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Osservatorio sui media 07 Lug 2005

Giornalisti, in Germania fiorisce il mercato delle tessere

Non essendoci in Germania un Ordine dei giornalisti, a chi spetta rilasciare il prezioso tesserino? Risposta: al libero mercato.

Non essendoci in Germania un Ordine dei giornalisti, a chi spetta rilasciare il prezioso tesserino? Risposta: al libero mercato.

(Astro9colonne) - Berlino, 7 lug – Non essendoci in Germania un Ordine dei giornalisti, a chi spetta rilasciare il prezioso tesserino? Risposta: al libero mercato. Una recente indagine del sindacato Djv (Deutscher Journalisten Verband) ha portato a galla una realtà davvero sorprendente. Perché il fatto che gli unici autorizzati a rilasciare la tessera professionale valida in tutto il Paese siano lo stesso Djv, l’Unione dei giornalisti e le due associazioni degli editori non ha impedito che attorno ai contrassegni stampa per cronisti e fotografi sorgesse una fiorente attività commerciale. Costa 97 euro il tesserino rilasciato dall’agenzia giornalistica Gns, che definisce il suo prodotto “un passepartout che vi consentirà di essere accolto ovunque come un Vip”. Unica condizione (insieme alla fotocopia del bonifico), è che si risponda “sì” alla domanda: è il giornalismo la vostra attività principale? Ancor più intrigante è lo scenario descritto dall’ufficio marketing dell’azienda Global Nomads: “In città c’è una sommossa e la polizia blocca l’accesso all’aeroporto. Chi pensate possa prendere l’ultimo volo utile: voi o il vostro vicino che può esibire una tessera da giornalista?”. Morale: per soli 800 dollari è disponibile un tesserino “riconosciuto in tutto il mondo”. Costa solo 150 euro, invece, il pass proposto dalla londinese Ias (International Academic Society), che in cambio di una piccola integrazione rilascia anche un certificato che attesta il vostro status di cronista. Ma l’idea più originale è quella dell’agenzia Insiderverband, che al cliente suggerisce di aggirare ogni possibile ostacolo giuridico fondando egli stesso un’associazione professionale. “Ciascuno di voi può creare un proprio sindacato dei giornalisti, chiedendone poi l’iscrizione ai pubblici registri”. Un’operazione fruttuosa poiché, tesserino a parte, “sarete sicuramente tempestati da centinaia di richieste d’adesione”. E “sarete voi a stabilire il prezzo dell’iscrizione”.

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