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Internazionale 08 Mag 2008

Germania, Spiegel: quell'orologio scomparso da foto di Chaldej

Quella del soldato dell'Armata Rossa che issa la bandiera sovietica sul tetto del Reichstag in una Berlino devastata dalle bombe è senza dubbio una delle immagini più significative della seconda guerra mondiale.

Quella del soldato dell'Armata Rossa che issa la bandiera sovietica sul tetto del Reichstag in una Berlino devastata dalle bombe è senza dubbio una delle immagini più significative della seconda guerra mondiale.

Oltre a essere uno dei primi esempi di fotoritocco della storia. A pochi giorni dall'apertura di una mostra nella capitale tedesca, lo Spiegel ha infatti svelato un ulteriore tassello del puzzle che si cela dietro il celebre scatto di Evgenij Chaldej. Il fotografo infatti, dopo aver immortalato il soldato russo sul tetto del Parlamento, poche ore dopo che l'Armata Rossa era entrata a Berlino, mandò in fretta e furia i negativi a Mosca. Solo in fase di sviluppo si accorse però che uno dei militari in cima al Reichstag indossava due orologi, uno per ogni polso: un inequivocabile segno di saccheggio, che poco si confaceva all'immagine eroica dell'esercito sovietico. Così Chaldej cancellò dal negativo uno dei due orologi per consegnare al mondo la fotografia, che fu così pubblicata una settimana più tardi in una rivista illustrata. Successivamente, ma questa era storia già nota, l'uomo a lungo conosciuto come il “Robert Capa russo” aggiunse altre nubi di fumo sullo sfondo e addirittura sostituì la bandiera con un'altra più grande, gonfiata dal vento. Evgenij Chaldej è morto nel 1997. (9Colonne)

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