Un incontro con il prefetto di Catania, Silvana Riccio, è stato chiesto già da alcuni giorni dal segretario di Assostampa Catania, Daniele Lo Porto, d'intesa con il direttivo provinciale dell'Unione cronisti, che, interpretando l'esigenza dei colleghi, chiederà una riorganizzazione degli spazi dove operano gli operatori dell'informazione all'interno del porto in occasione dell'arrivo dei migranti soccorsi in mare.
Dal punto di vista logistico – spiega una nota dell'Assostampa provinciale – l'area riservata a cronisti, fotografi e operatori video è distante dal posto di ormeggio delle navi e di sbarco dei migranti.
«Attendiamo la convocazione del prefetto per trovare una soluzione condivisa, su un aspetto organizzativo già segnalato nelle settimane scorse, tra istituzioni competenti in ambito portuale e i professionisti dell'informazione», ha dichiarato Daniele Lo Porto.
Della vicenda, su sollecitazione degli operatori dei media in più occasioni tenuti lontano dall’area di sbarco dei migranti, si erano occupate anche la Federazione nazionale della Stampa e l'Associazione Siciliana della Stampa.
«Non possono esistere 'zone franche' e per questo chiediamo alle autorità di rimuovere gli ostacoli e di consentire il libero esercizio del diritto di cronaca ai colleghi che vorrebbero documentare e raccontare quanto accade nel Mediterraneo e le condizioni dei migranti in arrivo al porto di Catania», avevano chiesto il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario dell'Associazione Siciliana della Stampa, Alberto Cicero.