(Astro9colonne) - Doha, 12 dic - I giornalisti dovrebbero rifiutare "il codice di comportamento" imposto dai funzionari ministeriali e cercare, per quanto possibile, di avvicinarsi alla verità.
E’ quanto è stato chiesto al sistema dell’informazione araba dai partecipanti al forum sui diritti dell'uomo che si svolge a Doha, nel Qatar. Secondo Fawzi Usediq, consigliere legale della Mezzaluna rossa del Qatar e docente alla facoltà di Legge all'università di Doha, "i giornalisti arabi non possono svolgere un ruolo nella promozione dei diritti dell'uomo se non cambiano atteggiamento nei confronti delle autorità, dei loro editori politicizzati e di una cultura prevalente di cui i giornalisti stessi sono un prodotto". Waddah Khanfar, direttore di al-Jaziraa, è intervenuto nel dibattito per ammettere che "nel mondo arabo siamo spesso obbligati ad ascoltare i ministeri dell'Interno sulle procedure da seguire nel nostro lavoro". Khanfar ha auspicato l’adozione di un codice etico dei giornalisti arabi sull'esempio di quelli introdotti in Europa. Infine Muhammad al-Maadid, segretario generale della Mezzaluna rossa del Qatar, ha detto che i giornalisti hanno il dovere di denunciare le violazioni dei diritti dell'uomo commesse dai governi, tanto più che essi ne sono spesso le prime vittime: e ha ricordato le decine di giornalisti uccisi - 75 solo in Iraq dal marzo del 2003 - mentre "l'Iran continua ad essere la prigione più grande del Medioriente per la stampa".