L'Osservatorio sulla libertà di stampa nato a Conselice grazie alla collaborazione e all'impegno dell'amministrazione comunale con la Fnsi e l'Associazione della Stampa Emilia Romagna ha da oggi una freccia in più al suo arco: un nuovo portale pensato per «non lasciare soli i cronisti e avere informazioni sui casi di minacce ai giornalisti, in Emilia Romagna e non solo».
La presentazione, martedì 3 maggio 2022, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, nella sala consiliare del municipio di Conselice, alla presenza, fra gli altri, del giornalista di Repubblica e scrittore Paolo Berizzi, presidente dell'Osservatorio; del sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Davide Baruffi; dei vertici di Aser, Matteo Naccari e Fnsi, Raffaele Lorusso, con i rappresentanti dell'Ordine dei giornalisti.
«Attacchi, insulti, intimidazioni ai giornalisti, querele bavaglio, lavoro sempre più debole: la situazione italiana richiede una grande mobilitazione per spingere le istituzioni a proteggere l'informazione. È il gioco il diritto dei cittadini ad essere informati», ha rilevato il segretario Lorusso.
«Senza libera informazione – ha aggiunto – non c'è democrazia. Non c'è libertà senza giustizia sociale: difendere la libertà di stampa significa difendere il lavoro dei giornalisti, combattere la precarietà, non assuefarsi all'idea che il lavoro debba essere sempre più debole, discontinuo e mal retribuito. Occorre fare in modo che i diritti sociali e i diritti dei lavoratori tornino centrali nell'agenda politica».
«Da tempo Conselice ha scelto di identificarsi come città per la difesa dei diritti dei giornalisti: non a caso è l'unico Comune in Italia che ospita un monumento dedicato alla libertà di stampa, ovvero una pedalina utilizzata dalla resistenza per la stampa clandestina in epoca fascista», hanno ricordato i rappresentanti dell'amministrazione locale.
Il nuovo portale deve fungere da «pungono per la politica su un diritto fondante della nostra Costituzione, sul quale non bisogna mai abbassare la guardia, che è la libertà di espressione», hanno ribadito i fondatori. «L'obiettivo – è stato anche spiegato – è quello di far sentire la vicinanza di sindacato, società civile e istituzioni a quegli operatori dell'informazione il cui lavoro è contrastato da intimidazioni, querele bavaglio, minacce fisiche e digitali, odio in rete in un contesto in cui fenomeni di precariato limitano la libertà dei giornalisti e quindi il diritto dei cittadini ad essere informati al meglio».
PER APPROFONDIRE
L'indirizzo dell'Osservatorio è www.osservatoriolibertadistampa.it.