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Osservatorio sui media 25 Nov 2010

I documenti diffusi da Wikileaks per Frattini: "Sarà l'11 settembre della diplomazia" Su Berlusconi: "Festini selvaggi e portavoce di Putin"

Via in tutto il mondo alla pubblicazione di una valanga di comunicazioni tra il dipartimento di Stato Usa e più paesi. File che rischiano di creare "imbarazzo diplomatico" planetario. Fibrillazioni anche negli ambienti politici italiani. Sul Cavaliere: "Festini selvaggi e  portavoce di Putin". "Profonda sfiducia nei suoi confronti". "Premier russo autoritario e machista". "Gheddafi usa il botox ed è ipocondriaco". In tutto 251.287 "cablogrammi diplomatici" inviati al dipartimento di Stato a Washington dalle ambasciate, dai consolati e dalle rappresentanze diplomatiche americane in tutto il mondo, oltre a 8.000 "direttive" del ministero degli Esteri Usa alle sedi diplomatiche. E i responsabili del sito denunciano: siamo sotto attacco  (da www.repubblica.it)

Via in tutto il mondo alla pubblicazione di una valanga di comunicazioni tra il dipartimento di Stato Usa e più paesi. File che rischiano di creare "imbarazzo diplomatico" planetario. Fibrillazioni anche negli ambienti politici italiani. Sul Cavaliere: "Festini selvaggi e  portavoce di Putin". "Profonda sfiducia nei suoi confronti". "Premier russo autoritario e machista". "Gheddafi usa il botox ed è ipocondriaco". In tutto 251.287 "cablogrammi diplomatici" inviati al dipartimento di Stato a Washington dalle ambasciate, dai consolati e dalle rappresentanze diplomatiche americane in tutto il mondo, oltre a 8.000 "direttive" del ministero degli Esteri Usa alle sedi diplomatiche. E i responsabili del sito denunciano: siamo sotto attacco  (da www.repubblica.it)

(da www.ansa.it)  Cresce l'attesa per la pubblicazione, domenica 28 sera, di una valanga di documenti ottenuti da Wikileaks che riguardano comunicazioni tra il Dipartimento di Stato Usa e più paesi con il rischio di creare un 'imbarazzo diplomatico' planetario e molti danni alle relazioni tra Washington e il resto del mondo. Da giorni il Dipartimento di Stato sta avvertendo del pericolo le cancellerie di mezzo mondo, Italia inclusa, per anticipare la notizia della diffusione dei documenti e smorzare eventuali reazioni. In Italia continuano a rincorrersi le voci sui possibili contenuti dei documenti che verranno rivelati questa sera e che potrebbero riguardare anche esponenti del governo.
ROMA -WIKILEAKS, SERVER AL MOMENTO NON RAGGIUNGIBILE - Il sito principale di Wikileaks risulta al momento irraggiungibile. Non ci sono indicazioni sulle ragioni: prima di una pubblicazione importante l'indirizzo web usualmente va offline per consentire il caricamento dei nuovi contenuti. Ma negli ambienti internet circolano varie ipotesi, dal sovraccarico causato dal numero eccessivo di visitatori che digitano l'indirizzo fino a un ipotetico attacco hacker, ipotesi quest'ultima tutta da confermare.
- MISTERO SU ASSANGE, OGGI IN VIDEO IN GIORDANIA - Dov'è Julian Assange, mentre la bomba WikiLeaks sta per abbattersi sui governi di tutto il mondo? ''Non posso essere lì con voi oggi ma sono costretto ad apparire su un link video su Internet, perché ho la Cia alle calcagna'': così il fondatore di Wikileaks oggi nel suo intervento video alla conferenza dei giornalisti investigativi ad Amman, in Giordania. ''La Giordania non è il posto migliore dove stare se ti cerca la Cia'', ha detto Assange, spiegando di non poter dire dove si trova in questo momento. L'hacker giornalista più famoso del mondo ha detto di aver passato l'ultimo mese spendendo ogni energia sulla raccolta dei documenti che oggi temono tutti i potenti della Terra. ''Già si possono vedere gli effetti del mio lavoro: nella scorsa settimana gli Usa hanno cercato con tutte le forze di disinnescare il meccanismo, avvertendo i governi ma senza sapere cosa stiamo davvero per pubblicare'', ha detto. Assange ha poi negato che le pubblicazioni metteranno in pericolo vite umane: ''La nostra organizzazione ha una storia di 4 anni di pubblicazioni, e per quanto ne sappiamo nessuno è mai stato in pericolo per le nostre rivelazioni''.
- SUL WEB GIRA COPERTINA SPIEGEL CON ANTICIPAZIONI - Piccolo giallo su 'Der Spiegel', uno dei giornali che dovrebbe avere le anticipazioni sui file di Wikileaks. Un giornalista free lance, Symor Jenkins, afferma di aver acquistato a Basilea in Svizzera una copia della rivista tedesca che dovrebbe uscire in Germania solo domani. Alle 22.30 di stasera dovrebbe uscire nella versione online dello Spiegel. Si tratterebbe, se fosse confermato, di un'uscita anticipata in Svizzera ricca di anticipazioni dei file del sito di Assange. Al momento non e' ancora stato possibile appurare se si tratti di un falso, di un errore di distribuzione o di un'anticipazione voluta dallo Spiegel. Nella copertina del periodico compare la grossa scritta, 'Enthullt' (Rivelato), e il sottotitolo: ''come l'America vede il mondo, il rapporto segreto del Dipartimento di Stato americano'' e 12 foto di personaggi illustri: tra questi, solo per citarne alcuni, il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, con la didascalia 'questo e' Hitler', il colonnello Muammar Gheddafi ('procaci biondine come infermiere'), il presidente afghano Karzai ('spinto dalla paranoia'), il presidente francese Sarkozy ('imperatore senza vestiti') e ultimo in fondo a destra, il premier italiano Silvio Berlusconi. 'Feste selvagge', recita invece la didascalia sotto il presidente del Consiglio italiano.
- FRATTINI,FUGA NOTIZIE RIVELA VULNERABILITA' USA- La pubblicazione da parte di Wikileaks imminente, dei documenti del dipartimento di Stato Usa ''dimostra la vulnerabilita' degli Stati Uniti'' sul piano della sicurezza dei propri dati sensibili. Lo ha detto il ministro degli esteri, Franco Frattini, conversando con i giornalisti a bordo dell'aereo che lo ha portato in Qatar. ''E' bastato che un funzionario fornisse il proprio codice di accesso'' al sito di Julian Assange perche' venissero prelevati, e poi pubblicati, gli scambi di informazioni tra le ambasciate Usa e il dipartimento di Stato. ''Se succede questo in America - si chiede sconcertato il ministro - figuriamoci cosa succede in paesi con standard di sicurezza apparentemente meno sofisticati''. Il titolare della Farnesina ha assicurato che in Italia ''i dati sensibili sono assolutamente sicuri''. Conversando con i giornalisti a bordo dell'aereo che lo ha portato in Qatar, Frattini ha spiegato che ''come l'11 settembre ha cambiato l'assetto mondiale sul piano della sicurezza, cosi' le notizie che usciranno da Wikileaks lo cambieranno sul piano dei rapporti diplomatici tra i Paesi''. Ma come all'indomani dell'11 settembre si creo' una coalizione internazionale contro il terrorismo, anche in questo caso - e' l'auspicio di Frattini - ci si dovra' mettere subito al lavoro per ripristinare il clima di fiducia tra le diplomazie mondiali. Per il capo della diplomazia italiana le ripercussioni negative delle rivelazioni non dipenderanno tanto dal contenuto dei file resi pubblici da Julian Assange, quanto da quello che succedera' d'ora in avanti sul piano della fiducia. A rischio ci sono processi di pace e trattative tra Stati: se un ambasciatore italiano sa che il governo di un Paese con cui l'Italia sta trattando fa il doppio gioco, ha spiegato il ministro, ''lui ha l'obbligo di dirmelo, ma non significa che il suo commento debba finire sui giornali'' mettendo a repentaglio l'intera operazione. ''La diplomazia o e' confidenziale, o non e' diplomazia. E a questo punto nessuno si fidera' piu' dell'altro'', ha concluso Frattini.
- FRATTINI, SARA' 11 SETTEMBRE DIPLOMAZIA - Le imminenti rivelazioni di Wikileaks saranno ''l'11 settembre della diplomazia mondiale'' perche' ''faranno saltare tutti i rapporti di fiducia tra gli Stati''. Ne' e' convinto il ministro degli Esteri Franco Frattini a poche ore dalla pubblicazione dei documenti americani dei quali precisa di non conoscere ancora il contenuto.
- ASSANGE, FILE SU MAGGIORI QUESTIONI MONDIALI - "I documenti che stiamo per pubblicare riguardano essenzialmente tutta le maggiori questioni in ogni Paese del mondo". Lo afferma - riporta l'agenzia Bloomberg - il fondatore di Wikileaks, Julian Assange.
- STAMPA GB, DA USA CRITICHE A MANDELA E KARZAI - I documenti di Wikileaks svelerebbero anche le critiche mosse dai diplomatici statunitensi a Nelson Mandela e Hamid Karzai. Secondo quanto scrive oggi il domenicale britannico Mail On Sunday, l'ex presidente sudafricano sarebbe finito nel mirino dei diplomatici per il suo scontro con George Bush quando questi decise di invadere l'Iraq. Mandela lo aveva accusato di essere razzista, dichiarando che il presidente Usa aveva ignorato le richieste delle Nazioni Unite perche' il suo segretario generale all'epoca, Kofi Annan, era nero. Mandela all'epoca aveva anche attaccato l'allora premier britannico Tony Blair, definendolo ''il ministro degli Esteri degli Usa''. Tra gli altri leader mondiale che in passato si sono scontrati con gli Usa e che potrebbero essere stai oggetto di commenti negativi negli scambi diplomatici ottenuti da Wikileaks - che risalirebbero al periodo tra gennaio 2006 e dicembre 2009 - vi sono anche Hamid Karzai, il colonnello Gheddafi e Robert Mugabe.
- FRATTINI, PREOCCUPATO PER ITALIA NON PER UNA PARTE POLITICA - "La mia preoccupazione è per l'Italia e non per una parte politica". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini, in un'intervista al TG2, sull'imminente pubblicazione di documenti riservati americani su Wikileaks. "Certamente ci sarà qualcosa che riguarda l'Italia, non necessariamente questo governo. Si parla di notizie che iniziano dal 2006, quando il governo era un altro, quindi la mia preoccupazione è per l'Italia e non per una parte politica". In un'intervista al Corriere della Sera Frattini smentisce la definizione di 'complotto', ma insiste sulla "preoccupazione per la combinazione di fattori diversi che combinati insieme potrebbero danneggiare l'immagine dell'Italia e il nostro interesse nazionale" sottolineando inoltre che con la diffusione dei documenti Wikileaks commette "una palese violazione di una norma di legge, perseguibile penalmente". E invita anche la magistratura italiana ad indagare su Wikileaks e sul suo leader Julian Assange e a possibili procedimenti penali: "credo che la magistratura dovrà valutarlo seriamente". Sempre per quanto riguarda l'eventualità di valutazioni americane sul presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la Stampa cita la battuta "Obama abbronzato" e aggiunge "L'america si arrabbiò" oltre a ricordare le "perplessità" sui rapporti con Putin e Gheddafi. La Stampa riferisce poi dell'errore della diplomazia americana che per la successione a Giovanni Paolo II "aveva scommesso su un candidato sudamericano". In questo caso Wikileaks sembra non entrarci e il quotidiano di Torino cita documenti del Dipartimento di Stato ottenuti tramite le norme sul 'Freedom information act' e titola: "Eletto ratzinger gli americani sono sotto choc".
- POLONIA, FILE RIGUARDANO ANCHE SCUDO ANTIMISSILE - Timori anche in Polonia per l'imminente pubblicazione dei file segreti di Wikileaks: secondo quanto si legge sull'agenzia di stampa polacca Pap, i documenti che riguardano Varsavia conterrebbero delicate rivelazioni sui retroscena dell'accordo Usa-Polonia sullo scudo antimissile, un dossier che ha creato parecchie tensioni con la Russia. Grande allarme nella diplomazia Usa per la presenza, nella nuova ondata di documenti che Assange si appresta a rendere pubblici, di file riservati con accuse di corruzione nei confronti di diversi capi di Stato e di governo e ministri di Paesi amici degli Stati Uniti – Oltre a New York Times, Guardian e Spiegel, questa volta Assange avrebbe passato i materiali anche a El Pais e a leMondeTra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima Wikileaks potrebbe diffondere file riservati con accuse di corruzione nei confronti di diversi capi di Stato e di governo e ministri di Paesi amici degli Stati Uniti. La previsione, che ha provocato la massima allerta nella diplomazia Usa, è del Pentagono, secondo cui il sito fondato da Julian Assange si appresta a pubblicare altri 3 milioni di documenti.
I documenti che hanno particolarmente allarmato il governo Usa – secondo quanto riporta l’ Agi/Afp – fanno parte dei rapporti riservati che i diplomatici americani inviano periodicamente a Washington da tutto il mondo.
Come già fece con i documenti riservati sulla guerra in Iraq e il conflitto afghano, il sito fondato da Assange – che qualche giorno era stato cilpito da un mandato di cattura per stupro in Svezia – avrebbe già fornito i documenti alle stesse tre testate: il New York Times, il britannico Guardian e il tedesco Der Spiegel. A questi si sarebbero aggiunti lo spagnolo El Pais e il francese Le Monde.
Non ha nascosto preoccupazione il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Philip Crowley: “Quelle rivelazioni creeranno tensioni nelle relazioni con i nostri diplomatici e i nostri amici nel mondo”.*
“Ci stiamo preparando per lo scenario peggiore”, ha commentato Crowley ipotizzando che i documenti possano “toccare un’ampia gamma di questioni e di Paesi”.
Il portavoce del Dipartimento di Stato ha confermato che Wikileaks ha cominciato a informare i governi sulla possibile diffusione di quei documenti”.
Secondo alcune fonti, il contenuto di quei file rischia di causare incidenti diplomatici soprattutto tra l’amministrazione di Barack Obama e i governi di Russia, Afghanistan e di molte delle ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale. Altri elementi imbarazzanti sarebbero contenuti nei rapporti dei diplomatici Usa da paesi asiatici ed europei.
(via Lsdi) WIKILEAKS: GLI USA E IL MONDO, ONLINE I PANNI SPORCHI
BERLUSCONI 'INCAPACE',BAN KI-MOON 'DA SPIARE',PUTIN 'ALPHA DOG'
28 novembre - Non risparmiano nessuno i file del Dipartimento di Stato Usa targati Wikileaks: alleati e nemici di Washington sono finiti tutti sulla graticola, dopo la pubblicazione della documentazione selezionata da New York Times, El Pais, Guardian, Le Monde e Der Spiegel.
Il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi è ''incapace, vanitoso e inefficace come leader europeo moderno'', scrive l'incaricata d'affari americana a Roma Elizabeth Dibble.
''È fisicamente e politicamente debole, e le frequenti lunghe nottate e l'inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza''. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha chiesto all'inizio di quest'anno informazioni su eventuali ''investimenti personali'' del premier e di Vladimir Putin - di cui Berlusconi sembra essere ''il portavoce europeo'' - che ''possano condizionare le politiche estere o economiche dei rispettivi paesi''. Gli Usa erano poi preoccupati per l'intesa tra Eni e Gazprom su Southstream, il mega-gasdotto che collegherà Russia e Ue.
Non meno scottanti per gli Usa i file che testimoniano come Washington abbia ordinato di spiare i vertici delle Nazioni Unite, a cominciare dal segretario generale Ban Ki-moon. La direttiva ''classificata'', scrive il Guardian, fu spedita a 30 ambasciate a nome della segretaria di stato, Hillary Clinton, e chiedeva la raccolta di dati personali sui rappresentanti del Consiglio di sicurezza, anche quelli occidentali, ma anche sottosegretari, consiglieri e collaboratori. Informazioni a tutto campo, comprese le password usate, le chiavi in codice usate per comunicare e anche i dati biometrici.
Altrettanto imbarazzanti i profili dei vari leader mondiali: Vladimir Putin è un ''alpha dog'', il maschio dominante, il presidente afghano Hamid Karzai è ''ispirato dalla paranoia'' e il fratellastro Ahmed Wali Karzai un ''corrotto e un trafficante di stupefacenti''. Il cancelliere tedesco Angela Merkel ''evita i rischi ed è raramente creativa'', Nicolas Sarkozy è ''un imperatore nudo'', mentre Muhammar Gheddafi, ''il dittatore più longevo del mondo'', è un ''ipocondriaco'', che non gira mai senza la sua infermiera, ''una voluttuosa bionda'' con cui ha ''una relazione'', che non disdegna il flamenco, ma anche un ''politico abile'' in grado di mantenere il potere per 40 anni.
E ancora: gli alleati arabi degli Stati Uniti, in particolare l'Arabia Saudita, spingevano per un attacco contro l'Iran per bloccarne il programma nucleare. Non solo: in Pakistan, fin dal 2007, gli Usa hanno avviato azioni segrete, finora senza successo, per rimuovere da un reattore nucleare di Islamabad uranio altamente arricchito che ''funzionari americani temevano potesse essere utilizzato per un ordigno non lecito''.
La Procura di Roma ha annunciato che valuterà se vi sono gli estremi di reato, se si tratta di carte sotto segreto di Stato o definite 'riservate'.
Intanto, Julian Assange, che è tornato al centro dell'attenzione mondiale è di fatto un fantasma: non si sa dove si trovi, nè cosa progetti di fare. È ''scomparso'' dal 18 novembre scorso, quando la magistratura svedese ha spiccato nei suoi confronti un mandato d'arresto internazionale per stupro e molestie, dopo l'accusa di due donne. Oggi si è collegato in videoconferenza con la conferenza dei giornalisti investigativi ad Amman, in Giordania. ''La Giordania non è il posto migliore dove stare se ti cerca la Cia'', ha detto Assange, spiegando di non poter rivelare dove sia in questo momento.
Il sito web ha subito nel tardo pomeriggio un attacco informatico che lo ha di fatto oscurato per diverse ore. I responsabili hanno subito annunciato che i file sarebbero stati resi noti dai media che li avevano avuti in anticipo. E così è stato: la documentazione conta circa 260.000 file dal 1966 al 2010. Tra questi, sono ''3.012'' - scrive El Pais - i file inviati dalle sedi diplomatiche americane in Italia.
Non è escluso dunque che tra le centinaia di migliaia di pagine si celino ulteriori scottanti segreti. ''È l'11 settembre della diplomazia'', aveva detto il ministro degli Esteri Franco Frattini a poche ore dalla pubblicazione, dando voce alla preoccupazione del mondo e del governo italiano. ''La Cernobyl della politica internazionale'', aveva avvertito la stampa israeliana. Forse non hanno sbagliato. (ANSA) WIKILEAKS: PUBBLICATI I PRIMI 220 CABLES, POI L'OSCURAMENTO
New York, 29 novembre - Wikileaks ha pubblicato i primi 220 'cables' diplomatici sottratti dalla rete del dipartimento di Stato americano. I nomi delle fonti dei diplomatici, giornalisti, esponenti di governo o delle opposizioni, di cui nei 'cables' si raccomanda la protezione (''please protect'' o ''strictly protect''), sono stati in larga misura secretati dagli operatori del sito fondato da Julian Assange. Poi il sito è stato oscurato.
In arrivo, però vi sono 251.287 altri documenti, la maggior parte dei quali risalenti agli ultimi tre anni, fino allo scorso febbraio, i resoconti inviati a Washington da 270 sedi diplomatiche nel mondo.
Oltre alle opinioni degli inviati americani sui diversi leader mondiali, sono state anticipate a un gruppo ristretto di giornali (il Guardian, le Monde, el Pais, der Spiege, il New York Times, ma attraverso il Guardian, sostiene il sito Politico) notizie relative a questioni aperte con paesi come il Pakistan, la Corea, l'Afghanistan, la chiusura del carcere di Guantanamo, l'offensiva informatica cinese, la vendita di armi di Hezbollah, i problemi con i paesi europei sulla questione della difesa dei diritti umani, lo Yemen, il Daghestan.
Nessuno dei documenti è classificato come ''top secret'', undicimila circa sono ''segreti'', 9mila ''noform'', un modo per indicare materiale troppo delicato per essere condiviso con qualsiasi governo straniero, 4mila indicati sia come segreti che come noform.
Fino a ora, il dipartimento di stato, aveva declassificato i suoi cables solo fino al 1972. (ADNKRONOS)

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