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Internazionale 26 Mag 2009

Fondazione Maria Grazia Cutuli: una scuola ad Herat e un corso di specializzazione per inviati in aree di crisi

La costruzione di una scuola elementare ad Herat è una delle iniziative del programma 2009 della Fondazione Maria Grazia Cutuli, la onlus intitolata alla memoria della giornalista del Corriere della Sera uccisa in Afghanistan il 19 novembre 2001, a 39 anni.

La costruzione di una scuola elementare ad Herat è una delle iniziative del programma 2009 della Fondazione Maria Grazia Cutuli, la onlus intitolata alla memoria della giornalista del Corriere della Sera uccisa in Afghanistan il 19 novembre 2001, a 39 anni.

Le altre due principali iniziative in programma - illustrate a Palazzo Barberini, a Roma - sono invece il secondo Corso di perfezionamento in giornalismo per inviati in aree di crisi e il Premio internazionale di giornalismo Maria Grazia Cutuli, giunto alla quinta edizione. ''La costruzione della scuola - ha detto Mario Cutuli, presidente della onlus e fratello di Maria Grazia - risponde esattamente agli scopi statutari della fondazione che prevedono il 'sostegno di progetti nel campo della formazione e della promozione sociale rivolti a bambini di Paesi sconvolti da guerre o calamità, in primis l'Afghanistan''. Il progetto, costo 120mila euro, sarà interamente finanziato dalla Fondazione che si avvarra' dell'assistenza della Farnesina e di alcune Ong, mentre il ministero della Difesa assicurerà il supporto tecnico e logistico. Il mese prossimo la Fondazione si recherà in Afghanistan per avviare l'iter della costruzione e nel 2011 la scuola dovrebbe essere pronta. Il Corso per inviati in aree di crisi, il primo del genere in Europa, è invece realizzato in convenzione con l'università Tor Vergata di Roma, in collaborazione con lo Stato maggiore della Difesa, il ministero degli Esteri e il Dipartimento della Protezione civile. ''Punto di forza del corso - ha spiegato Renato Lauro, rettore di Tor Vergata - e' la compresenza di una sezione teorica, con lezioni presso l'Università, e lezioni ed esperienze sul campo, anche in aree di conflitto, a cura della Difesa''. Che ha ''tutto l'interesse - ha detto il capo di Stato maggiore, Vincenzo Camporini - che ci siano giornalisti preparati ad operare in questi contesti: permettono a noi di spiegare ciò che facciamo e all'opinione pubblica di capirlo''. Si tratta di ''formare bravi giornalisti per un mestiere difficile'', ha sintetizzato Antonio Macaluso, vicedirettore del Corriere della Sera: ''questi ragazzi - ha aggiunto, rivolgendosi ai 21 frequentatori della prima edizione del Corso - rappresentano un serbatoio dal quale speriamo di poter attingere sempre di più''. D'accordo con la necessitàdi ''creare le condizioni perché la preparazione dei giornalisti sia sempre più efficace e profonda'' anche Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine dei Giornalisti. ''Resta la domanda se anche agli editori interessa investire su questa formazione''. Il premio di giornalismo Maria Grazia Cutuli, infine, sara' assegnato nel prossimo autunno. Le cerimonie conclusive si terranno il 21 novembre a Catania e a Santa Venerina, il paese siciliano d'origine della famiglia Cutuli. (ANSA).

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