Roma, 1 febbraio - Antonio Spinosa, giornalista e storico, ex direttore dell'Agenzia Italia, è morto il 31 gennaio nella sua casa romana di via Labicana dopo una lunga malattia. Era nato a Ceprano (Frosinone) nel 1923. I funerali saranno celebrati il 2 mattina alle 11 nella chiesa dei santi Marcellino e Pietro in via Merulana.
Spinosa cominciò la carriera giornalistica come cronista della "Tribuna del popolo" diretta da Gaetano Natale, che però chiuse poco dopo. Laureatosi, "ben presto mi riaffiorò - scrisse sul suo sito - il vizio del giornalismo", che riuscì a soddisfare lavorando al "Giornale d'Italia" e poi all'Ansa come giornalista parlamentare e al "Giorno". Inviato speciale del "Corriere della sera" e poi del "Giornale" diretto da Indro Montanelli. Da qui diede le dimissioni - l'ha raccontato lo stesso Spinosa - per dissapori con Montanelli "che insisteva a farmi fare sempre solo l'inviato speciale. Ma fu la mia fortuna perché cominciai a scrivere libri". Spinosa divenne in seguito direttore di numerose testate: "Nuovo Roma", "Agenzia Italia", negli anni '80, "Gazzetta del Mezzogiorno" e "Videosapere Rai". Ha vinto alcuni premi importanti come l'Estense, il Saint-Vincent e il Bancarella, ed è stato finalista dello Strega. Oltre al giornalismo Spinosa ha coltivato la passione per la storia, spaziando con i suoi studi in più epoche. Come "narratore di storia", così amava definirsi, ha pubblicato soprattuto biografie (Tiberio, Augusto, Murat, Paolina Bonaparte, Starace, Vittorio Emanuele III, Hitler, Pio XII, Edda Mussolini, Cesare, Napoleone Bonaparte, Luigi XVI, Mussolini) ma anche saggi come "L'Italia liberata", "Mussolini razzista riluttante", "La saga dei Borgia". La passione per il giornalismo Spinosa l'ha raccontata con ironia ricordando le urla del padre che gli diceva: "Vuoi fare il giornalista! Poveri noi! Il giornalista per la fame si perde la vista". "Alla mia età - aggiunse ottantenne - ci vedo ancora bene, e, volendo, posso fare a meno anche degli occhiali. Perfino di quelli da sole, in piena estate". (AGI) ASP RICORDA SPINOSA, DECANO E TRA I PROTAGONISTI RINASCITA L'Associazione Stampa Parlamentare esprime ''profondo cordoglio'' per la scomparsa del suo decano, Antonio Spinosa. I giornalisti parlamentari in un comunicato esprimono alla famiglia il loro cordoglio. ''Spinosa, giornalista parlamentare dal 1945, fu dopo la Liberazione, nell'immediato dopo guerra e nella seconda stazione della Costituente tra i protagonisti della ricostruzione della nostra Associazione, soppressa durante gli anni della dittatura. Spinosa è stato testimone autorevole del ruolo e della funzione del giornalista parlamentare in tutte le molteplici forme in cui l'ha svolta, da inviato speciale a direttore fino a quando, mettendo a frutto le sue esperienze, intraprese la strada per lui ricca di successi del narratore di storia''. (ANSA).