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Osservatorio sui media 16 Feb 2011

Huffington Post-AOL: e ai blogger niente?

Dopo l’ acquisizione da parte di AOL, dice Dan Gillmor, Arianna Huffington dovrebbe staccare qualche assegno per i suoi collaboratori più produttivi: quelli sul cui lavoro gratuito Arianna ‘’ha costruito una parte significativa della sua nuova fortuna se lo sono guadagnato un po’ di bottino’’ – E invece, niente, anche con AOL si continuerà come prima – La struttura produttiva del sito, che conta su una ventina di giornalisti assunti, ma su centinaia di blogger che lavorano gratis,  è al centro di una serie di forti polemiche negli Stati Uniti – C’ è chi usa il termine ‘’servi’’ e chi paragona il sito a ‘’una galera mossa da schiavi e guidata da pirati’’ –  AOL e HuffPost, secondo Tim Rutten, del Los Angeles Times, ‘’riassumono semplicemente nel campo dei nuovi media molti dei peggiori abusi del capitalismo della vecchia economia industriale: lo sfruttamento, i ritmi accelerati, il lavoro a cottimo; grandi profitti per i padroni; disperazione, fatica pesante e sfruttamento per i lavoratori. Non ancora il lavoro minorile. Però, se in questo modo aumentassero le pagine viste….’’

Dopo l’ acquisizione da parte di AOL, dice Dan Gillmor, Arianna Huffington dovrebbe staccare qualche assegno per i suoi collaboratori più produttivi: quelli sul cui lavoro gratuito Arianna ‘’ha costruito una parte significativa della sua nuova fortuna se lo sono guadagnato un po’ di bottino’’ – E invece, niente, anche con AOL si continuerà come prima – La struttura produttiva del sito, che conta su una ventina di giornalisti assunti, ma su centinaia di blogger che lavorano gratis,  è al centro di una serie di forti polemiche negli Stati Uniti – C’ è chi usa il termine ‘’servi’’ e chi paragona il sito a ‘’una galera mossa da schiavi e guidata da pirati’’ –  AOL e HuffPost, secondo Tim Rutten, del Los Angeles Times, ‘’riassumono semplicemente nel campo dei nuovi media molti dei peggiori abusi del capitalismo della vecchia economia industriale: lo sfruttamento, i ritmi accelerati, il lavoro a cottimo; grandi profitti per i padroni; disperazione, fatica pesante e sfruttamento per i lavoratori. Non ancora il lavoro minorile. Però, se in questo modo aumentassero le pagine viste….’’

‘’Ora spero che Arianna Huffington faccia la cosa giusta: staccare un po’ di assegni per i collaboratori più produttivi, quelli sul cui lavoro lei ha costruito una parte significativa della sua nuova fortuna. Se lo sono guadagnato un po’ di bottino. Penso che Huffington sia abbastanza intelligente da sapere che una cosa del genere non avrebbe solo un valore simbolico, buono per le pubbliche relazioni. E – chiamatemi pure ingenuo per quello che dico – penso anche che sia abbastanza saggia da sapere che dovrebbe farlo anche per questioni più etiche’’.

E’ così che Dan Gillmor, in un post su Mediactive dal titolo molto chiaro – ‘’Huffington Should Pay the Bloggers Something Now’’ – invitava fa Arianna Huffington a condividere con i collaboratori più appassionati, che finora hanno sempre scritto ‘’per la gloria’’, un po’ dei milioni di dollari (315) versati da AOL per l’ acquisizione. Sollevando così un tema – il trattamento dei blogger e il modello economico del sito – ripreso da diversi osservatori.

(segue su Lsdi)

@fnsisocial

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