Da mercoledì notte venti bandiere tricolore, esposte all'esterno delle finestre, ornano la sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele II a Roma. E' l'omaggio pubblico che la Fnsi rende ai 150 anni dell'Italia unita nel riconoscimento di un simbolo che unifica i mille colori dell'Italia, delle sue comunità, delle idee in una visione di cittadinanza e di libertà comune.
"L'Unita' d'Italia nel nostro Paese - ha osservato il segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi, nel corso della riunione della Giunta Esecutiva - e' stata base di rafforzamento dell'idea e della pratica della libera stampa. Dallo Statuto Albertino del Regno di Sardegna del 1848, Carta di riferimento per le successive Carte del Regno d'Italia e per la libertà di espressione solennemente sancita dalla Costituzione repubblicana, si dipana una lunga, tormentata, persino drammatica, epopea che vede il Paese crescere con la spinta e la testimonianza della libera stampa. E se il Risorgimento dimostrò la forza della stampa clandestina nella diffusione dell'idea di lotta per l'indipendenza e l'unità del Paese, per far conoscere i moti di un federalismo europeo che unisce e non divide, la libera informazione è divenuta sempre più motore essenziale di coesistenza della vita civile: promozione della difesa dei diritti di cittadinanza, bene di tutti, essenziale come il pane.
La vicenda della stampa italiana è strettamente intrecciata a quella della vita del Paese, non solo quella della sua sofferta evoluzione verso la piena democrazia costituzionale: c'è quella del lavoro e dei contratti collettivi - il primo nella storia d'Italia è quello siglato dalla Fnsi e dagli editori - della partecipazione femminile all'attività delle redazioni quando la si voleva interdetta alle donne, ai comitati sindacali aziendali, all'autonomia dell'informazione e cosi via. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, nella stagione dell'anniversario che celebra 150 anni dell'Italia, offre al Paese anche la singolarità della sua storia associativa, nata federale e tale senza problemi nel tempo di oggi. Una condizione, questa, naturale per l'organizzazione dei giornalisti italiani che hanno sempre vissuto la dimensione della Federazione come espressione compiuta di unione e non di divisione, di rispetto per la dignità di tutti nel giusto rapporto di equilibrio, partecipazione e condivisione delle realtà associative regionali. Con questo spirito oggi la Fnsi celebra e rivive i primi 150 anni dell'Italia unita".