Il Trinity Mirror, colosso leader dell’editoria inglese, che pubblica 250 giornali locali, alcune testate nazionali e ha 60 attività online, ha annunciato agli staff dei propri prodotti editoriali che “per quest’anno il Natale sarà cancellato”. L’iniziativa è parte dei tagli al budget che il gruppo sta imponendo nell’ambito del contenimento delle spese.
(Astro9colonne) - Londra, 13 ott - Il Trinity Mirror, colosso leader dell’editoria inglese, che pubblica 250 giornali locali, alcune testate nazionali e ha 60 attività online, ha annunciato agli staff dei propri prodotti editoriali che “per quest’anno il Natale sarà cancellato”. L’iniziativa è parte dei tagli al budget che il gruppo sta imponendo nell’ambito del contenimento delle spese. La notizia della cancellazione degli extra natalizi è stata resa nota ai dipendenti attraverso alcune e-mail in cui si precisava che “le spese natalizie sono discrezionali e, quest’anno, ritenute inopportune”. Si afferma inoltre che “una riunione della scorsa settimana ha nuovamente sollevato la questione del contenimento dei costi quale prudente reazione alle perduranti difficoltà del mercato. Gli azionisti del Trinity Mirror hanno pertanto stabilito che le tradizionali gratifiche aggiuntive del periodo natalizio risultano in questo momento superflue”. Un portavoce delle redazioni ha dichiarato che “in un momento di preoccupazione dei dipendenti, la cancellazione dei premi natalizi non fa che aumentare i disagi. Ciò che il management non comprende è che piccoli gesti di apprezzamento del lavoro, quali gli extra, portano a risultati importanti nel tempo”. Il portavoce ha fatto inoltre notare che “alle redazioni sono stati spesso richiesti orari prolungati e sacrifici in nome dell’azienda. Il taglio del Natale sembra un modo assai stravagante per ricambiare tale disponibilità”. Un responsabile del sindacato dei giornalisti britannici (NUJ), Barry Fitzpatrick, ha dichiarato: “Credo che la mossa sia solo cosmetica. Fa parte di un modo per convincere il personale che i tagli sono necessari, ma non mi sembra un modo serio né tantomeno risolutivo. Il Trinity dovrebbe piuttosto iniziare a ragionare sui motivi della riduzione delle vendite delle testate e delle entrate pubblicitarie, peraltro non così preoccupante come il gruppo vuol far intendere”.