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Rai 07 Nov 2009

Franco Siddi sulle epurazioni a Raitre: "E' incredibile che si tenti di smantellare ciò che funziona nel servizio pubblico" Roberto Natale: "Non una ragione editoriale credibile per gli avvicendamenti"

Il consigliere Rizzo lancia un autorevole messaggio circa i rischi per l’autonomia e il valore del servizio pubblico. La sua denuncia non può passare sotto silenzio. Se fondata - come appare - sarebbe un colpo alla credibilità dell’azienda e un ulteriore passo sulla strada dell’arrendevolezza totale al potere politico di turno

Il consigliere Rizzo lancia un autorevole messaggio circa i rischi per l’autonomia e il valore del servizio pubblico. La sua denuncia non può passare sotto silenzio. Se fondata - come appare - sarebbe un colpo alla credibilità dell’azienda e un ulteriore passo sulla strada dell’arrendevolezza totale al potere politico di turno

Le esperienze e le voci che danno corpo al pluralismo e alla capacità autonoma di dare spessore al servizio pubblico - come nel caso del direttore di Rai3 Paolo Ruffini, che sarebbe rimosso insieme a altri professionisti con incarichi di vertice come si dice di Giuliana Del Bufalo da direttore di Rai Parlamento – sarebbero infatti cancellate perché non funzionali al disegno del momento. E’ incredibile, per di più, che si tenti di smantellare ciò che funziona, sul piano industriale come su quello professionale e culturale. E’ un disegno di devastazione non classificabile come ordinaria operazione di avvicendamento. E’ del tutto inaccettabile che quanto esprime servizio pubblico venga considerato un fastidio perl’autorevolezza e l’autonomia dell’azienda Rai.
Berlino, 7 Novembre 2009 


Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Roberto Natale, comunica:  Al vertice della Rai devono aver archiviato un po’ troppo in fretta le immagini di piazza del Popolo. Appena un mese fa si è visto che c’è una parte consistente della società italiana che sente i temi della libertà dell’informazione e della satira come questioni vitali per la democrazia, sa indignarsi per i tentativi di censura ed è disposta a scendere in strada per difendere gli spazi di autonomia ancora esistenti. Il proposito di cambiare Paolo Ruffini alla direzione di RaiTre, denunciato ancora oggi dal consigliere Rizzo Nervo, appare non solo come una docile risposta alle richieste del Presidente del Consiglio, ma anche come una provocazione ai tanti cittadini che pagano il canone e che trovano in quella rete risposte di qualità che non sempre il servizio pubblico è in grado di dare. La nuova tornata di nomine toglierebbe di mezzo direttori dei più diversi orientamenti (non solo a RaiTre, ma a RaiNews 24 e a Rai Parlamento) senza che il Direttore Generale sembri in grado di addurre una sola ragione editoriale per motivare gli avvicendamenti. E’ bene che chi guida la Rai non esageri nello zelo servile. Anche viale Mazzini può diventare un eccellente luogo di raccolta per cittadini arrabbiati.
Roma, 7 novembre 2009

DIRIGENTI RAITRE SCRIVONO A VERTICI, NO A SOSTITUZIONE RUFFINI CON I RISULTATI OTTENUTI SAREBBE SCELTA INCOMPRENSIBILE

No alla sostituzione di Paolo Ruffini alla direzione di Raitre. I dirigenti della terza rete Rai hanno inviato una lettera ai massimi vertici aziendali (direttore generale, presidente e consiglieri d'amministrazione) per scongiurare l'ipotesi di un cambio alla guida del canale. Commentando le "numerose indiscrezioni di stampa", i dirigenti di Raitre osservano che "le ipotesi di sostituzione del direttore Paolo Ruffini risultano prive di qualsiasi motivazione aziendale o professionale e addirittura incomprensibili alla luce dei risultati ottenuti dalla rete in termini di ascolti, qualità, immagine e ruolo di servizio pubblic risultati conseguiti e confermati -sottolineano- nonostante la crescente scarsità delle risorse a disposizione e sempre nel pieno rispetto delle compatibilità aziendali".
"In presenza di questi risultati e con un piano editoriale per la prossima stagione già avviato sulla base degli stessi presupposti e della stessa guida -continuano i 15 dirigenti firmatari della lettera- il gruppo dirigente di Raitre si aspetta dall'azienda una piena conferma della direzione che ha saputo indirizzare verso le migliori performance il lavoro della squadra. E che ha garantito al contempo, facendone anzi motivo di ulteriore ricchezza, la diversità delle opinioni e la libera espressione delle differenze di identità culturale di chi lavora a Rai Tre: come è stato testimoniato dal grande numero di firme raccolte fra collaboratori e dipendenti della rete e, in queste ore, dalle dichiarazioni dei conduttori e degli artisti di Raitre".
"Scelte che non fossero legate al rispetto e alla valorizzazione dei risultati ottenuti non potrebbero che essere determinate da altri criteri e da altre logiche, che purtroppo vengono citati frequentemente nelle notizie di stampa e che il gruppo dirigente di Raitre si aspetterebbe di vedere smentiti con decisione dall'azienda stessa", concludono i dirigenti. (ADNKRONOS)

CDA; RIZZO NERVO, NESSUNA NOMINA ALL'ORDINE DEL GIORNO

Non ci sono nomine all'ordine del giorno del prossimo Consiglio di Amministrazione della Rai: lo rende noto uno dei consiglieri, Nino Rizzo Nervo. Nel pacchetto, che sarebbe dovuto arrivare sul tavolo del consiglio di mercoledì prossimo, ci sarebbe dovuto essere l'avvicendamento alla direzione di Raitre con Antonio Di Bella o Giovanni Minoli al posto di Paolo Ruffini. (ANSA)

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