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Rai 07 Apr 2011

Franco Siddi: “Grazie a Zavoli per la mediazione che salva il pluralismo e l’autonomia dell’informazione nel servizio pubblico”

Roma, 5 aprile - “E’ un bene per il Paese che ci sia chi ancora riesca a dare un senso a un mandato pubblico per comporre, nelle decisioni finali, atti in nome dell’interesse generale di un bene che va assicurato in nome e per conto di tutti. Non possiamo oggi non ribadire il grazie al Senatore Sergio Zavoli e a quanti si sono impegnati, nella Commissione di Vigilanza Rai che egli presiede, per liberare l’informazione da qualsiasi limitazione o bavaglio e per assicurare il massimo di approfondimento ed espressione delle voci plurali nelle trasmissioni di approfondimento del servizio pubblico durante la prossima campagna elettorale per le amministrative.

Roma, 5 aprile - “E’ un bene per il Paese che ci sia chi ancora riesca a dare un senso a un mandato pubblico per comporre, nelle decisioni finali, atti in nome dell’interesse generale di un bene che va assicurato in nome e per conto di tutti. Non possiamo oggi non ribadire il grazie al Senatore Sergio Zavoli e a quanti si sono impegnati, nella Commissione di Vigilanza Rai che egli presiede, per liberare l’informazione da qualsiasi limitazione o bavaglio e per assicurare il massimo di approfondimento ed espressione delle voci plurali nelle trasmissioni di approfondimento del servizio pubblico durante la prossima campagna elettorale per le amministrative.

Il paziente lavoro istituzionale del Presidente Zavoli e la forza della sua autorità morale hanno per una volta fatto vincere il buon senso e la ragionevolezza delle buone pratiche che vanno osservate e curate in democrazia quando sono in discussione beni, come l’informazione, che appartengono al diritto di tutti i cittadini.
Per il Sindacato dei giornalisti è anche significativo il fatto che, con il salvataggio dei talk show, che un emendamento della maggioranza di Governo voleva sopprimere e che il Presidente Zavoli aveva bocciato, siano stati riaffermati il valore e l’autonomia del giornalismo nelle scelte professionali, osservando sempre i doveri della lealtà e del pluralismo.”

SOLIDARIETÀ A ZAVOLI DALLA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA

Roma, 7 aprile - “Ne abbiamo sentite tante ma a questa pensavamo di non doverci arrivare mai. La politica che si fa ufficialmente letamaio e che dichiara, come ha fatto Francesco Storace capo della Destra, di voler buttare stanotte letame davanti alla casa di Sergio Zavoli, presidente della Commissione Vigilanza Rai. Letame sono solo, ed esclusivamente, le sue parole che assumono un carattere di insulto e minaccia squadrista assolutamente inaccettabili sia come politico sia come giornalista iscritto all’Ordine professionale e come tale colpevole di violazione grave nei confronti del  dovere di lealtà e rispetto tra colleghi. Il dissenso è legittimo (e va sempre rispettato) ma con queste minacce siamo ben oltre la decenza.
Al Presidente Sergio Zavoli la piena e totale solidarietà, umana, professionale e civile della Fnsi”.

AMMINISTRATIVE: STORACE ATTACCA ZAVOLI ED È POLEMICA

Roma, 7 aprile - È bagarre politica dopo che Francesco Storace, leader de La Destra, ha attaccato Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza Rai, ipotizzando addirittura di scaricare da qui a qualche ora, nel cuore della notte, letame davanti all'abitazione del senatore del Pd. Il motivo sta nel regolamento varato dalla commissione, con la decisiva mediazione del presidente-relatore Zavoli, sulle trasmissioni durante questa fase di campagna elettorale per le amministrative del 15 e 16 maggio. In una nota Storace ha sottolineato che "l'informazione italiana, pronta a insorgere appena da sinistra si alza un lamento, tace sul regolamento della Vigilanza Rai che imbavaglia chi ha i voti ma non i gruppi parlamentari e premia chi ha i gruppi parlamentari ma non i voti". La replica della commissione non si è fatta attendere. In un comunicato la presidenza ha precisato che "nel corso dell'esame della delibera per le elezioni amministrative la questione è venuta in evidenza da due punti di vista: gli spazi da assicurare a fini elettorali nelle trasmissioni di comunicazione politica e il tipo di pluralismo da garantire, invece, durante lo stesso periodo elettorale nell'ambito dei programmi di informazione o approfondimento". Cosi', "nel primo caso il Presidente, come relatore del provvedimento, non ha esitato a sostenere e formulare egli stesso proposte emendative al fine di ampliare la platea dei soggetti politici; nel secondo caso non poteva che rispettare la legge sulla par condicio, la quale prevede che i programmi di informazione, telegiornali compresi, cosi' come quelli di approfondimento, non possono trasformarsi in tribune elettorali". Detto questo, comunque, "resta l'impegno della Commissione e del Presidente Zavoli perché la Rai - nel quadro della normativa vigente - assicuri spazi a tutte le voci prescindendo dalla presenza, o meno, in qualche organo elettivo". Ma ormai la polemica era scoppiata e le reazioni alle parole di Storace non si sono fatte attendere. Come quella della Fnsi, secondo cui "letame sono solo" le parole di Storace "che assumono un carattere di insulto e minaccia squadrista assolutamente inaccettabili sia come politico sia c me giornalista iscritto all'Ordine professionale e come tale colpevole di violazione grave". E mentre Giorgio Merlo, vicepresidente della Vigilanza, è convinto che "le solite minacce di Storace sono, come al solito, di stampo goliardico" e che il letame non verrà scaricato, "anche perchè è maleodorante per tutti", solidarietà a Zavoli viene dal'Idv, che con il portavoce Leoluca Orlando parla di "minacce" di Storace "gravi e intollerabili" a Zavoli, aggiungendo che dal segretario della Destra arriva "un insopportabile e pericoloso atteggiamento squadrista". (AGI)

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