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Fnsi 08 Apr 2010

Fondi stampa italiana all'estero. Siddi (Fnsi): "Bonaiuti non si presenti a mani vuote agli Stati Generali dell'editoria. L'incontro non può trasformarsi in una passerella"

«Bonaiuti non si presenti a mani vuote, quello che serve ora è una proposta concreta e non si può certo partire dai tagli». Non potrebbe essere più chiaro il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana sugli Stati Generali dell’editoria, per cui circola già la data ufficiosa del 15 maggio.

«Bonaiuti non si presenti a mani vuote, quello che serve ora è una proposta concreta e non si può certo partire dai tagli». Non potrebbe essere più chiaro il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana sugli Stati Generali dell’editoria, per cui circola già la data ufficiosa del 15 maggio.

«L’incontro - spiega Siddi in un’intervista al Corriere Canadese dopo un’assemblea con i giornalisti della testata - non può trasformarsi in una passerella», perché è necessario porre rimedio a quelle scelte che hanno messo in ginocchio parte della stampa italiana, a partire dalla soppressione del 50% contributi alle testate edite all’estero «fino all’ultimo scandalo dei tagli sulle agevolazioni postali». Visitando la redazione di Toronto del Corriere Canadese, il segretario della Fnsi ha voluto sottolineare come servano nuove regole per tutelare e sostenere realtà positive come quella trovata in Canada, un esempio di giornalismo italiano qualificato «il cui valore non può essere misurato solo in base al numero di copie vendute, a dati meramente numerici ancorché positivi, ma anche sulla forza di un’esperienza in una realtà multiculturale che dall’Italia dovrebbe essere valorizzata». «Se Bonaiuti non si fida venga a toccare con mano», dice al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, esponente di un governo che «ha pugnalato alle spalle la stampa italiana all’estero», «vittima di un imbroglio politico» che dimostra «l’incoerenza anticostituzionale» di un esecutivo che, a pochi anni di distanza dal voto per gli italiani all’estero, ha deciso di andare a colpire l’informazione per queste comunità. E alla fine un monit «Il governo non può nascondersi», perché i due ordini del giorno votati all’unanimità in Parlamento sul ripristino dei fondi «non possono finire in un cassett il ministro dell’Economia Tremonti non può nascondersi dietro i tecnocrati del ministero e deve compiere quello sforzo di concretezza che quando vuole sa fare».

@fnsisocial

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