Ancora tabù fino a poco tempo fa, l’ idea di trasformarsi da giornalista a ‘’imprenditore’’ sta guadagnando sempre più terreno
– Una carrellata di Eric Scherer, esperto di nuovi media della France Press, sui vari esperimenti in corso fra Usa e Francia e una serie di recenti consigli per giovani giornalisti che cerchino di costruirsi dei propri, personali brand http://www.lsdi.it/2009/10/20/giornalista-imprenditore-un-ossimoro/
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Caduta e ricostruzione del giornalismo americano
Un Rapporto commissionato dalla Columbia University traccia il declino e la caduta dei media mainstream Usa dando per acquisita la loro incapacità di continuare a fare informazione come prima decentemente - E conclude: ‘’la società americana deve accollarsi ora la responsabilità collettiva di sostenere il giornalismo indipendente’’ http://www.lsdi.it/2009/10/20/caduta-e-ricostruzione-del-giornalismo-americano/
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La Rete
La rivincita degli umani e la fine delle ”pagine gialle”
Le reti sociali consentono di raccogliere e organizzare i contenuti attorno a nodi di interesse, creando delle mappe che tendono ad espandersi e che teoricamente, un giorno, potrebbero svilupparsi a livello planetario – E sarà la fine dei motori di ricerca – Il caso di Pearltrees - Un articolo di Thomas Blondeau, esperto di hip-hop e di rap, su lesinrocks.com
http://www.lsdi.it/2009/10/19/web-la-rivincita-degli-umani-e-la-fine-delle-pagine-gialle/
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Net neutrality: la FCC Usa per una Rete aperta, ma quanto?
I cinque membri della Commissione Federale per la Comunicazione (FCC) sono concordi nell’auspicare una Rete “aperta” a sostegno della net neutrality. Ma quello raggiunto in questi giorni è un “falso” accordo poiché non si è riusciti ancora a stabilire fino a che punto la Rete debba essere libera e aperta o regolamentata - Una questione che muove enormi interessi economici oltre che sociali e culturali, che si riflettono sulle diverse posizioni in campo.
http://www.lsdi.it/2009/10/26/net-neutrality-la-fcc-usa-per-una-rete-aperta-ma-quanto/
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Motori di ricerca: Google e Bing useranno i dati di Twitter
Come previsto Google e Microsoft, quasi in contemporanea, hanno annunciato di aver stretto accordi con Twitter per incorporare i contenuti del sito di microblogging fra i risultati dei rispettivi motori di ricerca
http://www.lsdi.it/2009/10/23/motori-di-ricerca-google-e-bing-useranno-i-dati-di-twitter/
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Ericsson lancia un sistema per il pagamento dell’ informazione online, ma il 91% degli utenti (in UK) non è disponibile a pagare
Il programma del gigante della telefonia mobile si chiama Internet Payment Exchange (IPX) ed è molto semplice: basta fornire il proprio numero di cellulare – Ma intanto uno studio della Lightspeed Research ha appena rilevato che, su 2.000 internauti britannici interpellati, la grandissima maggioranza ha risposto che non pagherebbero mai per le informazioni online
http://www.lsdi.it/2009/10/23/ericsson-lancia-un-sistema-per-il-pagamento-dell-informazione-online-ma-il-91-degli-utenti-in-uk-non-e-disponibile-a-pagare/
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Huffington batte il Washington Post
L’audience del blog/aggregatore di notizie di Arianna Huffington ha superato quella del sito del Washington Post. Lo confermano i dati di settembre di Nielsen Online relativi ai siti di informazione americani, diffusi nei giorni scorsi da Editor & Publisher. Nell’ultimo anno l’Huffington Post è cresciuto del 26%, raggiungendo in settembre 9,4 milioni di utenti unici, mentre il Washington Post è sceso del 29%, a 9,2 milioni
http://www.lsdi.it/2009/10/23/huffington-batte-il-washington-post/
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Huffington Post: il lettore sceglie il titolo ma non se ne accorge
Il sito utilizza un sistema curioso per fare un titolo il più azzeccato possibile: la redazione predispone due titoli per ogni articolo e il lettore ne visualizza uno a caso. Dopo 5 minuti di sperimentazione il sistema sceglie come titolo definitivo quello che ha richiamato più utenti al testo del pezzo.
http://www.lsdi.it/2009/10/20/huffington-post-il-lettore-sceglie-il-titolo-ma-non-se-ne-accorge/
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Giornali
La stampa tedesca in difficoltà per il calo degli abbonamenti
Testate nazionali come l’ Handelsblatt e il Frankfurter Rundschau hanno perso il 6,5% dei loro abbonamenti negli ultimi dodici mesi, mentre anche giornali che mostrano nel terzo trimestre dei risultati positivi, come la Frankfurter Allgemeine Zeitung (+0,2% delle vendite) e il Financial Times Deutschland (+0,6%) hanno perso rispettivamente il 2% e il 2, 5% dei loro abbonamenti
http://www.lsdi.it/2009/10/21/la-stampa-tedesca-in-difficolta-per-il-calo-degli-abbonamenti/
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La tv e le tv
Nel 2012 i ricavi della pay-tv in Italia supereranno quelli pubblicitari
Le previsioni dell’ e-media institute – Cinque tendenze chiave nel mercato televisivo italiano
http://www.lsdi.it/2009/10/21/nel-2012-i-ricavi-della-pay-tv-in-italia-superanno-quelli-pubblicitari/