultimo consiglio nazionale, l’Unione nazionale dei giornalisti pensionati (Ungp) ha approvato all’unanimità due documenti (consultabili sul sito internet dell’organismo sindacale di base) nel quale si affrontano la bozza di manovra presentata dall’Inpgi alle parti sociali lo scorso 18 giugno e l’annuncio del premier Renzi dell’imminente riforma fiscale. Su entrambe le questioni grande attenzione è stata riservata a chi percepisce pensioni più basse.
In due documenti approvati all’unanimità nell’ultima
riunione, il Consiglio nazionale dell’Unione pensionati (Ungp) ha dato il suo
parere sulla manovra necessaria a mettere in sicurezza i conti dell’Inpgi e
sulla riforma fiscale di recente annunciata dal presidente del Consiglio.
Preso in esame il progetto di riforma della previdenza dei giornalisti
sottoposto alle parti sociali, il Consiglio dell’Ungp, condividendo la
necessità di procedere in tempi brevi a una riforma che metta in sicurezza i
conti dell’Istituto consentendo all’Inpgi di “continuare ad assicurare la
previdenza e l’assistenza agli iscritti nelle forme e condizioni previste dalle
leggi e recepite nell’ordinamento interno”, ribadisce le sollecitazioni già
espresse “per quanto riguarda la temporaneità, la sostenibilità e la conformità
dell’intervento correttivo all’obiettivo del risanamento, la riduzione dei
compensi agli amministratori e ai sindaci giornalisti, nonché la legittimità giuridica del
contributo di solidarietà da applicare alle pensioni in essere” e raccomanda –
tra l’altro – “di esentare comunque dal prelievo di solidarietà i trattamenti
pensionistici più bassi”.
Il Consiglio nazionale dell’Unione pensionati sollecita poi Inpgi e Fnsi ad una
verifica in corso d’opera degli effetti della riforma e invita il presidente
dell’Ungp a riconvocare “gli organi statutari dell’Unione, non appena sarà
stata approvata la riforma della previdenza, per un esame approfondito delle
sue ricadute sui trattamenti pensionistici in essere e per le eventuali
conseguenti determinazioni”.
Nella stessa seduta il Consiglio nazionale ha poi preso atto delle recenti
dichiarazioni fornite dal Presidente del Consiglio in materia di riforma
fiscale, in merito alla quale “sollecita un percorso comune con Fnsi e i Sindacati nazionali, perché si
intraprenda una politica volta a ridurre anche in Italia la fiscalità sui
redditi da pensione, oggi tra le più alte in Europa”.
“Il senso dei documenti – commenta il presidente Ungp, Guido Bossa – è ribadire
la disponibilità dell’Ungp a farsi carico, per la propria parte, dei necessari sacrifici
richiesti a tutta la categoria con l’obiettivo di rimettere a posto i conti
dell’Inpgi. Facendo particolare attenzione alle fasce economicamente più
deboli”.
“I pensionati dimostrano così di essere parte attiva della Fnsi, di cui condividono
gli obiettivi, e sono disponibili a contribuire a irrobustire le strutture del
sindacato, a livello nazionale e regionale. Anzi – rilancia Bossa – invitiamo
le Associazioni regionali a sfruttare di più le competenze e la disponibilità che
i pensionati vogliono mettere al servizio dei colleghi”.