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L'esempio dell'Osservatorio cronisti minacciati allo European News Media Forum
Internazionale 24 Mar 2021

'European News Media Forum', l'Osservatorio cronisti minacciati all'attenzione della Commissione Ue

Il segretario generale Fnsi, Raffaele Lorusso, ha presentato il caso italiano durante uno dei panel dell'iniziativa promossa al fine di raccogliere contributi per la stesura di una Raccomandazione agli Stati membri sulla sicurezza dei giornalisti che l'esecutivo dell'Unione intende emanare entro l'anno.

Il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso, ha partecipato oggi, 24 marzo, in videoconferenza, allo European News Media Forum, l'iniziativa promossa dalla Commissione Europea al fine di raccogliere contributi per la stesura di una Raccomandazione agli Stati membri sulla sicurezza dei giornalisti da emanare entro l'anno, come previsto dal Piano d'azione per la democrazia europea presentato a dicembre 2020.

Al Forum, in programma dal 23 al 25 marzo 2021, partecipano rappresentanti delle organizzazioni giornalistiche del continente e di alcune media company, dei Consigli dei media e delle Autorità di garanzia del settore, degli Stati membri, dell'Unesco e del Consiglio d'Europa, europarlamentari e commissari europei.

Quattro le aree tematiche al centro del confronto: l'impatto della pandemia sul lavoro dei giornalisti, la sicurezza fisica dei cronisti, le minacce online, gli attacchi di genere alle giornaliste e gli attacchi ai reporter che si occupano di minoranze.

Nell'ambito del panel dedicato a 'Protezione dei giornalisti – Come garantire la sicurezza fisica dei cronisti', Lorusso ha illustrato il funzionamento del Centro di Coordinamento delle attività di monitoraggio analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti istituito dal ministero dell'Interno e ha illustrato le iniziative messe in campo dalla Fnsi a sostegno dei colleghi vittime di minacce: dalla scorta mediatica all'assistenza legale alle costituzioni in qualità di parte civile nei processi.

L'iniziativa italiana ha riscosso grande interesse fra i partecipanti al panel, per i quali l'esempio del Centro di coordinamento rappresenta una buona pratica da portare a modello anche per la creazione di strutture simili negli altri Paesi, così da creare sul tema della tutela dei cronisti un coordinamento a livello continentale non solo tra i sindacati dei giornalisti, ma anche tra le forze di polizia e i rispettivi ministeri.

@fnsisocial

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