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Editoria 12 Nov 2008

Finanziaria, bocciati gli emendamenti per ripristinare i fondi all'editoria Mediacoop: "Niente risorse per il prossimo triennio, ma la battaglia prosegue" Fammoni (Cgil): "Un grave danno per il pluralismo dell'informazione"

Niente da fare per l'editoria: la Camera ha bocciato gli emendamenti alla Finanziaria per ripristinare i fondi al settore

Niente da fare per l'editoria: la Camera ha bocciato gli emendamenti alla Finanziaria per ripristinare i fondi al settore

Il reintegro della dotazione era stata chiesta da diversi deputati del Pd. (AGI) Nel testo della Finanziaria ''non sono state stanziate le risorse necessarie per coprire il fabbisogno per l'erogazione dei contributi all'editoria, nonostante che, numerosi deputati, di varie parti politiche, avessero presentato emendamenti in proposito''. E' quanto denuncia Mediacoop in una nota che spiega come ieri, in tarda serata, ''la Camera ha respinto tutti gli emendamenti, che erano volti a ripristinare - per il prossimo triennio - le risorse necessarie che erano state tagliate dal decreto Tremonti del 25 giugno ultimo scorso''. ''Per quanto ci riguarda - in linea con gli orientamenti della Commissione Cultura della camera e di moltissimi parlamentari di entrambi gli schieramenti - nel corso dei prossimi due anni di vigenza delle vecchie norme, continueremo a batterci, a partire dal Senato nei prossimi giorni, per una legge di riforma dell'editoria (di sistema e nel quadro della multimedialita'), per un regolamento di semplificazione rigoroso, equo e pluralista e per garantire le risorse necessarie per il sostegno pubblico all'editoria'', conclude l'associazione che riunisce le cooperative editoriali aderente a Legacoop. (Adnkronos) ''Dopo il ripristino, votato dal Parlamento, del diritto soggettivo ai fondi pubblici per l'editoria, il governo non ha sentito il dovere di stanziare le risorse necessarie, adeguando le tabelle della legge Finanziaria, per superare i tagli che erano stati previsti''. E' quanto sostiene il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, dopo il via libera alla Camera della manovra economica. Emendamenti a questo scopo, spiega il sindacalista, ''erano stati presentati sia da parlamentari della maggioranza che dall'opposizione a testimonianza dell'oggettivita' e dello spirito bipartisan di questo intervento, ma sono stati tutti bocciati''. ''Il governo sa che sara' in obbligo, con successivi assestamenti di bilancio, di prevedere queste risorse, ma risulta evidente la volonta' - conclude Fammoni -, con la scelta operata nella Finanziaria, di creare nel periodo transitorio ulteriori e gravi problemi alle testate, ai lavoratori che vi operano e quindi al pluralismo dell'informazione''. (ANSA)

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