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Internazionale 27 Lug 2015

Giornalista ucciso dai ribelli a Damasco: sono almeno 84 i cronisti che hanno perso la vita dall’inizio del conflitto

Ancora un giornalista rimasto vittima del conflitto in Siria. Si tratta di Thaer al-Ajlani, corrispondente dell’emittente radiofonica ‘Sham Fm’ e del quotidiano ‘al-Watan’. Secondo ‘Protezione Giornalisti’, Ong siriana con sede a New York, sono almeno 84 i giornalisti che hanno perso la vita in Siria dall’inizio del conflitto nel 2011.

Ancora un giornalista rimasto vittima del conflitto in Siria. Si tratta di Thaer al-Ajlani, corrispondente dell’emittente radiofonica ‘Sham Fm’ e del quotidiano ‘al-Watan’. Secondo ‘Protezione Giornalisti’, Ong siriana con sede a New York, sono almeno 84 i giornalisti che hanno perso la vita in Siria dall’inizio del conflitto nel 2011.

Un giornalista siriano che lavorava per i media governativi è rimasto ucciso a Damasco mentre seguiva gli scontri tra lealisti e ribelli. Lo hanno reso noto la televisione di Stato e l’agenzia di stampa ‘Sana’, che hanno identificato la vittima come Thaer al-Ajlani, corrispondente dell’emittente radiofonica ‘Sham Fm’ e del quotidiano ‘al-Watan’.
Secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione in esilio dell’opposizione non radicale con sede a Londra, Ajlani era “regolarmente al seguito” delle Forze di difesa nazionali, una milizia volontaria facente parte della riserva, e di Hezbollah, i paramilitari sciiti libanesi alleati del regime di Bashar al-Assad. Le une e gli altri di recente hanno intrapreso l’assedio di Jobar con l’obiettivo di strapparla agli insorti, che ne controllano tuttora la maggior parte.
Dall’inizio del conflitto nel 2011 – come riporta ‘Protezione Giornalisti’, Ong siriana con sede a New York – sono almeno 84 i giornalisti che hanno perso la vita in Siria.

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