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Gedi, Maurizio Scanavino nuovo direttore generale
Editoria 16 Dic 2019

Gedi, Maurizio Scanavino nuovo direttore generale

Laura Cioli resta amministratore delegato fino passaggio da Cir a Exor. Nella prospettiva del cambiamento dell'assetto proprietario, 'ha convenuto di mettere a disposizione il proprio mandato', si legge in una nota del gruppo, giungendo a un accordo con la società  per la risoluzione consensuale del rapporto.

Laura Cioli, amministratore delegato e direttore generale del gruppo Gedi, lascia il ruolo di direttore generale e conserva l'incarico di amministratore delegato fino all'esecuzione dell'operazione di cessione della partecipazione detenuta da Cir in Gedi a Exor. Cioli, nella prospettiva del cambiamento dell'assetto proprietario, 'ha convenuto di mettere a disposizione il proprio mandato', si legge in una nota di Gedi, giungendo a un accordo con la società per la risoluzione consensuale del rapporto.

Il Cda ha nominato nuovo direttore generale del gruppo Maurizio Scanavino, già direttore generale di Itedi e poi ad di Gnn, per la divisione La Stampa e Il Secolo XIX.

L'accordo con Cioli prevede, oltre alle ordinarie spettanze di fine rapporto, la corresponsione di un importo pari 1.850.000 euro lordi (95% a titolo di incentivo all'esodo e 5% residuo a titolo transattivo) e il versamento di 100.000 euro lordi quale Mbo forfettizzato per l'anno 2019, e la maturazione di un terzo delle Stock Grant assegnate con rinunzia delle restanti.

Il comunicato del Cdr di Repubblica
In relazione alle decisioni assunte oggi dal Cda del Gruppo Gedi - in particolare, la nomina dell'ing. Maurizio Scanavino a direttore generale, carica nella quale sostituisce l'ing. Laura Cioli che manterrà invece quella di amministratore delegato «sino all'esecuzione dell'operazione di cessione della partecipazione detenuta da Cir in Gedi a Exor» - il Cdr di Repubblica prende atto del cambio al vertice della governance aziendale. E si augura di poter riprendere al più presto il confronto sul piano di rilancio per il nuovo anno, congelato dalla modifica degli assetti proprietari.
Il Cdr prende inoltre atto, con riferimento alla risoluzione del rapporto tra l'ing. Cioli e Gedi Spa, che il Cda del Gruppo ha deliberato la corresponsione di un importo pari a 1.850.000 euro lordi (95% a titolo di incentivo all'esodo e 5% a titolo transattivo) e di ulteriori 100.000 euro lordi quale riconoscimento del raggiungimento degli obiettivi manageriali.
Pur trattandosi di riconoscimenti in linea con regole e consuetudini diffuse nelle dinamiche manageriali di ogni società, il Cdr di Repubblica non può sottrarsi al dovere di sottolineare che i risultati raggiunti dal management del Gruppo Gedi sono stati possibili in larga misura grazie al sacrificio economico e professionale dei lavoratori dipendenti (giornalisti e poligrafici) dell'azienda, che in questi anni hanno concordato con enorme senso di responsabilità ripetuti interventi di riduzione dei costi del lavoro e di riorganizzazione delle Redazioni. Senza un pari impegno da parte dell'Azienda sul fronte degli investimenti e del sostegno al rilancio di Repubblica.
Dunque, nell'augurare buon lavoro all'ing. Scanavino, non possiamo che constatare come ancora una volta la politica dei sacrifici sia stata caricata esclusivamente sui lavoratori dipendenti. Una tendenza che noi crediamo si debba invertire.
Il Comitato di redazione di Repubblica

 

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