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Internazionale 12 Giu 2008

I conti del New York Times salvati dalle pubblicità di lusso

L’economia americana rallenta e le pubblicità sulla carta stampata diminuiscono, ma il gruppo del New York Times si salva in corner con le inserzioni legate ai prodotti di lusso.

L’economia americana rallenta e le pubblicità sulla carta stampata diminuiscono, ma il gruppo del New York Times si salva in corner con le inserzioni legate ai prodotti di lusso.

“Il 2008 sarà un altro anno difficile per la New York Times Co. e per l’industria dei giornali, anche perché la tecnologia sta modificando le abitudini di lettori e inserzionisti”, ha sottolineato il ceo Janet Robinson in occasione dell’annuale Deutsche Bank Media & Telecom Conference, a New York. In particolare, il calo delle entrate pubblicitarie si fa sentire nell’area dei piccoli annunci. Ma il gruppo del New York Times fa fronte alla crisi con un settore che, a sorpresa, continua a tirare: il lusso. Le vendite di pubblicità a livello nazionale continuano ad andare bene grazie a questa categoria (e a quelle finanziaria e intrattenimento/media). In particolare, l’edizione online della rivista “T: The New York Times Style Magazine”, lanciata lo scorso dicembre, ha contribuito in maniera sostanziale all’aumento delle pubblicità di articoli di lusso, ha fatto notare la Robinson, con aziende come American Express, Bloomingdale's, Christian Dior, Hammacher Schlemmer e altri inserzioni di fascia alta che comprano su testate che hanno visibilità su più piattaforme (stampa e digitale). Ciò non toglie che il New York Times continuerà a ridurre i costi, ha proseguito la Robinson, e ci sarà ancora qualche licenziamento nel corso dell’anno. (9Colonne)

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