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Ordine 23 Ott 2006

Il Consiglio della Lombardia censura Belpietro, Mieli e Bacialli per "Savoiagate" e per la foto del bimbo mai nato

Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha deliberato di sanzionare con la censura i giornalisti professionisti Maurizio Belpietro, direttore responsabile del 'Giornale', e Paolo Mieli, direttore responsabile del 'Corriere della Sera'. Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha pure deliberato di sanzionare con la censura Luigi Bacialli (gia' direttore del 'Gazzettino' di Venezia)

Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha deliberato di sanzionare con la censura i giornalisti professionisti Maurizio Belpietro, direttore responsabile del 'Giornale', e Paolo Mieli, direttore responsabile del 'Corriere della Sera'. Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha pure deliberato di sanzionare con la censura Luigi Bacialli (gia' direttore del 'Gazzettino' di Venezia)

''Il Consiglio - si legge in un comunicato dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia - ha affermato il principio secondo il quale e' vietato pubblicare intercettazioni con particolari sessuali e con i nomi delle persone coinvolte in un giro di favori e controfavori. La sanzione e' collegata alla pubblicazione sui due quotidiani delle intercettazioni di Salvo Sottile nel quadro del 'Savoiagate'''. Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha pure deliberato di sanzionare con la censura Luigi Bacialli (gia' direttore del 'Gazzettino' di Venezia) e ha assolto i giornalisti professionisti Maurizio Belpietro (direttore de Il Giornale), Renato Farina (articolista di Libero), Giuliano Ferrara (direttore de Il Foglio), Paolo Mieli (direttore del Corriere della Sera) e Alessandro Sallusti (direttore di Libero). Il giudizio si riferisce ''al 'Gazzettino' del 12 maggio che ha pubblicato in prima pagina la foto di un bimbo morto, vestito come se fosse vivo, sulla base, questa la versione del giornale, di una richiesta avanzata dalla nonna del bambino ('bambino mai nato', estratto dal ventre della madre assassinata dal convivente). Quella foto e' stata poi ripresa dagli altri giornali''. ''Il Consiglio ritiene che la pubblicazione di quella foto, con il contenuto di dolore e di orrore che si porta dietro, abbia forza tale da turbare e offendere il comune sentimento della morale''. Secondo il Consiglio, va affermato il principio secondo il quale la pubblicazione della foto di Hevan ''offende i lettori, ma soprattutto la dignita' di quel bambino'' e che ''la dignita' di un cadavere non e' nella disponibilita' dei familiari''. ''Luigi Bacialli porta intera la responsabilita' della scelta operata. Gli altri direttori e Renato Farina, invece, sviluppando un dibattito sulla foto/notizia, hanno agito nella consapevolezza di esercitare un diritto, quello di informazione e di critica''. (ANSA)

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