«Con le crisi, intendo gli stati di crisi, siamo alle prese quasi ogni giorno», in una situazione sindacale che dal Tirreno alla Nazione, da Repubblica alle agenzie di stampa, «vede l'Associazione Stampa Toscana, e il sottoscritto in prima persona, in trincea»: così Sandro Bennucci, presidente dell'Ast, nella sua relazione all'assemblea annuale del sindacato, svolta lunedì 7 luglio 2025 a Firenze, in Palazzo Strozzi Sacrati, nella sede della presidenza della Regione Toscana. Un'assemblea aperta con il ricordo di Franco Vannini, vicepresidente dell'Associazione Stampa Toscana scomparso a inizio luglio all'età di 75 anni, e che ha visto l'approvazione unanime del bilancio consuntivo 2024 e del bilancio previsionale 2025.
«Assostampa è al fianco convinto dei giornalisti del Tirreno così come è sempre stata al fianco di tutti i colleghi: non abbiamo mai lasciato solo nessuno», ha rimarcato Bennucci a margine dell'assemblea convocata anche per discutere della chiusura della redazione storica de Il Tirreno a Viareggio. La situazione che sta vivendo il giornale Il Tirreno, ha aggiunto il presidente Ast, «è il punto centrale della nostra Assemblea e dell'impegno di Assostampa, che è stata al tavolo per il Tirreno in questi giorni insieme al Cdr. Abbiamo dovuto respingere le richieste dell'azienda che erano richieste secondo noi vessatorie: avevano accettato di non chiudere la redazione di Viareggio a patto che il corpo redazionale si accolli altri punti percentuali di cassa integrazione, quindi vuol dire che deve essere il corpo redazionale e i giornalisti a pagare la gestione della redazione di Viareggio, cosa che è inaccettabile. Ora Assostampa ha dato al proprio legale, l'avvocato D'Antonio, tutte le carte per vedere se sono state infrante delle regole e vedere che cosa è necessario fare».
Fra i temi affrontati nell'incontro - come riporta una nota del sindacato regionale - anche la difficile trattativa portata avanti dalla Fnsi con la Fieg per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. «Non possiamo firmare un contratto purché sia, accettando due spiccioli, penalizzando chi è ancora ai margini e condannando al precariato a vita chi non ha un articolo 1. Dobbiamo imporre la nostra visione - ha osservato Bennucci - solidale verso tutti i colleghi, anche lottando. La Fnsi ha un pacchetto di cinque giorni di sciopero da spendere, su mandato dell'assemblea di Cdr e fiduciari. Se necessario, io li spenderei tutti insieme. Per dimostrare a governo e opposizione che, se ci fermiamo noi, loro restano al buio».
Matteo Naccari, segretario generale aggiunto della Fnsi, ha aggiornato i partecipanti proprio su questo punto. «La trattativa in questo mese avrà un finale, perché siamo arrivati dopo 14 mesi a un dunque, quindi o si capisce che strada prendiamo, definitiva, e c'è la possibilità di chiudere, oppure la mobilitazione è necessaria. La nostra categoria deve arrivare a far capire le difficoltà che ci sono, non soltanto dal punto di vista economico, ma soprattutto di prospettiva e di problemi politici che riguardano poi un rinnovo del contratto, perché ne va del bene di tutti».
Quindi, ha proseguito Naccari, «io ritengo che entro questo fine mese, perché dopo ci sarà l'estate, si possa decidere che fare, insieme alle associazioni di stampa, insieme ai comitati di redazione: abbiamo un pacchetto di cinque giorni di sciopero da poter utilizzare, e già dall'autunno, se non si arriva a un dunque, bisogna muoversi. E non c'è solo lo sciopero, ci sono iniziative per fare capire quelli che sono i problemi, e azioni legali mirate rispetto ad alcune pratiche degli editori».
L'Associazione Stampa Toscana ha anche premiato il Procuratore della Repubblica di Prato, Luca Tescaroli, con una 'Pergamena al merito' per aver rispettato il diritto dei cittadini ad essere informati, nel pieno rispetto della legge, su vicende che vanno «dall'esplosione di Calenzano - si legge nella motivazione del premio - alle ragazze uccise e al giardino degli orrori; dalla guerra delle grucce alla lotta per il controllo della prostituzione; dalle aggressioni a coltellate in piazza alle inchieste sui clamorosi casi di evasione fiscale».
«Per me è un motivo di orgoglio, naturalmente - ha spiegato Tescaroli - ma io ho fatto solo il mio dovere, ho cercato di dare tempestivamente le notizie per consentire l'esercizio del diritto di informazione, facendo in modo che i vari valori costituzionali che interagiscono su questo profilo estremamente delicato fossero salvaguardati. Credo che in un paese democratico l'informazione sia assolutamente basilare: è un segno dell'avanzamento della democrazia, e sono lieto che il mio lavoro sia stato apprezzato».
«In questo momento c'è bisogno di unità all'interno della categoria», ha affermato Giampaolo Marchini, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, sottolineando l'ottimo rapporto con l'Ast. La sindaca di Firenze Sara Funaro ha portato il suo saluto. «Nel lavoro che dobbiamo portare avanti per i cittadini - ha detto - la parte dell'informazione e della tutela dei lavoratori che lavorano all'interno del mondo dell'informazione è uno degli elementi importanti». All'assemblea sono intervenuti, fra gli altri, anche la ex presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, ora nominata presidente della Corte d'Appello di Bologna, e Letizia Perini, assessora comunale allo sport. Saluto all'assemblea è stato portato anche dal consigliere regionale Francesco Gazzetti, giornalista livornese ed esponente del Pd che ha rinnovato il suo sostegno alla lotta dei giornalisti del Tirreno con Associazione Stampa Toscana.
All'assemblea anche il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, che ha detto: «Tescaroli è uno dei grandi magistrati di questo Paese ed è per noi un onore che lavori in Toscana, a Prato. Ho condiviso il suo appello a riesaminare la legge sui pentiti, in modo da estenderla ai cittadini non italiani, per utilizzare questo strumento, rivelatosi importantissimo nel contrasto alla mafia italiana anche contro la mafia cinese e pratese. Se i parlamentari non daranno seguito all'appello del magistrato sono pronto a presentare una proposta di legge al Parlamento come Regione Toscana».
L'assemblea è stata seguita dal seminario formativo 'Santo Spirito, Papa Leone XIV, la battaglia degli agostiniani per il bene pubblico', a proposito della vicenda che vede gli agostiniani in prima linea per evitare che la caserma Ferrucci, dismessa dall'Esercito, diventi una Rsa di lusso, privando l'Oltrarno di un punto di riferimento a disposizione di tutti i cittadini. Relatori del seminario sono stati padre Giuseppe Pagano, priore di Santo Spirito e amico fraterno di Papa Leone XIV; Lucia Aterini, giornalista de 'Il Tirreno' e componente del direttivo Ast; Antonio Lovascio, presidente del Gruppo pensionati dell'Ast e responsabile della comunicazione della Curia fiorentina.