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Fnsi 12 Gen 2011

Il Congresso all’unanimità vota due mozioni sulla libertà di stampa in Ungheria e in Tunisia

“Le giornaliste e i giornalisti italiani, riuniti a Bergamo per il XXVI congresso della Fnsi, esprimono grande allarme per la nuova legge sui media votata dal Parlamento ungherese. Non è accettabile che il lavoro dei giornalisti debba sottostare all’azione censoria e punitiva di un Consiglio dei media di stretta dipendenza governativa, titolato a intervenire sui contenuti stessi del lavoro giornalistico e ad infliggere sanzioni pesantissime.“Il Congresso della Fnsi, riunito a Bergamo,  esprime vicinanza, solidarietà e sostegno al Sindacato dei giornalisti tunisini che a gran voce in queste ore rivendicano il loro diritto-dovere di informare sulla protesta sociale che da settimane scuote il Paese e la dura repressione che ha già fatto decine di morti.

“Le giornaliste e i giornalisti italiani, riuniti a Bergamo per il XXVI congresso della Fnsi, esprimono grande allarme per la nuova legge sui media votata dal Parlamento ungherese. Non è accettabile che il lavoro dei giornalisti debba sottostare all’azione censoria e punitiva di un Consiglio dei media di stretta dipendenza governativa, titolato a intervenire sui contenuti stessi del lavoro giornalistico e ad infliggere sanzioni pesantissime.
“Il Congresso della Fnsi, riunito a Bergamo,  esprime vicinanza, solidarietà e sostegno al Sindacato dei giornalisti tunisini che a gran voce in queste ore rivendicano il loro diritto-dovere di informare sulla protesta sociale che da settimane scuote il Paese e la dura repressione che ha già fatto decine di morti.

Il XXVI Congresso della Fnsi, riunito a Bergamo, ha votato all’unanimità la seguente mozione sulle censure alla stampa in Ungheria:
“Le giornaliste e i giornalisti italiani, riuniti a Bergamo per il XXVI congresso della Fnsi, esprimono grande allarme per la nuova legge sui media votata dal Parlamento ungherese. Non è accettabile che il lavoro dei giornalisti debba sottostare all’azione censoria e punitiva di un Consiglio dei media di stretta dipendenza governativa, titolato a intervenire sui contenuti stessi del lavoro giornalistico e ad infliggere sanzioni pesantissime.
Il Congresso dà la massima solidarietà ai colleghi ungheresi, che venerdì prossimo attueranno una prima iniziativa pubblica di protesta a Budapest in collegamento con organizzazioni di cittadini.
I giornalisti italiani chiedono, inoltre, alle istituzioni della nostra Repubblica e ai membri italiani dell’europarlamento di sviluppare ogni pressione sulle autorità ungheresi, perché avvertano l’insostenibilità di questa legge e la modifichino in aderenza ai principi dei trattati europei.
Il Congresso impegna gli organismi dirigenti che verranno eletti a Bergamo  a sviluppare nelle prossime settimane ogni iniziativa utile a portare concreto sostegno al giornalismo ungherese. Va debellato il virus, pericolosamente diffuso nel contenete, del bavaglio all’informazione, se l’Europa vorrà continuare ad essere la terra dei diritti.

Il XXVI Congresso della Fnsi, riunito a Bergamo, ha votato all’unanimità la seguente mozione su le censure all’informazione in Tunisia.
“Il Congresso della Fnsi, riunito a Bergamo,  esprime vicinanza, solidarietà e sostegno al Sindacato dei giornalisti tunisini che a gran voce in queste ore rivendicano il loro diritto-dovere di informare sulla protesta sociale che da settimane scuote il Paese e la dura repressione che ha già fatto decine di morti.
“Libertà per la  Stampa in Tunisia”: con questo slogan e con le foto delle persone uccise nei disordini, i colleghi tunisini hanno tentato di scendere in piazza ma sono stati bloccati dalla polizia nella sede del loro sindacato.
Siamo, e saremo sempre al fianco, anche con la Ifj,  dei giornalisti tunisini nella loro lotta contro la censura e per la libertà di informazione.
Il congresso esprime anche indignazione per l’aggressione subita oggi dai giornalisti del Tg3 che stavano svolgendo il loro lavoro a Tunisi per documentare le proteste in corso nel Paese”.

TUNISIA: CONGRESSO FNSI, CONDANNA CENSURA INFORMAZIONE

 

Il XXVI esimo congresso della Fnsi esprime "vicinanza, solidarietà e sostegno al sindacato dei giornalisti tunisini che rivendicano il loro diritto dovere di informare sulla protesta sociale, che da settimane scuote il Paese e sulla dura repressione che ha già fatto decine di morti".

"Libertà per la stampa in Tunisia" è lo slogan, accompagnato dalle persone uccise nei disordini - si legge nella nota diramata in serata - con il quale i colleghi tunisini hanno tentato di scendere in piazza, ma sono stati bloccati dalla polizia nella sede del loro sindacato. Siamo e saremo sempre al fianco, anche con la Ifj, dei giornalisti tunisini nella loro lotta contro la censura e per la libertà di informazione". Il congresso ha anche espresso indignazione per l'aggressione subita dai giornalisti al Tg3 che stavano lavorando a Tunisi, per le proteste nel Paese. (AGI)

 

UNGHERIA: CONGRESSO FNSI, ITALIA FACCIA PRESSIONI

I giornalisti italiani esprimono "grande allarme per la nuova legge sui media votata dal Parlamento ungherese". IL XXVI congresso della Fnsi, riunito a Bergamo, sottolinea: "non è accettabile che il lavoro dei giornalisti debba sottostare all'azione censoria e punitiva di un consiglio dei media di stretta dipendenza governativa, titolato ad intervenire sui contenuti stessi del lavoro giornalistico e a infliggere sanzioni pesantissime". Il congresso da la "massima solidarietà" ai colleghi ungheresi, che venerdì prossimo attueranno una prima iniziativa pubblica di protesta a Budapest. I giornalisti italiani, chiedono inoltre alle istituzioni della Repubblica e ai componenti italiani dell'euro parlamento di "sviluppare ogni pressione sulle autorità ungheresi, perché avvertano l'insostenibilità di questa legge e la modifichino in aderenza ai principi dei trattati europei. Va debellato il virus, pericolosamente diffuso nel continente, del bavaglio all'informazione, se l'Europa vorrà continuare ad essere la terra dei diritti". (AGI)

 

UNGHERIA: LEGGE BAVAGLIO; CONGRESSO FNSI, GRANDE ALLARME

 

''Le giornaliste e i giornalisti italiani, riuniti a Bergamo per il XXVI congresso della Fnsi, esprimono grande allarme per la nuova legge sui media votata dal Parlamento ungherese''. È quanto si legge in una mozione votato all'unanimità dal Congresso della Fnsi.

''Non è accettabile che il lavoro dei giornalisti debba sottostare all'azione censoria e punitiva di un Consiglio dei media di stretta dipendenza governativa, titolato a intervenire sui contenuti stessi del lavoro giornalistico e ad infliggere sanzioni pesantissime - prosegue la nota -. Il Congresso dà la massima solidarietà ai colleghi ungheresi, che venerd prossimo attueranno una prima iniziativa pubblica di protesta a Budapest in collegamento con organizzazioni di cittadini''.

''I giornalisti italiani - si legge ancora chiedono, inoltre, alle istituzioni della nostra Repubblica e ai membri italiani dell'europarlamento di sviluppare ogni pressione sulle autorità ungheresi, perché‚ avvertano l'insostenibilità di questa legge e la modifichino in aderenza ai principi dei trattati europei. Il Congresso impegna gli organismi dirigenti che verranno eletti a Bergamo  a sviluppare nelle prossime settimane ogni iniziativa utile a portare concreto sostegno al giornalismo ungherese. Va debellato il virus, pericolosamente diffuso nel contenete, del bavaglio all'informazione, se l'Europa vorrà continuare ad essere la terra dei diritti''. (ANSA)

 

UNGHERIA: LEGGE BAVAGLIO; CONGRESSO FNSI, GRANDE ALLARME

 

''Le giornaliste e i giornalisti italiani, riuniti a Bergamo per il XXVI congresso della Fnsi, esprimono grande allarme per la nuova legge sui media votata dal Parlamento ungherese''. È quanto si legge in una mozione votato all'unanimità dal Congresso della Fnsi.

''Non è accettabile che il lavoro dei giornalisti debba sottostare all'azione censoria e punitiva di un Consiglio dei media di stretta dipendenza governativa, titolato a intervenire sui contenuti stessi del lavoro giornalistico e ad infliggere sanzioni pesantissime - prosegue la nota -. Il Congresso dà la massima solidarietà ai colleghi ungheresi, che venerd prossimo attueranno una prima iniziativa pubblica di protesta a Budapest

in collegamento con organizzazioni di cittadini''.

''I giornalisti italiani - si legge ancora chiedono, inoltre, alle istituzioni della nostra Repubblica e ai membri italiani dell'europarlamento di sviluppare ogni pressione sulle autorità ungheresi, perché‚ avvertano l'insostenibilità di questa legge e la modifichino in aderenza ai principi dei trattati europei. Il Congresso impegna gli organismi dirigenti che verranno eletti a Bergamo  a sviluppare nelle prossime settimane ogni iniziativa utile a portare concreto sostegno al giornalismo ungherese. Va debellato il virus, pericolosamente diffuso nel contenete, del bavaglio all'informazione, se l'Europa vorrà continuare ad essere la terra dei diritti''. (ANSA)

 

TUNISIA: TG3; CONGRESSO FNSI, INDIGNAZIONE PER AGGRESSIONE

SOLIDARIETÀ AL SINDACATO DEI GIORNALISTI TUNISINI

Il Congresso della Fnsi, in una mozione approvata all'unanimità, esprime ''indignazione per l'aggressione subita oggi dai giornalisti del Tg3 che stavano svolgendo il loro lavoro a Tunisi per documentare le proteste in corso nel Paese''.

 ''Il Congresso - si legge ancora nella mozione – esprime vicinanza, solidarietà e sostegno al Sindacato dei giornalisti tunisini che a gran voce in queste ore rivendicano il loro diritto-dovere di informare sulla protesta sociale che da settimane scuote il Paese e la dura repressione che ha già fatto decine di morti. 'Libertà per la  Stampa in Tunisia': con questo slogan e con le foto delle persone uccise nei disordini, i colleghi tunisini hanno tentato di scendere in piazza ma sono stati bloccati dalla polizia nella sede del loro sindacato.

Siamo, e saremo sempre al fianco, anche con la Ifj,  dei giornalisti tunisini nella loro lotta contro la censura e per la libertà di informazione''. (ANSA)

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