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Osservatorio sui media 25 Lug 2011

Giornalismo digitale: innovazioni e paradossi di una ‘rivoluzione’ ancora in cerca di un modello economico

Con l’Introduzione e il Primo capitolo, Lsdi inizia la pubblicazione della traduzione integrale di “The Story So Far: What We Know About the Business of Digital Journalism”, il Rapporto pubblicato recentemente dalla CJR e realizzato da alcuni docenti e ricercatori della Columbia Journalism School

Con l’Introduzione e il Primo capitolo, Lsdi inizia la pubblicazione della traduzione integrale di “The Story So Far: What We Know About the Business of Digital Journalism”, il Rapporto pubblicato recentemente dalla CJR e realizzato da alcuni docenti e ricercatori della Columbia Journalism School


– Il lavoro fa il punto sullo ‘’stato delle cose’’ dopo 15 anni di ‘’rivoluzione digitale’’ cercando di analizzare organicamente i problemi posti dall’ innovazione digitale, soprattutto sul piano economico-industriale, ma affronta anche gli aspetti che coinvolgono più direttamente la pratica e la professione giornalistica, come quelli della distribuzione e della ‘’confezione’’ dei contenuti e quindi, più in generale, del valore del prodotto
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Il passaggio al digitale è già avvenuto (almeno per i lettori dei grandi media)


Una ricerca su 600 lettori delle 20 maggiori testate di informazione francesi ha scoperto che essi dedicano 37 minuti al giorno alle pubblicazioni digitali rispetto ai 22 minuti destinati alla carta stampata – ’’Questo numero incredibilmente alto dimostra che il passaggio al digitale è avvenuto – almeno per i lettori di grandi media nazionali’’, commenta Frédéric Filloux in una delle sue ultime Mondaynote, partendo dall’ analisi di come il linguaggio stia cambiando – Il termine lettori online si è trasformato in lettori digitali, osserva, spiegando che lo slittamento terminologico riflette due tendenze: l’ esistenza di una gamma sempre più ampia di strumenti e lo spettacolare aumento della mobilità – Altre ricerche sul campo
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Giornalismo non-profit in Usa, oltre la metà dei siti chiaramente ideologizzati


Secondo una ricerca del Pew, il 56% dei siti Usa che si basano su donazioni mostrano un chiaro orientamento ideologico e più questa caratteristica è accentuata meno trasparente la testata tende ad essere in relazione alla provenienza delle risorse che la sostengono – I siti più ‘’equilibrati’’ politicamente sembrano quelli che si reggono su una pluralità di fonti di contributi – ProPublica, in particolare, risulta il sito più trasparente e più equilibrato
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Google lancia il gioco dell’ informazione

L’ edizione americana di Google News propone il gaming news, una sorta di competizione che assegna più badge a chi legge più articoli – E mette in campo un ulteriore strumenti di conoscenza e di archiviazione della ‘’storia’’ delle persone attraverso la registrazione del loro comportamento digitale
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Interviste collettive in crowdsourcing


Intervistato.com, un sito che si presenta dicendo ‘’ Qui non abbiamo paura a fare domande’’ lancia un interessante esperimento di crowdsourcing nel campo della ‘’costruzione’’ delle interviste – Il sito invita infatti i  cittadini ad indicare chi interpellare e soprattutto a formulare le domande da porre – Per ora sono stati  scelti Luca Conti (già intervistato) e Arianna Ciccone e Alberto D’ Ottavi, che verranno intervistati nei prossimi giorni
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La professione

Un giuramento di Ippocrate per i giornalisti


Nel pieno delle polemiche che stanno squassando il mondo del giornalismo in relazione al caso News of the world, Marco Pratellesi, sul suo Mediablog, rilancia la proposta avanzata sul Guardian da George Monbiot e propone una prima bozza di ‘giuramento’, nel nome di un ritorno ai lettori e alla ‘’lezione’’ di Indro Montanelli
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La Rete

Il basso grado di soddisfazione degli utenti di Facebook apre le porte a Google+

I dati dell’ American Customer Satisfaction Index (ACSI) indicano che, nonostante un piccolo incremento, FB è all’ ultimo posto della classifica del tasso di gradimento da parte degli utenti elaborate dalla società Usa in collaborazione con ForeSee Results – Wikipedia al primo posto fra i social media, mentre Google registra il massimo della ‘soddisfazione’ nel campo dei motori di ricerca, con l’ 83% – A questo punto Google+ potrebbe facilmente lanciarsi all’ attacco e guadagnare spazi di mercato se riuscirà a dimostrare di poter fornire dei livelli di esperienza superiori
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La pubblicità

Come ‘’guardano’’ uomini e donne

Contariamente a quanto cisi aspetta, nelle pubblicità con un corpo femminile in evidenza gli uomini osservano come primo elemento il viso femminile e lo fissano molto più a lungo delle donne e solo successivamente guardano le gambe - Lo mostra un curioso esperimento di eye-tracking compiuto da EyeTrackShop
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Pubblicità: internet non uccide la tv

Crescono entrambe, anche se con ritmi diversi. Lo illustra molto chiaramente un grafico comparativo degli investimenti Usa nei due settori pubblicato da Advertising Age
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Media e potere

Il Triangolo del Caucaso, un forte attivismo online difficile da tradurre nella vita reale

In una intervista a Lsdi Letizia Gambini racconta la sua esperienza con ”The Caucasus Triangle”, un documentario sul rapporto tra giovani, media e democrazia in Georgia, Armenia e Azerbaijan di cui abbiamo già parlato qualche giorno fa – Un lavoro che servirà anche per alimentare il dibattito sulla libertà di informazione e sul Caucaso
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