CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Osservatorio sui media 27 Ott 2005

Il Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione TV e minori esprime la sua preoccupazione per certi aspetti della recente programmazione televisiva

Il Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione TV e minori ha espresso la sua preoccupazione per certi aspetti della recente programmazione televisiva. Particolare allarme hanno manifestato i componenti portatori di competenze ed esperienze specifiche nel campo della psicologia dell’infanzia e dell’età evolutiva.

Il Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione TV e minori ha espresso la sua preoccupazione per certi aspetti della recente programmazione televisiva. Particolare allarme hanno manifestato i componenti portatori di competenze ed esperienze specifiche nel campo della psicologia dell’infanzia e dell’età evolutiva.

Comunicato del Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione tv e minori: Il Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione TV e minori ha espresso la sua preoccupazione per certi aspetti della recente programmazione televisiva. Particolare allarme hanno manifestato i componenti portatori di competenze ed esperienze specifiche nel campo della psicologia dell’infanzia e dell’età evolutiva. Il Comitato ha rilevato l’enfasi martellante, spesso fuori misura, conferita a vicende come quelle riguardanti il consumo di droga con risvolti di drammatica delicatezza e rischi di anche contagiosa suggestione. Una spettacolarizzazione, praticata al di là di ogni confine di genere e di fascia oraria, è stata segnalata dal Comitato anche a riguardo di conflitti di coppie, coinvolgenti per di più figli nei primi anni di età ed esibiti senza alcun rispetto per la sfera privata. Il Comitato si riserva di procedere formalmente in singoli casi, particolarmente se riguardanti la fascia protetta (h.16-19) in cui il Codice, come è noto, presume che i minori siano davanti al televisore senza il sostegno di adulti. Ritiene per intanto doveroso, alla luce dei principi e degli obiettivi del Codice, segnalare i rischi di effetti negativi che ai minori possono derivare non dall’esercizio del diritto di cronaca, ma da certe sue modalità, applicate con scarsa responsabilità e con effetti squilibranti ad un mezzo pervasivo come la televisione. Fa pertanto appello alle emittenti e ai loro operatori perché lo spirito del Codice sia costantemente presente in tutte le loro scelte, a tutela dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti, oltre che ai fini della qualità della programmazione.

@fnsisocial

Articoli correlati