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Deontologia 27 Mar 2013

Esteso ai pubblicisti il diritto al segreto professionale Accolte le richieste di Fnsi e Assostampa Sicilia

“L'estensione ai giornalisti pubblicisti del diritto di poter ricorrere al segreto professionale per tutelare le fonti, finora loro negato, e che la commissione parlamentare antimafia ha invece voluto inserire nella sua relazione conclusiva, accoglie pienamente le richieste avanzate in questo senso dalla Federazione nazionale e dell'Associazione siciliana della stampa.

“L'estensione ai giornalisti pubblicisti del diritto di poter ricorrere al segreto professionale per tutelare le fonti, finora loro negato, e che la commissione parlamentare antimafia ha invece voluto inserire nella sua relazione conclusiva, accoglie pienamente le richieste avanzate in questo senso dalla Federazione nazionale e dell'Associazione siciliana della stampa.

Questo principio, previsto dalla legge istitutiva dell’Ordine, insieme con una serie di interventi mirati a prevedere adeguate tutele normative contro le querele temerarie a scopo intimidatorio e all'attivazione di tutti gli strumenti idonei a tutelare soprattutto i giornalisti più esposti, che esercitano la loro attività nelle zone di mafia, era stato posto all'attenzione dei commissari nelle audizioni alle quali avevano partecipato i rappresentati del sindacato nazionale e siciliano.
La decisione dei commissari di accogliere queste segnalazioni e inserirle nella relazione finale soddisfa pienamente le richieste del sindacato impegnato come sempre nella tutela dei giornalisti "di frontiera" esposti ad attentati ed intimidazioni come nel caso del pubblicista siciliano Leonardo Orlando, vittima di un attentato due giorni addietro e al quale va la solidarietà della Federazione e dell'Associazione siciliana”. Roma, 27 marzo 2013

SOLIDARIETÀ DELL'UNIONE CRONISTI ITALIANI
GIORNALISTI: BRUCIATA AUTO CRONISTA NEL MESSINESE, INDAGINI

Nella notte è stata data alle fiamme l'auto del cronista Leonardo Orlando, corrispondente della Gazzetta del Sud da Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), una Ford Focus, posteggiata vicino alla sua abitazione. I vigili del fuoco hanno accertato che l'incendio dell'automobile è di origine dolosa. In corso le indagini. Orlando, 51 anni, scrupoloso cronista, da una quindicina di anni segue le inchieste sulla mafia barcellonese.
L'Unione nazionale cronisti italiani esprime solidarietà a Orlando. "Chiediamo alle forze dell'ordine e alla magistratura - dicono Guido Columba, presidente nazionale dell'Unci, e Leone Zingales, presidente del Gruppo siciliano - di fare piena luce sull'episodio. Leonardo Orlando non è solo".  (PALERMO, 26 MARZO - AGI)

 

ATTENTATO  NELLA NOTTE A BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA)
BRUCIATA AUTO AL CRONISTA LEONARDO ORLANDO
SOLIDARIETÀ DELL'UNIONE CRONISTI ITALIANI

Nella notte è stata data alle fiamme del cronista Leonardo Orlando, corrispondente de La Gazzetta del Sud da Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), una Ford Focus, posteggiata vicino alla sua abitazione.
I vigili del fuoco hanno accertato che l'incendio dell'automobile è di origine dolosa. Leonardo Orlando, 51 anni, scrupoloso cronista, da una quindicina di anni segue le inchieste sulla mafia barcellonese.
L ‘Unione nazionale cronisti italiani esprime solidarietà a Orlando. “Chiediamo alle forze dell'ordine e alla magistratura - hanno dichiarato Guido Columba, presidente nazionale dell'Unci, e Leone Zingales, presidente del Gruppo siciliano dell'Unione nazionale cronisti -  di fare piena luce sull'episodio. Invitiamo Orlando alla sesta Giornata nazionale della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, il prossimo 3 maggio a Perugia, per raccontarci la sua esperienza di cronista in terra di frontiera. Leonardo Orlando non è solo”.

@fnsisocial

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