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Rai 28 Mar 2011

Fnsi-Usigrai: “Inaccettabile stop ai talk show Rai”

''E' semplicemente inaccettabile che ancora una volta si stia progettando la chiusura degli spazi di approfondimento politico della Rai all'approssimarsi delle elezioni''. In questi termini Federazione nazionale della stampa italiana e Usigrai bocciano l'emendamento della maggioranza alla bozza di regolamento della Vigilanza per la par condicio per le amministrative che prevede l'equiparazione dei programmi di approfondimento alle tribune politiche.

''E' semplicemente inaccettabile che ancora una volta si stia progettando la chiusura degli spazi di approfondimento politico della Rai all'approssimarsi delle elezioni''. In questi termini Federazione nazionale della stampa italiana e Usigrai bocciano l'emendamento della maggioranza alla bozza di regolamento della Vigilanza per la par condicio per le amministrative che prevede l'equiparazione dei programmi di approfondimento alle tribune politiche.

''Il pluralismo nel nostro Paese, già incluso dal Parlamento Europeo tra le nazioni da monitorare con attenzione, ne risulterebbe ulteriormente sfregiato'', sottolineano Fnsi e Usigrai in una nota congiunta, chiedendo alla ''commissione di Vigilanza di avere rispetto del diritto dei cittadini ad essere informati e a poter scegliere tra offerte giornalistiche differenziate. Il servizio pubblico può definirsi tale soltanto se e' il luogo nel quale convivono stili informativi anche radicalmente diversi tra loro''.
''Il sindacato dei giornalisti farà di tutto, nelle prossime ore, per evitare che venga attuato questo autentico esproprio ai danni dell'opinione pubblica e troverà le forme più incisive - concludono le due organizzazioni - per far sentire che tanta parte del Paese non e' disposta a farsi sequestrare la possibilità di conoscere e capire''. (ANSA)

AMMINISTRATIVE: NATALE, STOP TALK SHOW SAREBBE PERICOLOSO

''I giornali di oggi tornano a prospettare lo sciagurato blocco degli approfondimenti televisivi prima delle amministrative: se così è, rischia di diventare una pericolosa tradizione all'avvicinarsi di ogni elezione''. È la preoccupazione espressa dal presidente della Fnsi, Roberto Natale, che stamani ha partecipato al Circolo della Stampa di Milano a un incontro sulla libertà di stampa in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia.
Natale ha detto che in Italia, quanto appunto a libertà di informazione, ''stiamo male'' e ne ha elencato i motivi.
''Stiamo male, lo dice l'Europarlamento che due settimane fa ha votato un documento di preoccupazione per un gruppo di paesi quasi tutti ex regimi comunisti dell'Europa orientale e con un solo paese occidentale, l'Italia - ha argomentato il presidente del sindacato dei giornalisti - ma stiamo male anche perché il servizio pubblico non ha autonomia e perché nella tv privata c'è un problema evidente di concentrazione notevolissima di risorse''. In questo quadro, a giudizio di Natale, emerge comunque ''un elemento molto positivo, che è la sensibilità crescente dell'opinione pubblica non più disposta a far sequestrare il diritto di sapere'' sancito dall'articolo 21 della Costituzione. (ANSA)

INTERCETTAZIONI: NATALE (FNSI), C'E' NUOVO RISCHIO BAVAGLIO
'DISCUTIAMO SU PROPOSTA UDIENZA FILTRO OPPURE CONTRAPPOSIZIONE'

Quanto a libertà di informazione, in Italia, ''stiamo male perché il conflitto di interessi preme, anzi i conflitti di interessi premono, e perché sul disegno di legge sulle intercettazioni si cerca di tornare di nuovo al bavaglio''. Lo ha detto il presidente della Federazione nazionale della stampa, Roberto Natale. 
''E' un perdurante attacco al diritto di cronaca - ha detto il presidente del sindacato dei giornalisti - e non sappiamo come andrà a finire. Il ministro Alfano dice di volere il massimo del dialogo per una posizione condivisa, ma se si vuole una posizione condivisa, garantendo il diritto alla riservatezza e il diritto dovere di informare, discutiamo sulla proposta di un'udienza filtro in cui sia un magistrato a decidere quali carte processuali secretare e quali no''. Una proposta che Natale chiede al governo di prendere in considerazione seriamente, ''altrimenti - ha concluso - ci sarà contrapposizione totale'' come in passato. (ANSA)

@fnsisocial

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