CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Rai 02 Mar 2009

Gelli: "No al Cda, sì a un amministratore nominato dal premier. Il sindacato dei giornalisti va ridimensionato" Fnsi: "Sempre tutelate libertà e democrazia" Usigrai: "Resisteremo come presidio di democrazia"

Abolire il consiglio di amministrazione della Rai e fare spazio a un amministratore delegato nominato direttamente dal premier Silvio Berlusconi: e' l'opinione di Licio Gelli, ex capo della Loggia P2, intervistato a KlausCondicio, la trasmissione di approfondimento politico via web in onda su YouTube

Abolire il consiglio di amministrazione della Rai e fare spazio a un amministratore delegato nominato direttamente dal premier Silvio Berlusconi: e' l'opinione di Licio Gelli, ex capo della Loggia P2, intervistato a KlausCondicio, la trasmissione di approfondimento politico via web in onda su YouTube

''Bisognerebbe abolire il cda, che e' inutile, e scegliere un amministratore delegato direttamente nominato dal premier Silvio Berlusconi'', ha detto Gelli. A suo giudizio, ''la Rai bisogna rifarla quasi completamente tutta, perche' per educare bisogna dare degli esempi. E' venuto il momento''. Per Gelli, a Viale Mazzini, ''la sinistra un po' di potere ce l'ha, perche' per il consiglio di amministrazione e' sempre in ballo. Non c'e' nessuna serieta', non c'e' nessuno che comanda. Anche il presidente e il direttore generale non comandano nulla. Ogni partito ha mandato una pattuglia e tutte si scambiano favori tra di loro''. Quanto alle prossime mosse di Berlusconi con la Rai, ''bisogna vedere - ha detto ancora Gelli - se vorra' mettere in atto quello che e' il suo programma. Pero' vedo che ha tutti contro. In quell'azienda bisogna reintrodurre principi gerarchici''. Secondo l'ex venerabile maestro della P2, ''il sindacato dei giornalisti Rai ad esempio, dovrebbe essere ridimensionato e direi che dovrebbe essere limitato a pochi, per fare degli interventi soltanto sostanziali''. (ANSA) L'Usigrai e la Federazione nazionale della stampa hanno sempre ''tenuti alti i valori della professionalita' giornalistica'' a tutela ''della liberta' e della democrazia'': in questi termini il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, replica all'ex capo della Loggia P2 Licio Gelli, convinto che il sindacato dei giornalisti Rai andrebbe ''ridimensionato''. ''E' persino imbarazzante dover rispondere ad un discutibile personaggio della massoneria deviata come Licio Gelli'', afferma Siddi in una nota. ''Contrariamente alle sue intenzioni dalle sue parole a ruota libera, contro tutto e contro tutti, esce esaltata - continua il segretario della Fnsi - la funzione e l'azione del sindacato dei giornalisti''. ''La Fnsi e l'Usigrai hanno sempre, infatti, tenuti alti i valori della professionalita' giornalistica a tutela della civilta' del lavoro, della liberta' e della democrazia. Sono certo che i giornalisti italiani sapranno essere ancora fedeli a questi valori - conclude Siddi - evitando di ascoltare queste ben note e screditate sirene''. (ANSA) L'Usigrai replica a Licio Gelli, ex capo della Loggia P2, che in un'intervista a Klauscondicio ha sostenuto che a suo giudizio il sindacato dei giornalisti Rai andrebbe ''ridimensionato'', rivendicando il proprio ruolo di ''presidio di democrazia''. ''E cosi' siamo arrivati all'editto piduista'', dice Carlo Verna, segretario dell'Usigrai, in una nota. ''Resisteremo. La nostra unica forza, piu' che potere, e' la condivisione delle cose giuste da fare, che e' ampia e produce risultati - continua Verna - come gli accordi sul precariato o come le selezioni che hanno portato nel servizio pubblico radiotelevisivo, non i raccomandati, ma i colleghi con maggiori titoli e capacita'. E' un metodo che sarebbe utile estendere in questo Paese''. Per Verna, ''l'attacco di Licio Gelli nella sua intervista a Klauscondicio e' per noi un po' come la patente della famosa novella di Pirandello. Ha diplomato l'Usigrai, il Sindacato dei Giornalisti Rai, presidio di democrazia. Chiediamo che tutti coloro che hanno a cuore i valori di liberta' vigilino con noi su quella che sara' la risposta all'appello, da parte del premier e non solo''. (ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati