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Rai 01 Dic 2011

Garimberti: arrivi anche qui il vento di Monti Siamo paralizzati dalla politica, è uno scandalo!

''Quanto successo oggi in cda è grave e in controtendenza con quanto succede nel paese. Lo denuncio con forza perché le istituzioni a partire da Monti e Passera lo sappiano e guardino alla Rai. È l'ora della politica del fare: il vento Monti spiri anche qui''.

''Quanto successo oggi in cda è grave e in controtendenza con quanto succede nel paese. Lo denuncio con forza perché le istituzioni a partire da Monti e Passera lo sappiano e guardino alla Rai. È l'ora della politica del fare: il vento Monti spiri anche qui''.

È l'appello del presidente della tv pubblica Paolo Garimberti. (ROMA, 1 DICEMBRE - ANSA)

GARIMBERTI: CDA PARALIZZATO DA POLITICA, È UNO SCANDALO

"È uno scandalo!". Paolo Garimberti, il presidente della Rai, non va tanto per il sottile nel denunciare la situazione che si è creata oggi in Cda a viale Mazzini e accusa la "politica politicante" di paralizzare l'attività dell'organo di amministrazione. Il riferimento è al rinvio di alcune nomine di forte rilevanza per l'attività aziendale perché dalla maggioranza di centrodestra è arrivato un improvviso stop a quello che invece sembrava dovesse essere ormai acquisito. Lo nomine in questione, proposte dal direttore generale Lorenza Lei, riguardano la Direzione Sviluppo strategico, con indicato il nome di Carlo Nardello; la Direzione Risorse televisive, con indicato Valerio Fiorespino; la vice Direzione abbonamenti, con il nome di Giancarlo Biacca.
Nomine inserite nell'ordine del giorno dei lavori consiliari che come da prassi il dg ha fatto avere ai consiglieri 48 ore prima del Cda. "Fino a ieri sera era tutto definito - ha detto Garimberti in una improvvisato incontro con le agenzie di stampa - poi questa mattina la novità". Ovvero è stato richiesto dalla maggioranza di centrodestra di rivedere le nomine, rivalutarle, spostare Nardello alle Risorse televisive e Fiorespino allo Sviluppo strategico. Il direttore generale Lei ha ritenuto di non modificare l'assetto individuato, anche perché si trattava di nomine meditate e ritenute necessarie in ambiti così importanti. Ne è seguita quindi la richiesta dalla maggioranza di centrodestra di rinvio dell'argomento e il presidente ha optato per il sì, apparsa come soluzione preferibile a quella del possibile scontro, del muro contro muro in Cda. "Ho il legittimo sospetto - ha detto Garimberti - che il cambiamento non sia dettato da considerazioni tecniche, ma eminentemente politiche", quasi una sorta di messaggio sui rapporti di forza dentro il Cda. In vista anche, forse, di quello che potrebbe verificarsi nei prossimi giorni con la vicenda Minzolini. "La politica che tante volte dice di volersi chiamare fuori dalla porta Rai entra poi continuamente dalla finestra"", ha detto Garimberti. (AGI) RAI: VERNA (USIGRAI), APPREZZABILE VIGOROSO INTERVENTO GARIMBERTI

"Uno spettacolo indecente: così si manca di rispetto a chi lavora in Rai". Lo afferma il segretario
dell'Usigrai, Carlo Verna a proposito dell'odierna seduta del Cda Rai. "All'indomani di un piano di tagli assurdi, lacrime e sangue annunciati, con un tavolo di concertazione al quale faticosamente ci sediamo, vista la portata delle decisioni prese dai vertici, il Cda -aggiunge Verna- si paralizza dopo una chiamata a rapporto di stampo partitico. Avremmo automaticamente dovuto proclamare lo sciopero senza il vigoroso intervento del presidente Garimberti che abbiamo apprezzato. Ora aspettiamo e vedremo", conclude Verna. (Roma, 1 dicembre - ADNKRONOS) RAI: SIDDI, SE CDA FUNZIONA OK, OPPURE SERVONO ALTRE MISURE
DOPO PAROLE GARIMBERTI ESERCIZIO RESPONSABILITA' STRAORDINARIO

''Se il Cda della Rai è ancora in grado di operare, bene, altrimenti si adottino le misure necessarie e di garanzia come in questo momento è richiesto per ogni bene dello Stato''. Cosi' il segretario della Fnsi Franco Siddi a Pescara per un convegno sulla previdenza dei giornalisti.
Siddi infatti ha detto che ''Le notizie preoccupanti sulla possibilità di gestione dell'azienda, evidenziate con drammaticità dallo stesso presidente Garimberti, richiedono un esercizio di responsabilità straordinario''.
Quindi ''chiarezza al più presto - puntualizza Siddi - e si dica con altrettanta nitidezza che una azienda di pubblico servizio come la Rai non può essere considerata 'rottamabile' nonostante le aggressioni e le azioni di autolesionismo che subisce''.
Siddi a questo punto ribadisce che ''Anche il piano industriale di una impresa che ha risorse per 3 mld di euro l'anno deve essere messo nelle condizioni di stare correttamente in campo, attraverso azioni di riqualificazioni esemplari''. Poi passa a indicare quali sono le emergenze. ''La prima condizione è che nessun varco venga lasciato sullo spazio propriamente pubblico che non si possa garantire: ci sono poi i termini di terzietà da ricostruire: infine la completezza del pluralismo delle voci, la voce di tutte le realtà italiane, nessuna minoranza esclusa, come quella degli italiani all'estero''. (PESCARA, 2 DIC - ANSA)

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