“Se la Rai abbassa l’asticella, scende il livello di tutta l’informazione italiana. La Rai non solo deve tenere aperti gli occhi sul mondo ma deve lasciare che siano contagiosi”. Marco Tarquinio, direttore di Avvenire sintetizza così l’opinione dei partecipanti della conferenza contro la chiusura degli uffici di corrispondenza della Rai che si è svolta a Roma presso la sede della Fnsi con un intervento di apertura del segretario generale Franco Siddi. Non è una vicenda marginale tra le tante che investono la Rai ma una questione che riguarda il futuro dell’Italia nel mondo, la sua credibilità e la sua capacità di essere un vero e proprio attore globale.
L’Italia non può privarsi di una propria rete capillare di giornalisti diffusa nelle aree più strategiche del mondo. In un tempo segnato dalla manipolazione dell’informazione, la Rai non può rinunciare ad avere un proprio punto di vista. Raccontare il mondo in modo indipendente da politica, governi ed economia è uno dei compiti fondamentali di ogni servizio pubblico radiotelevisivo. Accade in Europa, deve accadere anche in Italia.
Chiudere quelle sedi vorrebbe dire abbattere dei ponti attraverso i quali passano non solo notizie, consapevolezza, cultura ma anche sviluppo economico, ricchezza, interscambi. L’Italia è ormai un paese dove vivono milioni di cittadini del mondo. Conoscere cosa accade nei loro paesi di origine ci aiuterà a conoscerci meglio e a vivere meglio insieme.
928.500 euro, tanto costano le sette sedi che si vogliono chiudere in Africa, Asia, Russia, America Latina e Europa, si possono facilmente risparmiare tagliando i veri sprechi che si annidano nei cachet milionari di molti artisti o nei compensi di molti dirigenti. Sulla questione sta discutendo in queste ore la Commissione parlamentare di Vigilanza con il Presidente e il Direttore Generale dell’Azienda.
All’incontro hanno preso parte rappresentanti del mondo missionario, delle organizzazioni della società civile, i direttori di Avvenire e de l’Unità, della FNSI e Usigrai, giornalisti e corrispondenti della Rai. I numerosi parlamentari presenti all’incontro (Vernetti, Giulietti, Merlo, Carra, Rao, Vita, Melandri, Pardi, Conte) hanno ribadito il loro personale impegno contro una decisione “folle” che, è stato detto, impoverisce la Rai. Gli onorevoli Vernetti e Giulietti hanno annunciato di voler presentare un’apposita mozione alle commissioni esteri e cultura della Camera.
A conclusione dell’incontro Roberto Natale, Presidente Fnsi, ha letto il secondo articolo del Contratto di Servizio in cui si afferma che la Rai deve “assicurare un elevato livello qualitativo della programmazione informativa, ivi comprese le trasmissioni di informazione quotidiana e le trasmissioni di approfondimento, i cui tratti distintivi sono costituiti dall'orizzonte europeo ed internazionale, il pluralismo, la completezza, l'imparzialità, obiettività, il rispetto della dignità umana. (Roma, 29 febbraio, di Amelia Rossi-Tavola della Pace)
INCONTRO PUBBLICO CONTRO LA CHIUSURA DELLE SEDI RAI
Il progetto della Rai di chiudere le sedi di corrispondenza nel mondo e il canale Rai Med è profondamente contrario agli interessi dell’Italia e degli italiani. Contro questa decisione, mercoledì 29 febbraio 2012, a Roma, si terrà un incontro pubblico organizzato dalla Tavola della pace, Articolo 21, Usigrai, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Nigrizia, Missione Oggi, Unione Cattolica Stampa Italiana, Popoli e Missione, Misna, Premio Ilaria Alpi, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
Nuovo appello pubblico alla RAI
"Non chiudete quelle sedi!"
Chiediamo più informazione di qualità dal mondo e sul mondo
Incontro pubblico
Mercoledì 29 febbraio 2012
Ore 10.00 – 13.00
Roma, Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Corso Vittorio Emanuele II, 349
Il progetto della Rai di chiudere le sedi di corrispondenza nel mondo e il canale Rai Med è profondamente contrario agli interessi dell’Italia e degli italiani. Contro questa decisione, mercoledì 29 febbraio 2012, a Roma, si terrà un incontro pubblico organizzato dalla Tavola della pace, Articolo 21, Usigrai, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Nigrizia, Missione Oggi, Unione Cattolica Stampa Italiana, Popoli e Missione, Misna, Premio Ilaria Alpi, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
“Con questa iniziativa –hanno dichiarato gli organizzatori- intendiamo spiegare dettagliatamente perché questa scelta è sbagliata, non porterà ad alcun risparmio reale e peggiorerà il nostro servizio pubblico radiotelevisivo. L’incontro ci consentirà inoltre di approfondire le ragioni del nostro comune impegno per rafforzare e non diminuire la presenza della Rai nel mondo e la sua capacità di offrire agli italiani più informazione di qualità dal mondo e sul mondo.”
L’incontro si svolgerà dalle 10.00 alle 13.00 presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Corso Vittorio Emanuele II, 349).
All’incontro parteciperanno tra gli altri:
Flavio Lotti, Coordinatore nazionale Tavola della pace
Giuseppe Giulietti, Portavoce Articolo21
Marco Tarquinio, Direttore Avvenire
Claudio Sardo, Direttore L’ Unità
p. Giulio Albanese, Direttore “Popoli e Missione”
p. Mario Menin, Direttore Missione Oggi
p. Gerardo Caglioni, Missionari Saveriani
Gianni Ballarini, Nigrizia
On. Gianni Vernetti, Alleanza per l’Italia
On. Enzo Carra, segretario Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI
On. Roberto Rao, membro Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI
Sen. Vincenzo M. Vita, membro Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI
Nino Rizzo Nervo, già Consigliere CDA Rai
Franco Siddi, Segretario nazionale FNSI
Roberto Natale, Presidente FNSI
Andrea Melodia, UCSI-Unione Cattolica Stampa Italiana
Carlo Verna, Segretario nazionale UsigRai
Daniela De Robert, Vice Segretario UsigRai
Alberto Romagnoli, Fiduciario sindacale dei corrispondenti Rai
Ernesto Oliva, giornalista Rai
Luciano Ruggeri, Telecineoperatore RAI New York
Pietro Veronese, giornalista
Raffaele Crocco, Direttore Atlante delle guerre
Guido Barbera, Presidente Cipsi
Christopher Hein, Direttore Consiglio Italiano Rifugiati
Emanuele Giordana, Lettera 22
Maurizio Gubbiotti, Segreteria Legambiente
Sergio Marelli, Segretario generale Focsiv
Graziano Zoni, Emmaus Italia
Alfredo Cucciniello, Segreteria Acli