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Rai 10 Giu 2011

Il conduttore alla Rai: “Vi faccio la trasmissione per un euro” Garimberti: “Un euro? Lui è una star, è solo demagogia”

Il 32,29% di share su Rai2, con un ascolto medio di 8 milioni 389 mila telespettatori e con punte di oltre nove milioni. Questo il risultato dell'ultima puntata di Annozero, condotto da Michele Santoro. Secondo Franco Siddi, Segretario generale della Fnsi, la Rai senza Santoro sarà più povera.E il consigliere Rai, Nino Rizzo Nervo, commenta: "Se non c'è il pubblico il servizio pubblico non ha ragione d'essere.

Il 32,29% di share su Rai2, con un ascolto medio di 8 milioni 389 mila telespettatori e con punte di oltre nove milioni. Questo il risultato dell'ultima puntata di Annozero, condotto da Michele Santoro. Secondo Franco Siddi, Segretario generale della Fnsi, la Rai senza Santoro sarà più povera.
E il consigliere Rai, Nino Rizzo Nervo, commenta: "Se non c'è il pubblico il servizio pubblico non ha ragione d'essere.

Questa affermazione è così elementare che la BBC nell'affrontare in questi mesi un rigoroso piano di risanamento ha definito una rigida asticella degli ascolti perché sotto quell'indice, che i dirigenti nel mercato inglese hanno fissato nel 30% di share, persino la regina dei servizi pubblici televisivi non ha più ragione di continuare ad esistere anche se i conti fossero in ordine".
Rizzo Nervo conclude: "Ieri lo straordinario e senza precedenti ascolto di Annozero ha fatto capire con chiarezza quale servizio pubblico pretende questo Paese e il vertice della Rai non può non tenerne conto. Il 32,29% di share su Rai2, con un ascolto medio di 8 milioni 389 mila telespettatori, con punte di oltre nove milioni, hanno il significato di un referendum popolare che lancia questo
messaggio: gli italiani sono stufi di palinsesti dettati dal governo. Non so adesso con quali strumenti Michele Santoro possa essere trattenuto in Rai, credo però che amministratori pubblici che hanno il dovere di difendere i bilanci aziendali e di rispettare tutti coloro che pagano per aver in cambio un servizio, non possono permettersi di non avere Annozero nella prossima stagione televisiva". (AGI)

SANTORO: GARIMBERTI, 1 EURO? E' UNA STAR, SOLO DEMAGOGIA
''Io ho rispetto per lavoro mio e degli altri e lavoro va retribuito. Santoro è una star e non
può essere retribuito con 1 euro. Il suo contratto va valutato secondo il mercato. Non scherziamo sul lavoro, tutto il resto è demagogia. Come dicevano e francesi 'per epater le bourgeois'.
Io non sono ne' bourgeois ne' santoriano e non mi faccio 'epater'''. Lo ha detto il presidente Rai Paolo Garimberti nel corso di una conferenza stampa sull'accordo Rai-Fgci. (ANSA)

ANNOZERO: SANTORO ATTACCA GARIMBERTI, FA IL PONZIO PILATO
"E' inutile continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la statura". È durissima, inattesa nei contenuti, la risposta di Michele Santoro al presidente della Rai Paolo Garimberti che era intervenuto questa mattina sui contenuti della puntata di ieri di 'Annozero'. Santoro replica che "il racconto che fa il presidente Garimberti dei nostri incontri, oltre ad essere completamente falso, è palesemente illogico e ridicolo. Che cosa vuol dire, infatti, "mi è stato comunicato che c'era una trattativa ma io non sono voluto intervenire"? Garimberti dimentica che è suo preciso dovere fare di tutto per tutelare gli interessi del Servizio Pubblico. Lasci dunque stare i nostri genitori e i nostri figli che non c'entrano niente; e abbia il pudore di non riferirsi ai nostri guadagni (si ricordi che i miei non li ho raccattati su un campo di tennis ma producendo grandi profitti per l'Editore che lui dovrebbe rappresentare)". La nota si chiude così: "E con questo, visto che non ha nemmeno il coraggio di sottoporre al voto del Consiglio la mia proposta di continuare la collaborazione con la Rai, lo rassicuro sulla mia volontà di finire qua la polemica. È inutile continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la statura". (AGI)

ANSA) - SAINT-VINCENT (AOSTA), 11 GIU - "Santoro non è la Rai ma senza di lui la Rai è più povera". E' quanto ha detto all'ANSA Franco Siddi, segretario della Fnsi, oggi a Saint-Vincent per la cerimonia di consegna del Premio Saint-Vincent di giornalismo. "Santoro non deve andare via - ha aggiunto - perché lo ha chiesto Berlusconi. In questo momento l'Italia non è un paese in cui il mercato è libero e il servizio pubblico assicura che tutte le voci siano rappresentate. La nostra sfida è di fare in modo che la Rai torni ad essere servizio pubblico". Per quanto riguarda le critiche del cdr del Tg5 in merito alle dichiarazioni di Santoro, Siddi sottolinea: "Noi abbiamo rispetto per tutti i giornalisti e per le professionalità dei colleghi di Mediaset, la cui libertà non può genericamente essere misurata come diretta dipendenza della proprietà. In ogni azienda, con gradi diversi, ci sono problemi e ciascuno deve fare i conti prima di tutto con il proprio bagaglio morale per far valere l'autonomia professionale". (ANSA).

 

GIORNALISTI: A VESPA, MENTANA E PADELLARO PREMIO S.VINCENT

(ANSA) - SAINT-VINCENT (AOSTA), 11 GIU - Bruno Vespa per la carriera, Enrico Mentana per la televisione, Antonio Padellaro per la carta stampata e Mario Guastoni come giornalista francofono hanno ritirato oggi pomeriggio il Premio Saint-Vincent di giornalismo, promosso dalla Regione Valle d'Aosta in collaborazione con l'Ordine dei giornalisti, la Federazione nazionale della stampa e il Casinò de la Vallee. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si è svolta al Grand Hotel Billia di Saint-Vincent. "Per noi è una grande soddisfazione - ha commentato il presidente della Regione Valle d'Aosta, Augusto Rollandin - veder tornare in valle uno dei premi più prestigiosi del giornalismo italiano, giunto alla 44/a edizione, che ha fatto la storia di questa professione". L'importanza del riconoscimento é stata ribadita in primis da Vespa e da Mentana, mentre Padellaro ha voluto dedicare il suo premio "ai giovani e alle firme che hanno scommesso nel progetto del Fatto quotidiano permettendogli di crescere". La cerimonia è stata preceduta da un incontro-dibattito sul tema 'Giornalista oggi: tra crisi e innovazione', moderato da Arnaldo Colasanti. (ANSA). 

"La Rai rifletta sulla proposta di Michele Santoro di proseguire il percorso di 'Annozero' anche alla cifra simbolica di 1 euro a puntata. È l'invito che viene da Massimo Liofredi, direttore di Rai Due, all'indomani dello strepitoso successo di share (32%) ottenuto ieri sera nell'ultima puntata di 'Annozero'. Liofredi sottolinea che Santoro ha lanciato un messaggio preciso: "fa leva sul senso di appartenenza alla Rai e così facendo dismette finalmente dai panni del teletribuno per mettersi a disposizione di un'azienda che soprattutto in questa fase storica deve coniugare le esigenze del pluralismo delle voci politiche con il risanamento dei bilanci". Il direttore di Rai2 aggiunge che ieri sera con il 32% di share "Santoro ha dimostrato di essere comunque un elemento strategico per le casse della Rai e per l'evoluzione del dibattito politico del Paese. La questione non è da porre su un piano di un ipotetico referendum pro o contro Santoro.
Lui a questo punto è un giornalista che si pone, senza enfatizzazioni e demonizzazioni, come fisiologico interlocutore di un tavolo di concertazione sul futuro dell'informazione che coinvolge tutti noi, che rappresentando la Rai, abbiamo l'ambizione di dare un contributo alla costruzione di un futuro equilibrio tra Tv e Paese reale", ha concluso. (AGI)

ANNOZERO: FORMIGONI, SANTORO LO TERREI IN RAI CON REGOLE CERTE
"Io Santoro l'avrei tenuto e lo terrei in Rai, magari con regole più certe. L'ho detto anche prima della sua offerta a saldo". Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, durante la trasmissione Agorà. Il governatore lombardo ha spiegato: "La trasmissione deve essere complessivamente equilibrata, un Santoro me lo terrei stretto in Rai magari equilibrandolo con altre trasmissioni". (AGI)

SANTORO: VITA, CI POSSIAMO ASPETTARE COLPI DI SCENA?
''Lo strepitoso successo di Annozero sta a testimoniare quanto sia stato e sia miope l'atteggiamento del vertici della Rai. Nessun broadcasting al mondo si priverebbe di uno dei suoi 'best seller'. Tra l'altro, al di là di come può essere giudicato, il programma di Santoro e dei suoi colleghi dà vivacità e realismo a un palinsesto in molte zone pietrificato e persino imbarazzante. Ci si può attendere qualche colpo di scena?'' Lo dice Vincenzo Vita, esponente Pd e membro della Commissione di Vigilanza Rai.
''Ci si può augurare che la prossima riunione del Cda sui palinsesti non abbia più il boicottaggio della destra e costituisca anzi il ripristino della cultura plurale del servizio pubblico? Nell'epoca digitale la dieta mediatica dei cittadini, soprattutto delle aree più giovani, è spietatamente selettivo. Privarsi dei pezzi migliori della programmazione significa privarsi di parti rilevantissime del pubblico. In più, non dimentichiamo che il servizio pubblico è vigilato dalla Corte dei Conti e che si potrebbero anche determinare profili di danno erariale'', conclude Vita. (ANSA)

ANNOZERO: CODACONS, 1 EURO A PUNTATA? RAI NON PUÒ RIFIUTARE
Nell'interesse dei cittadini che pagano il canone il Codacons, assieme all'Associazione Utenti Radiotelevisivi, diffida oggi il CdA Rai ad accettare l'offerta lanciata ieri da Michele Santoro durante la puntata di Annozero.
"In un momento di crisi economica come quello attuale, la Rai non può permettersi di perdere un programma che porta milioni di euro di incassi di pubblicità e ascolti elevatissimi, soprattutto ora che il giornalista si è detto pronto a collaborare al costo di 1 euro a puntata - spiega il presidente Carlo Rienzi - La Rai non può non accettare la sfida, e se la proposta di Santoro di collaborare con l'azienda per un compenso simbolico dovesse rivelarsi una bufala, saranno inevitabili azioni legali a tutela della buona fede dei telespettatori della tv pubblica". (AGI)

RAI: PERINA (FLI), L'AZIENDA ACCETTI LA PROPOSTA DI SANTORO
''Dopo i risultati di ascolto ottenuti ieri sera su Rai Due da Annozero, che testimoniano il diffuso interesse del pubblico per la trasmissione di Michele Santoro, la Rai deve accettare l'offerta del conduttore che ha detto chiaramente che è disponibile a continuare la sua collaborazione con l'azienda.
Rinunciare agli ascolti e agli introiti di Annozero costituirebbe un errore sotto il profilo aziendale''.
È quanto dichiara Flavia Perina, deputata di Futuro e Libertà per l'Italia e membro della Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. ''Ma c'e di più - aggiunge la deputata - defenestrare un giornalista così popolare, una settimana dopo che il Premier, Silvio Berlusconi ha imputato alla sua trasmissione la sconfitta elettorale, rappresenterebbe un'inquietante conferma della sudditanza del servizio pubblico agli interessi dell'attuale Presidente del Consiglio''.
''Dopo i casi Minzolini e Sgarbi - prosegue - non possiamo davvero permetterci ulteriori delegittimazioni e dequalificazioni del servizio pubblico per il quale tutti, anche gli otto milioni di spettatori di Santoro, pagano il canone. È ridicola infine l'idea circolata sui giornali, che l'anno prossimo Annozero possa essere sostituito in palinsesto da un talent show musicale.'' (ADNKRONOS)

SANTORO: CDR TG5, OFFENSIVO VERSO GIORNALISTI MEDIASET
Il Comitato di Redazione del Tg5 ''giudica ingenerose e offensive le affermazioni di Michele Santoro nei confronti dei giornalisti Mediaset maturate evidentemente dopo la sua passata esperienza professionale nel gruppo Mediaset''.
Il Comitato di Redazione e la redazione, spiega in una nota il Cdr, ''sono impegnati ogni giorno nello sforzo di garantire che l'informazione di Mediaset sia completa, equilibrata  e al servizio dei telespettatori. Il conduttore di Anno Zero sostiene che dopo avere lavorato in Mediaset 'di quelli che liberamente lavoravano insieme a me, non c'è rimasto più nessuno'''. ''Noi semplicemente pensiamo - sottolinea il Cdr - che la libertà di stampa in Mediaset non sia iniziata con l'arrivo di Santoro e non sia nemmeno finita con il ritorno di Santoro in Rai. La libertà di stampa non è una conquista definitiva ma uno sforzo che ogni giorno i giornalisti, in tutte le testate, devono fare con un confronto diretto e a volte difficile con gli editori. Ed e' questo lo sforzo che quotidianamente fanno i giornalisti Mediaset''. (ANSA)

SANTORO: ADDIO DA RECORD CON OLTRE 8 MILIONI
PICCHI SOPRA 9 MILIONI E IN FINALE CON VAURO IL 46,80%
Il Santoropride, la puntata di addio (?) alla Rai, con tutto l'orgoglio di Michele Santoro per l'azienda televisiva pubblica che vorrebbe libera dalla morsa politica, diventa evento televisivo al pari di Sanremo, Montalbano e della Nazionale di calcio. La puntata di chiusura di Annozero ieri sera su Rai2 ha fatto record assoluto: una media di 8 milioni 389 mila telespettatori e il 32.29% di share. È il 13/mo programma piu' visto dell'anno in tv, la più vista del ciclo  di Annozero e tra le migliori in assoluto della serie dei programmi di Michele Santoro. Finora la puntata più vista della storia di Annozero, era stata quella del primo ottobre 2009, con Patrizia D'Addario in studio, intitolata No Giampy no party, che fu seguita da 7.338.021 con il 28,92% di share.
L'attesa per Annozero è stata subito alta: in 10 minuti, partito con 4 milioni 586 mila spettatori (17,34%) la trasmissione, con il monologo iniziale in cui Santoro parla di un possibile suo passaggio a La7 e spiega di essere fiero del suo lavoro, non vergognandosi delle sue origini umili, schizza a quasi 8 milioni (7.862.000) con il 28,49%. Tutta la parte centrale del programma è sopra agli 8 milioni e al 30%, sfiora i 9 quando parla Di Pietro più che Celentano. Alle 23 quando l'atmosfera si surriscalda e c'è la lite tra Castelli e Santoro che rivendica come con i profitti della sua trasmissione vengono finanziate le altre trasmissioni Rai e sulla spinta degli applausi del pubblico, chiede una Rai libera, l'Auditel registra oltre 9 milioni - un record data l'ora - precisamente 9.117.000 con ben il 40%. Il finale è da picco di ascolto con il 46,80% sulle vignette di Vauro e gli applausi dell'addio.
A vederlo ieri sera più uomini che donne, tanti adulti (36% di ascolto tra i 55-64 anni), anziani (41,85% di media tra gli over 65) e anche tanti giovani (34,30% tra i 25-34 anni). Un pubblico anche molto istruito: tra i laureati la media è del 45,53% e di classe economica e sociale alta (40,25%).
Tra i precedenti d'ascolto di Annozero, dopo la puntata di ieri e quella con la D'Addario c'è la serata dello scorso 27 gennaio, con lo scontro in diretta con il dg Mauro Masi, dedicata al caso Ruby. La puntata, dal titolo Vincere, aveva ottenuto il record della stagione in corso con 7 milioni e 87 mila spettatori e il 25,72% di share.
Per il giornalista ascolti massimi nella sua storia – in termini di share - con la puntata di Samarcanda (Raitre), del 28 maggio 1992, subito dopo la strage di Capaci. In quell'occasione, fu seguito da 7.721.000 telespettatori, con il 32,98 di share quindi solo di share leggermente superiore al risultato di ieri sera. Al secondo posto c'è la puntata di TempoReale mandata in onda sempre su Raitre il 13 aprile 1995.
Ottenne il 31,85% di share e 8.197.000 telespettatori. Il titolo era: 'Alla ricerca del leader: Silvio Berlusconi'. Altro record venne segnato da Il Rosso e il Nero (Raitre) con la puntata del 25 novembre del 1995 vista da 7.978.000 telespettatori con uno share del 29,07%. (di Alessandra Magliaro) (ANSA)

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