La televisione all news europea Euronews con sede a Lione si è fermata oggi per uno sciopero di giornalisti e tecnici che ha impedito per la prima volta nella sua storia di mandare in onda telegiornali e trasmissioni. In ballo ci sono 50 posti di lavoro e la principale vittima dei tagli, previsti dal secondo piano di ristrutturazione della testata presentato il 17 novembre scorso dall'ad Michael Peters, sarebbe proprio la redazione italiana della testata all news. Giornalisti e tecnici chiedono alla direzione un piano di sviluppo e soprattutto di investimenti che sia all'altezza delle ambizioni di una televisione che trasmette 24 ore su 24. Chiedono inoltre di bloccare i licenziamenti e di avere condizioni di lavoro migliori.
Il piano di ristrutturazione, ormai in dirittura d'arrivo, nella prima stesura prevedeva la soppressione di circa 50 posti di lavoro su 400. I sindacati in questi mesi sono riusciti a salvare qualche posto di lavoro. Ma la scure si abbatterebbe sulla redazione italiana di Euronews, formata da 17 giornalisti che lavorano per il canale televisivo e curano allo stesso tempo il sito web in italiano. Stando al piano, l'italiano sparirebbe come canale televisivo autonomo, resterebbe unicamente il sito web e la redazione passerebbe da 17 persone a 10 o 11.
Quanto alle altre redazioni di Euronews (inglese, spagnola, tedesca, francese, portoghese, russa) continuano a lavorare per la televisione e sono toccate da tagli decisamente minori: vedranno sacrificato un posto al massimo. Il canale italiano di Euronews ha fatto la storia di questa televisione. Costola della Rai, proprio la televisione pubblica italiana è stata all'origine del progetto di Euronews nel 1993. L'idea stessa di una tv europea, per contrastare il monopolio della Cnn, venne lanciata da Massimo Fichera, allora vicedirettore generale Rai e vicepresidente dell'Eurovisione, che ne fu anche il primo presidente. (Adnkronos - Roma, 9 febbraio 2020)