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Osservatorio sui media 25 Gen 2010

Giornalismo investigativo: 143 milioni di dollari in 5 anni dalle Fondazioni Usa. Da lsdi.it

Ma la filantropia probabilmente non potrà continuare a mantenere i gruppi nonprofit per sempre e alcuni di essi si stanno già attrezzando per mettere a punto dei piani finanziari di sostenibilità – Non si esclude nessuna ipotesi, comprese le sottoscrizioni fra i lettori o la vendita di spazi pubblicitari – Un’analisi dell’ Associated Press fa il punto sulla situazione, complicata, delle strutture che stanno cercando di riempire i vuoti nel campo del giornalismo d’ inchiesta lasciati dai media tradizionali

Ma la filantropia probabilmente non potrà continuare a mantenere i gruppi nonprofit per sempre e alcuni di essi si stanno già attrezzando per mettere a punto dei piani finanziari di sostenibilità – Non si esclude nessuna ipotesi, comprese le sottoscrizioni fra i lettori o la vendita di spazi pubblicitari – Un’analisi dell’ Associated Press fa il punto sulla situazione, complicata, delle strutture che stanno cercando di riempire i vuoti nel campo del giornalismo d’ inchiesta lasciati dai media tradizionali

 – Il caso di ProPublica, che ha un budget redazionale annuale di circa 10 milioni di dollari e 36 fra cronisti e redattori e che, per ora, ha le spalle coperte a tempo indefinito – I gruppi non profit hanno cominciato poi a esplorare il modo di mettere in comune le loro risorse – Diversi di loro si sono incontrati a luglio per stilare un Manifesto dell’ Investigative News Network, una sorta di cooperativa del ‘’terzo settore’’ del giornalismo investigativo – L’ esempio della National Public Radio

http://www.lsdi.it/2010/01/22/giornalismo-investigativo-143-milioni-di-dollari-in-5-anni-dalle-fondazioni-usa/

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La ‘’redazione G’’

Non si tratta più di convergenza fra carta e web, ma di andare in massa sulla rete, dove batte il cuore dell’ informazione – La ‘’bi-medialità’’ blocca e fa diventare schizofrenici, dice Benoit Raphael, delineando un nuovo modello di redazione (la ‘’Google Newsroom’’, appunto) fatta per l’ 80% di ‘’giornalismo che crea valore’’ e per il restante 20% di supersegretari di redazione e di community manager incaricati della ‘’messa in scena’’ dei contenuti sulla carta e sugli altri supporti

http://www.lsdi.it/2010/01/19/la-%E2%80%98%E2%80%99redazione-g%E2%80%99%E2%80%99/

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Il giornalista del futuro e l’ arte di scrivere il codice

Dopo i blog, Facebook e Twitter, i giornalisti dovranno imparare anche a usare direttamente il linguaggio per la ‘’scrittura’’ delle pagine web – Un articolo del sito web del Guardian, secondo cui alla fine l’ importante è non aver paura dei nuovi media ma abbracciarli seguendo sempre l’ ispirazione dell’ etica del giornalismo

http://www.lsdi.it/2010/01/20/il-giornalista-del-futuro-e-l%E2%80%99-arte-di-scrivere-il-codice/

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Cinque giorni solo con Twitter e Facebook

Cinque giornalisti rinunceranno ai canali di informazione tradizionale chiudendosi in isolamento in una fattoria del Périgord, nel sudest della Francia – Un altro esperimento di astinenza a Londra dove un PR appassionato compulsivamente dei quotidiani ha cominciato dal 1 gennaio un anno di vita senza comprare né leggere un giornale – ‘’Ce la farò a sopravvivere?’’

http://www.lsdi.it/2010/01/21/cinque-giorni-solo-con-twitter-e-facebook/

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Giornalismo partecipativo: AOL lancia due nuovi siti di UGC

Si tratta di Owl e Seed, che consentiranno agli utenti di pubblicare articoli, video e fotografie dietro compenso – Pur essendo nel bel mezzo di un pesante programma di tagli al personale Tim Armstrong, il Ceo di AOL, sta spingendo forte per il lancio di questi due nuovi siti come parte della strategia con cui punta a raddoppiare in 12 mesi il volume dei contenuti prodotti

http://www.lsdi.it/2010/01/20/giornalismo-partecipativo-aol-lancia-due-nuovi-siti-di-ugc/

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Giornali

Il NYT adotta il pay wall: verso il ‘’suicidio’’?

L’ annuncio che a partire dal 2011 il quotidiano newyorkese introdurrà delle forme di pagamento per l’ informazione online ha sorpreso molti osservatori, ma solo per la cautela che nasconde – E qualcuno ipotizza addirittura che con questa iniziativa l’ azienda non stia facendo altro che ‘’programmare il proprio suicidio’’ – Si tratta di semplice ‘’vaporware’’?

http://www.lsdi.it/2010/01/21/il-nyt-adotta-il-pay-wall-verso-il-%E2%80%98%E2%80%99suicidio%E2%80%99%E2%80%99/

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Arriva dai motori di ricerca da 1/3 al 50% del traffico per i siti dei 5 maggiori quotidiani Usa

Google, Yahoo e Microsoft sono fra le principali fonti del flusso di utenti che arrivano ai grandi giornali nazionali – I dati di comScore

http://www.lsdi.it/2010/01/21/arriva-dai-motori-di-ricerca-da-13-al-50-del-traffico-per-i-siti-dei-5-maggiori-quotidiani-usa/

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Quasi la metà degli utenti di Google News non vanno sui siti dei giornali

Un sondaggio di un centro di ricerca Usa rischia di riaprire le polemiche fra editori e Google, che sostiene di portare ai siti online delle testate ‘’aggregate’’ 100.000 click al minuto

http://www.lsdi.it/2010/01/21/quasi-la-meta-degli-utenti-di-google-news-non-vanno-sui-siti-dei-giornali/

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I quotidiani perdono lettori anche online

E’ il preoccupante dato emerso da una ricerca effettuata un’ azienda del gruppo IBM, secondo cui – annuncia Business Insider – il numero di persone che leggono quotidiani online è sceso nel 2009 di 10 punti, dal 64% del 2008 al 54% del 2009.

http://www.lsdi.it/2010/01/23/i-quotidiani-perdono-lettori-anche-online/

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Editoria

Stampa: Parigi studia aiuti statali anche alla distribuzione

Dopo gli aiuti all’ editoria online il governo francese potrebbe decidere di sostenere anche il settore della distribuzione dei giornali.  Lo ipotizza  Le Figaro, spiegando che il primo ministro François Fillon ha incaricato l’ ispettore generale delle Finanze di Parigi, Bruno Mettling di valutare la possibilità di concedere aiuti a Presstalis, la principale azienda di distribuzione di giornali del paese, che sta attraversando un momento di grosse difficoltà finanziarie.

http://www.lsdi.it/2010/01/21/stampa-parigi-studia-aiuti-statali-anche-alla-distribuzione/

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Gli aiuti alla stampa fra gli obbiettivi del governo di Madrid durante il semestre spagnolo

Il governo ha intenzione di organizzare, nel contesto del semestre di presidenza, un incontro fra editori, professionisti ed esperti del settore media con l’ obbiettivo di ‘’raggiungere delle posizioni comuni e avviare, quanto prima, soluzioni comuni in un momento di transizione chiave per il futuro del giornalismo’’, come ha detto il primo vicepresidente del consiglio,  María Teresa Fernández de la Vega.

http://www.lsdi.it/2010/01/22/gli-aiuti-alla-stampa-fra-gli-obbiettivi-del-governo-di-madrid-durante-il-semestre-spagnolo/

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La rete

Internet il mezzo più influente, ma la tv è più frequentata in Uk e Germania

Internet è in testa alla classifica dei media più influenti, raggiungendo più del 40% dello share in Uk e Germania e il 37% in Francia. I dati del Digital Influence Index Study 2008 condotta da Fleishman-Hillard Inc. ed Harris Interactive. La tv è la secondo posto. Radio giornali e riviste seguono con meno del 20%

http://www.lsdi.it/2010/01/21/internet-il-mezzo-piu-influente-ma-la-tv-e-piu-frequentata-in-uk-e-germania/

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Dopo i tedeschi anche gli editori spagnoli contro Google

La  Asociación de Editores de Diarios Españoles (Aede) non esclude infatti di denunciare Google News per  ‘’utilizzo illecito di contenuti’’, anche se preferirebbe ‘’percorrere altre strade’’ prima di arrivare a una decisione del genere.

http://www.lsdi.it/2010/01/22/dopo-i-tedeschi-anche-gli-editori-spagnoli-contro-google/

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Link e segnalazioni (18-24/01/10)

- Online quattro anziani Usa su dieci 
- L’ ingegnere dei media, mezzo giornalista e mezzo informatico
- Germania: crescono i lettori online
- La nuova sfida dei pirati svedesi: navigare senza essere tracciati
- Cosa libera il web
- Pubblicità: Annus horribilis
- Gran Bretagna:’’I dati del governo sono pubblici. Prendeteli’’
- Gran parte dei giornalisti online usano i social media nel loro lavoro di indagine 
- Nasce un gigante dell'editoria svizzera, tagliati 20 posti di lavoro
- 126 milioni di blog
- Il nuovo lettore digitale della Apple può aiutare il giornalismo

http://www.lsdi.it/2010/01/24/link-e-segnalazioni-18-240110

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