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Osservatorio sui media 18 Nov 2010

Il caso Paola Caruso: nel silenzio della stampa tradizionale la Rete ha mostrato di essere un vero media

La scelta di Paola è stata subito intercettata dalla Rete italiana che ha iniziato con la velocità dei blog e dei social network a diffondere e commentare la notizia - Domenica e lunedì scorsi era indubbiamente la notizia più discussa dalla rete di lingua italiana - Se pensiamo che siamo in tempi di quasi crisi di governo, l’effetto del gesto di Paola è stato deflagrante e per questo è ancora più sconcertante il completo black-out dell' informazione mainstream che non ha neppure citato la vicenda

La scelta di Paola è stata subito intercettata dalla Rete italiana che ha iniziato con la velocità dei blog e dei social network a diffondere e commentare la notizia - Domenica e lunedì scorsi era indubbiamente la notizia più discussa dalla rete di lingua italiana - Se pensiamo che siamo in tempi di quasi crisi di governo, l’effetto del gesto di Paola è stato deflagrante e per questo è ancora più sconcertante il completo black-out dell' informazione mainstream che non ha neppure citato la vicenda

Paola Caruso è riuscita a far parlare del suo caso e a riportare l’attenzione sul precariato e per la prima volta a parlare in campo aperto dei problemi del lavoro di giornalista, della sua professione. E’ anche riuscita ad ottenere un nuovo contratto, che con l’aria che tira non è niente male. E’ riuscita a non essere espulsa dal sistema e a far valere le sue richieste.
Ancora una volta la Rete ha dimostrato di essere dal basso un vero media, con tutti i problemi che esistono anche nella famiglie più rispettate. Ora i precari normali e i precari giornalisti non possono perdere l’occasione di far cadere l’attenzione sui loro problemi e sulle loro storie, consci che con tanto coraggio si può abbattere il muro del silenzio e dell’omertà.
Gli enti del giornalismo, Ordine e FNSI, hanno fatto il loro lavoro. Hanno difeso la posizione di Paola e il suo coraggio sottolinenando i problemi della professione.
(continua su Lsdi)

@fnsisocial

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