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Rai 04 Mar 2010

Fnsi: “I talk show tornino nelle piazze, nei teatri, negli studi televisivi che vorranno ospitarli. E’ possibile continuare l’informazione brutalmente interrotta” Siddi venerdì in Viale Mazzini con i cittadini che depositera

“L’informazione, la circolazione delle idee, il confronto delle voci non si possono interrompere. Dopo l’improvvida delibera della Vigilanza e la sciagurata decisione del cda Rai di bloccare tutte le trasmissione di approfondimento, la Fnsi ritiene che i colleghi e in particolare i giornalisti ed i conduttori, colpiti da queste decisioni bavaglio, vadano sostenuti nella prosecuzione del loro lavoro anche con iniziative straordinarie. E  “Il Segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, sarà domani mattina, venerdì 5 marzo, alle 10 in viale Mazzini a Roma, dove un gruppo di cittadini della rete porterà 150 mila firme a sostegno di una richiesta popolare di  precisazioni e rettifica al Tg1. Il segretario della Fnsi ci sarà per sottolineare il rispetto, l'attenzione e l'ascolto che si deve ai lettori, ai video-ascoltatori, in una parola ai cittadini, quali titolari del diritto ad un'informazione leale, completa e plurale”.

“L’informazione, la circolazione delle idee, il confronto delle voci non si possono interrompere. Dopo l’improvvida delibera della Vigilanza e la sciagurata decisione del cda Rai di bloccare tutte le trasmissione di approfondimento, la Fnsi ritiene che i colleghi e in particolare i giornalisti ed i conduttori, colpiti da queste decisioni bavaglio, vadano sostenuti nella prosecuzione del loro lavoro anche con iniziative straordinarie. E  “Il Segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, sarà domani mattina, venerdì 5 marzo, alle 10 in viale Mazzini a Roma, dove un gruppo di cittadini della rete porterà 150 mila firme a sostegno di una richiesta popolare di  precisazioni e rettifica al Tg1. Il segretario della Fnsi ci sarà per sottolineare il rispetto, l'attenzione e l'ascolto che si deve ai lettori, ai video-ascoltatori, in una parola ai cittadini, quali titolari del diritto ad un'informazione leale, completa e plurale”.

Nei teatri, nelle piazze, negli studi televisivi (che emittenti saranno in grado di mettere a disposizione) è possibile continuare a fare ciò che è stato brutalmente proibito.  La manifestazione del 3 ottobre scorso a Piazza del Popolo e la stessa massiccia presenza di giornalisti e cittadini in quella di martedì 2 marzo davanti agli studi di via Teulada a Roma sono la dimostrazione che l’opinione pubblica non vuole farsi scippare il diritto di avere una libera informazione e la pluralità di punti di vista e di espressioni culturali e professionali.
Il Sindacato dei giornalisti sarà al fianco dei colleghi e dei conduttori dei talk show ingiustamente colpiti, assicurando la copertura politico-sindacale relativamente alle iniziative che, eventualmente anche collegialmente, vorranno prendere in questo senso”.

@fnsisocial

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