Ancora un giornalista rimasto vittima del conflitto in Siria. Si tratta di Thaer al-Ajlani, corrispondente dell’emittente radiofonica ‘Sham Fm’ e del quotidiano ‘al-Watan’. Secondo ‘Protezione Giornalisti’, Ong siriana con sede a New York, sono almeno 84 i giornalisti che hanno perso la vita in Siria dall’inizio del conflitto nel 2011.
Un giornalista siriano che lavorava per i media governativi
è rimasto ucciso a Damasco mentre seguiva gli scontri tra lealisti e ribelli.
Lo hanno reso noto la televisione di Stato e l’agenzia di stampa ‘Sana’, che
hanno identificato la vittima come Thaer al-Ajlani, corrispondente
dell’emittente radiofonica ‘Sham Fm’ e del quotidiano ‘al-Watan’.
Secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione in esilio
dell’opposizione non radicale con sede a Londra, Ajlani era “regolarmente al
seguito” delle Forze di difesa nazionali, una milizia volontaria facente parte
della riserva, e di Hezbollah, i paramilitari sciiti libanesi alleati del
regime di Bashar al-Assad. Le une e gli altri di recente hanno intrapreso
l’assedio di Jobar con l’obiettivo di strapparla agli insorti, che ne
controllano tuttora la maggior parte.
Dall’inizio del conflitto nel 2011 – come riporta ‘Protezione Giornalisti’, Ong
siriana con sede a New York – sono almeno 84 i giornalisti che hanno perso la
vita in Siria.