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Rai 06 Apr 2010

Franco Siddi su "epurazioni" al Tg1: “Esclusi perché autonomi, così s'impone il pensiero unico”

Pubblichiamo un’intervista di Alberto D’Argenio su Repubblica.it del 2 aprile al Segretario generale della Fnsi: “Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, il direttore Minzolini ha scritto una lettera a Maria Luisa Busi per l'intervista a Repubblica sul Tg1. Come commenta? «È una manovra per sfiancare chi mantiene autonomia di giudizio pur senza venir meno ai propri doveri professionali. Chi non accetta l'omologazione viene avvisato, come nel caso della Busi, o punito, come i colleghi rimossi senza una motivazione seria.

Pubblichiamo un’intervista di Alberto D’Argenio su Repubblica.it del 2 aprile al Segretario generale della Fnsi: “Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, il direttore Minzolini ha scritto una lettera a Maria Luisa Busi per l'intervista a Repubblica sul Tg1. Come commenta? «È una manovra per sfiancare chi mantiene autonomia di giudizio pur senza venir meno ai propri doveri professionali. Chi non accetta l'omologazione viene avvisato, come nel caso della Busi, o punito, come i colleghi rimossi senza una motivazione seria.

Perché dire che sono vecchi non è serio. Sono stati esclusi perché non hanno firmato il documento di fiducia al direttore dopo il caso Mills. Le rappresaglie sono rappresaglie, non ci sono atti di forma per mascherarle». Secondo lei cosa succede nella redazione del Tg1? «C' è un tentativo di imporre un pensiero unico, cosa inaccettabile per qualsiasi giornale, men che meno in un servizio pubblico. Si creano esempi punitivi in modo tale che tutti gli altri capiscano». È stato obiettato che queste cose capitano anche nei giornali e che così si dà spazio ai precari... «Lo dice Minzolini, ma nei giornali non ci sono gli obblighi di servizio pubblico e i conflitti di interesse come quello che oggi vive la Rai. E in ogni caso queste dinamiche seguono le normali regole contrattuali, rispettando dignità, mansioni e qualifiche maturate. Poi anche nei giornali scattano le reazioni solo che, mancando la notorietà, non fanno notizia. E il problema dei precari non si risolve uccidendo gli altri». Auspica che l'azienda intervenga? «Certo, deve tutelare i valori di tutti i colleghi. Minzolini deve fare una pausa in questa azione scomposta e l'azienda deve portare serenità e mettere ordine nel rispetto delle regole, senza epurazioni».

@fnsisocial

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