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Fabrizio Gifuni nel ruolo di Pippo Fava in 'Prima che la notte'
Formazione 14 Mag 2018

'Giornalismo antimafia e libertà  di stampa', il 16 maggio convegno con crediti nella sede Rai di viale Mazzini

Due panel, dedicati a temi che sono ancora oggi di drammatica attualità , organizzati in occasione del lancio della fiction 'Prima che la notte'. Saranno presenti giornalisti minacciati dalla criminalità  organizzata e alcuni direttori di testata. Appuntamento dalle 9 alle 14. Iscrizioni tramite la piattaforma Sigef.

Il 5 gennaio dell'84 veniva ucciso a Catania Pippo Fava, giornalista e uomo di cultura che aveva scelto di denunciare a viso aperto la mafia. Alla sua vicenda è dedicata la fiction Prima che la notte, che sarà messa in onda su Rai1 il 23 maggio, nell’anniversario della strage di Capaci. A partire da questa storia di straordinaria rilevanza civile, il servizio pubblico ha voluto cogliere l'occasione per promuovere un confronto su temi che sono ancora oggi di drammatica attualità, come purtroppo la cronaca ci ricorda quasi quotidianamente.

La Rai ha così chiamato ad una testimonianza professionisti dell’informazione che attualmente vivono sotto la minaccia della criminalità organizzata, e al tempo stesso ha sollecitato alcuni direttori di testata a tracciare un bilancio dello stato di salute della libertà d'informazione. Saranno questi i temi del convegno su giornalismo antimafia e libertà di stampa, che si terrà in viale Mazzini mercoledì 16 maggio, dalle ore 9 alle 14.

Dopo il saluto della presidente Rai Monica Maggioni, la prima sessione – coordinata dal direttore della Tgr Vincenzo Morgante – darà voce ad alcuni dei giornalisti che oggi sono costretti a vivere sotto scorta: Federica Angeli, che per Repubblica ha raccontato i crimini del clan Spada a Ostia; Paolo Borrometi, collaboratore dell’agenzia Agi e presidente di Articolo 21, che sul sito La Spia denuncia da anni le attività della mafia del Siracusano; Michele Albanese, cronista del Quotidiano del Sud e Responsabile Legalità per la Fnsi, che vive scortato dopo lo scoop sull’“inchino” al boss di una statua della Madonna a Oppido Mamertina; Giovanni Tizian, dell’Espresso, autore delle prime inchieste sulla penetrazione della criminalità organizzata nel nord-Italia.

Con loro Maria Grazia Mazzola, inviata del Tg1, aggredita tre mesi fa a Bari dalla moglie di un boss durante un’intervista; Sigfrido Ranucci, di Report, la trasmissione Rai che anche di recente ha visto minacciati suoi cronisti; Nello Trocchia, che per Nemo ha documentato la contrastata operazione di polizia nei possedimenti dei Casamonica; Michele Gambino, che con Pippo Fava lavorò giovanissimo nella redazione de I Siciliani e che con il figlio Claudio ha scritto il libro da cui è stata tratta la fiction e la relativa sceneggiatura.

Seguirà la proiezione di Prima che la notte e poi un secondo panel, preceduto dall’intervento del direttore generale Rai Mario Orfeo. Della libertà di stampa in Italia e in Europa parleranno, nella sessione coordinata dal direttore di Rainews24 Antonio Di Bella, i direttori Mario Calabresi (la Repubblica), Virman Cusenza (Il Messaggero), Andrea Montanari (Tg1), Marco Tarquinio (Avvenire), insieme ad Esma Cakir, giornalista turca e presidente dell’Associazione Stampa Estera.

Il corso dà diritto a 5 crediti. Iscrizioni tramite la piattaforma Sigef.

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