Giorgio Napolitano ha definito ''un rilevante banco di prova'' per quanti operano nel mondo dell'informazione l'applicazione del Codice di Autoregolamentazione in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive. ''Un senso del limite e della responsabilità - ha aggiunto – non può mancare nell'informazione, specie nella cronaca giudiziaria''.
''Spero che le parole del presidente Napolitano possano incoraggiare governo ed editori a procedere nell'attuazione del piano contro il precariato proposto all'ultimo Congresso del sindacato''. Così il segretario della Fnsi, Franco Siddi, ha commentato l'intervento del presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano ha definito ''un rilevante banco di prova'' per quanti operano nel mondo dell'informazione l'applicazione del Codice di Autoregolamentazione in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive. ''Un senso del limite e della responsabilità - ha aggiunto – non può mancare nell'informazione, specie nella cronaca giudiziaria''.
Il capo dello Stato lo ha detto celebrando al Quirinale la Giornata dell'Informazione, riprendendo le dichiarazioni del presidente dell'ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, i suoi ''interessanti spunti di riflessione autocritica'' che richiamano anche ''un rinnovato impegno di verifica della deontologia dei comportamenti degli operatori dell'informazione''.
''La materia - ha affermato il Presidente della Repubblica - è più che mai scottante e occorre cercare un valido equilibrio - ha aggiunto facendo proprio l'appello lanciato prima di lui da Riccardo Chieppa, ex presidente della Corte Costituzionale e responsabile del comitato per l'applicazione Codice – alla ricerca di un valido equilibro tra i valori del diritto-dovere dell'informazione e quelli del rispetto della riservatezza delle
indagini e della privacy e dignità delle persone''.
A queste considerazioni, Napolitano ha aggiunto un richiamo ha un equilibrio ''egualmente sempre indispensabile tra chi esercita il controllo di legalità e l'azione penale obbligatoria e chi è chiamato a funzioni di governo''. (ANSA)
SIDDI, PAROLE NAPOLITANO SPRONINO SU PRECARIATO
''Spero che le parole del presidente Napolitano possano incoraggiare governo ed editori a procedere nell'attuazione del piano contro il precariato proposto all'ultimo Congresso del sindacato''. Così il segretario della Fnsi, Franco Siddi, ha commentato l'intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a margine della Giornata dell'Informazione al Quirinale.
''È importante - ha aggiunto Siddi - che il capo dello Stato abbia autorevolmente sottolineato come il giornalismo, risorsa essenziale dei Paesi democratici, sia esposto nella temperie che viviamo a situazioni che meritano particolare attenzione da parte della società civile e delle pubbliche autorità. Occorre tenere i fari accesi e alzare il livello di responsabilità sociale e deontologica''.
Siddi ha quindi ricordato ''le pressioni e le minacce verso i giornalisti che vogliono essere cercatori e testimoni di verità, oltre che il malessere e l'assillo del precariato mai così diffuso nel nostro Paese che incide pesantemente sulla libertà e qualità dell'informazione''. (ANSA)
IACOPINO, CRESCONO GIORNALISTI MINACCIATI
CONSEGNATA TESSERA D'ONORE ALBO A PRESIDENTE NAPOLITANO
''Il mondo politico dovrebbe capire che quando si fanno campagne contro i giornalisti si dà il semaforo verde alla criminalità. E i giornalisti minacciati sono drammaticamente aumentati''. Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, nel corso del suo intervento alla Giornata dell'Informazione al Quirinale, prima di consegnare la tessera di onore di iscrizione all'albo dei giornalisti al Capo dello Stato, ricordando ''il desiderio giovanile di Giorgio Napolitano di fare il critico letterario''.
Iacopino ha sottolineato il ruolo dell'associazione Ossigeno nella difesa della libertà di informazione. ''I giornalisti che raccontano la verità sono scomodi - ha proseguito Iacopino – I tentativi di mettere in pericolo il mestiere vengono da leggi, come quella varata in Ungheria, ma il modo più subdolo di impedire la libertà è il precariato''.
''L'Ordine - ha quindi affermato Iacopino - ha saputo dimostrare capacità di tutelare la deontologia anche con sofferenza. Quello del giornalista non è un mestiere come tutti gli altri. Le parole sono armi, rischiano di segnare le persone.
per questo dobbiamo agire nel rispetto della deontologia professionale''. (ANSA)
NAPOLITANO, PIÙ EQUILIBRIO TRA CHI GOVERNA E CONTROLLA
Alla giornata dell'informazione celebrata al Quirinale Giorgio Napolitano ha detto che ''un valido equilibrio è sempre indispensabile nel rapporto tra chi è costituzionalmente deputato ad esercitare il controllo di legalità e ha specificamente l'obbligo di esercitare l'azione penale, e chi è chiamato, nel quadro istituzionale e secondo le regole della Costituzione, a svolgere funzioni di rappresentanza democratica e di governo''. (ANSA)
NAPOLITANO, SCONGIURARE ULTERIORI ESASPERAZIONI
AGGRAVANO TURBAMENTO LARGAMENTE AVVERTITO E RICONOSCIUTO
Alla giornata dell'informazione celebrata al Quirinale Giorgio Napolitano ha detto che ''occorre nell'immediato scongiurare ulteriori esasperazioni e tensioni che possono solo aggravare un turbamento largamente avvertito e riconosciuto e suscitare un effetto di deprimente lontananza dallo sforzo che si richiede per superare le molteplici prove cui la comunità nazionale deve fare fronte''. (ANSA)
NAPOLITANO, CONFLITTI E STRAPPI NON PORTANO A VERITÀ
Alla giornata dell'informazione celebrata al Quirinale Giorgio Napolitano ha detto che bisogna trovare nella Costituzione e nella legge ''i riferimenti di principio e i canali normativi e procedurali per far valere, insieme, le ragioni della legalità nel loro necessario rigore e le garanzie del giusto processo''.
Al di fuori di questo quadro, ha aggiunto, ''ci sono solo le tentazioni di conflitti istituzionali e di strappi mediatici che non possono condurre, per nessuno, a conclusioni di verità e di giustizia''. (ANSA)
NAPOLITANO, CASALEGNO EROE DELLA DIFESA DELLA LIBERTÀ
''Senza avere mai pensato di divenire un eroe della difesa della libertà e dello Stato democratico, Carlo Casalegno lo è tragicamente divenuto è resta un esempio dei più alti nella storia del giornalismo e nella storia dell'Italia democratica'', ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricordando la figura del vice direttore della 'Stampa' assassinato dalle Brigate Rosse nel 1977.
Nel corso della Giornata dell'informazione celebrata al Quirinale, Napolitano ha consegnata una medaglia d'oro alla memoria del giornalista alla moglie di Casalegno dicendosi ''onorato e toccato'' da questo compito.
''Il senso dello Stato, la difesa dei valori essenziali dello Stato -ha aggiunto -hanno guidato l'azione del miglior giornalismo italiano anche quando, in tempi non troppo lontani, ciò ha comportato serena fermezza e determinazione anche al costo del sacrificio della vita''. (ANSA)
QUIRINALE: NAPOLITANO A CELEBRAZIONE GIORNATA DELL'INFORMAZIONE
(AGI) - Roma, 21 gen. - Si è svolta, questa mattina al Palazzo del Quirinale, la celebrazione della 'Giornata dell'Informazione', con la partecipazione dei promotori e dei vincitori dei Premi giornalistici che hanno ottenuto l'adesione della Presidente della Repubblica". È quanto si legge in una nota del Quirinale. "Dopo l'indirizzo di saluto del Presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Riccardo Chieppa ha presentato il 'Codice di Autoregolamentazione in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie delle trasmissioni radiotelevisive'; il vice direttore de 'La Stampa', Massimo Gramellini, è intervenuto sulla storia del giornalismo nell'Italia unita. Nel corso della cerimonia - prosegue il comunicato - il Presidente della Repubblica ha riconsegnato alla vedova Casalegno la medaglia d'oro al valor civile 'alla memoria' di Carlo Casalegno. Il Capo dello Stato ha quindi rivolto un indirizzo di saluto. Erano presenti i Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, il Presidente della Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei
servizi radiotelevisivi, Sergio Zavoli, altre autorità e rappresentanti del mondo dell'informazione. (AGI)
QUIRINALE: NAPOLITANO A CELEBRAZIONE 'GIORNATA DELL'INFORMAZIONE'
(ASCA) - ''Si è svolta, questa mattina al Palazzo del Quirinale, la celebrazione della ''Giornata dell'Informazione'', con la partecipazione dei promotori e dei vincitori dei Premi giornalistici che hanno ottenuto l'adesione della Presidente della Repubblica''. È quanto si legge in una nota del Quirinale.
''Dopo l'indirizzo di saluto del Presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Riccardo Chieppa ha presentato il 'Codice di Autoregolamentazione in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie delle trasmissioni radiotelevisive'; il vice direttore de 'La Stampa', Massimo Gramellini, è intervenuto sulla storia del giornalismo nell'Italia unita. Nel corso della cerimonia - prosegue il comunicato - il Presidente della Repubblica ha riconsegnato alla vedova Casalegno la medaglia d'oro al valor civile 'alla memoria' di Carlo Casalegno. Il Capo dello Stato ha quindi rivolto un indirizzo di saluto''.
''Erano presenti i Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, il Presidente della Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Sergio Zavoli, altre autorità e rappresentanti del mondo dell'informazione'', conclude la nota.
com-vlm/cam/rob
NAPOLITANO: NO ESASPERAZIONI, IN COSTITUZIONE GARANZIE GIUSTO PROCESSO
(ASCA) - È il momento di evitare esasperazioni che non possono che aggravare il turbamento dei cittadini e di riconoscere che nella Costituzione si possono trovare le, insieme al necessario rigore, le garanzie del giusto processo. Il caso Ruby non viene esplicitamente citato dal presidente della Repubblica nel suo intervento alla giornata sull'informazione ma alcuni passaggi del ragionamento del Capo dello Stato si adattano alla vicenda che vede coinvolto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Di tutta evidenza, dalle parole del Capo dello Stato, l'auspicio, come peraltro già emerso nei giorni scorsi, che il Presidente del Consiglio incontri i magistrati milanesi per chiarire ogni lato oscuro della vicenda che lo vede protagonista.
Napolitano innanzi tutto ricorda ancora una volta come le sue sollecitazioni per un sano rapporto tra la magistratura e chi è investito di responsabilità di governo ''siano cadute nel vuoto. Troppe occasioni sono state perdute'' e ''oggi ne paghiamo il prezzo''. Il Capo dello Stato, pur ribadendo come siano necessarie in prospettiva ''scelte organiche e riforme condivise capaci di risolvere alla radice il problema giustizia'', sottolinea con forza che ''occorre nell'immediato scongiurare ulteriori esasperazioni e tensioni''. Cose queste, non ha dubbi il Presidente della Repubblica, che ''possono solo aggravare un turbamento largamente avvertito e riconosciuto''.
fdv/sam/rob
150* UNITÀ: NAPOLITANO, RICORRENZA CI DIA FORZA PER SUPERARE PROVE
(ASCA) - ''È anche per meglio predisporci a superare le molteplici prove che ci attendono, che attingiamo ispirazione, motivi di fiducia e stimoli al rinnovamento dai filoni vitali della nostra storia dei 150 anni. Ho apprezzato che si sia posto l'accento - nell'odierna Giornata dell'Informazione - su una ricorrenza di cui sarebbe assurdo non dico negare ma trascurare il significato''. Lo afferma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell'incontro al Quirinale con la stampa italiana sottolineando, fra l'altro, l'impegno da cui ''è scaturita una visione ricca di luci dell'apporto di 'tantissimo giornalismo di qualità' alla crescita e all'avanzamento civile - attraverso tensioni laceranti, cadute e piu' risorgimenti - dell'Italia unità'.
Napolitano rileva poi come non si reagisca, ''manca spesso il coraggio di farlo, ai luoghi comuni che si trascinano e riproducono avvilendo l'immagine che si tende a dare - al di là di ogni legittimo e necessario spirito critico e antiretorico - del nostro operare come nazione e come Stato dal 1861 a oggi''.
fdv/sam/alf