I giornalisti Rai della cosiddetta 'FASE 2' - oltre 200 professionisti che non sono assunti con regolare contratto giornalistico, ma che lavorano quotidianamente nei programmi di informazione come collaboratori a partita Iva o inquadrati come programmisti multimediali - hanno deciso di scendere per la prima volta in piazza.
Si tratta - informa una nota - di «centinaia di professionisti che realizzano e mettono in onda format storici come Agorà, Report, Presa Diretta, Mi Manda Raitre o Chi l'ha Visto - per citarne solo alcuni - in condizioni di precarietà formale e di fatto. Nelle redazioni, in cui sono regolarmente la maggioranza, lavorano gomito a gomito con colleghi regolarmente assunti come giornalisti, senza però avere stessi diritti e garanzie. Da troppi anni ormai, attendono l'assunzione con il contratto giornalistico nazionale Fnsi-Usigrai».
«È ora di cambiare - prosegue la nota -. È ora di riconoscere dignità e sicurezza a chi fa informazione nel servizio pubblico: per la dignità del lavoro, per una informazione libera, per una Rai che rispetti le regole, per combattere il precariato. Presidio a partire dalle 11.00 di martedì 12 novembre 2024, davanti alla sede Rai di viale Mazzini. Sono invitati a partecipare i rappresentanti del Cda, i componenti della commissione di Vigilanza Rai, Fnsi, Associazione Stampa Romana, Usigrai, Unirai e i rappresentanti dei Cdr». (Ansa)