Il Comitato di Redazione de il Resto del Carlino, l’Associazione stampa emiliano-romagnola e il Sindacato giornalisti marchigiani esprimono la loro ferma protesta nei confronti della Poligrafici Editoriale spa per la sospensione cautelare del collega Lucio Martino, vicecaporedattore ex responsabile della sede di Ancona e attualmente dirigente del Sigim con la carica di presidente del Collegio dei revisori.
Lunedì scorso, 28 novembre, l’azienda ha infatti notificato a Martino la sospensione cautelare dal lavoro imputandogli l’improprio utilizzo di mezzi aziendali e la presunta diffamazione dei vertici redazionali in seguito ad alcune mail inviate ai colleghi durante la partecipazione a un dibattito spontaneo tra i componenti delle varie redazioni all’indomani della tornata di scioperi dell’8-9 novembre per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Il collega, che ha già respinto ogni addebito, ha solo utilizzato le mailing list ordinariamente a disposizione di tutti i redattori sia per comunicazioni di lavoro che di natura sindacale, come facilmente dimostrabile in tutte le sedi. Impedire ai giornalisti l’utilizzo della posta elettronica con simili prese di posizione intimidatorie si qualifica come atto illegittimo che lo stesso tribunale di Bologna, in una precedente causa di lavoro riguardante la Poligrafici Editoriale spa, ha già avuto modo di rilevare. Quanto alle considerazioni di Martino sul direttore Giancarlo Mazzuca (“ormai rappresenta solo se stesso”), esse non possono certo essere caricate di valenze diffamatorie, essendo stato Mazzuca già pubblicamente sfiduciato dall’assemblea dei redattori (notizia uscita nei mesi scorsi su agenzie e quotidiani). Del tutto ingiustificati ed illegittimi sono quindi sia il provvedimento di sospensione cautelare irrogato a Martino per presunta decadenza dell’elemento fiduciario del rapporto sia la procedura disciplinare avviata. La scelta dell’azienda sembra piuttosto evidenziare un chiaro intento ritorsivo nei confronti di un collega che, per difendere i propri diritti, è stato recentemente costretto a promuovere una controversia giudiziaria con la Poligrafici Editoriale spa davanti al Tribunale del lavoro di Ancona. Cdr de il Resto del Carlino, Aser e Sigim, nell’esprimere piena solidarietà e sostegno al collega Martino, invitano l’azienda a non aggravare il clima di relazioni sindacali già piuttosto teso mantenendo il confronto nel suo alveo naturale. Cdr, Aser e Sigim proclamano l’immediata mobilitazione dei giornalisti del Carlino, dell’Emilia Romagna e delle Marche contro ogni forma di intimidazione al dibattito sindacale e all’attiva partecipazione dei colleghi alla vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Ancona-Bologna, 30 novembre 2005 Il Cdr del Giorno, unitamente a tutti i colleghi della redazione milanese, esprime solidarietà al collega Martino e al Cdr de Il Resto del Carlino. Purtroppo, come temevamo, il "caso Russo" non è rimasto isolato e, pur con diverse motivazioni, l'azienda colpisce un'altra volta un giornalista attraverso il controllo occulto di posta elettronica e internet. Siamo perfettamente d'accordo nel ritenere indispensabile un incontro urgente tra i Cdr delle testate del Gruppo affinché si concretizzi un protocollo sull'uso dei mezzi tecnologici nelle redazioni, al quale l'azienda, dopo il "caso Russo", sembrava disposta ad aderire. Il Cdr del Giorno Milano 30 Novembre 2005