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Associazioni 13 Mag 2008

Enzo Colimoro, presidente assostampa della Campania: "Corecom, priorità su vertenza informazione"

"Il Sindacato dei Giornalisti della Campania - ha detto il presidente Enzo Colimoro - fa appello al Consiglio regionale ed alle forze politiche in esso rappresentate per l'attivazione di iniziative di sviluppo per l'editoria e l'informazione giornalistica della Campania.

"Il Sindacato dei Giornalisti della Campania - ha detto il presidente Enzo Colimoro - fa appello al Consiglio regionale ed alle forze politiche in esso rappresentate per l'attivazione di iniziative di sviluppo per l'editoria e l'informazione giornalistica della Campania.

Esse riguardano la definizione di una legge di sistema dei media, da tre anni preannunziata, l'applicazione della legge 150 sugli Uffici stampa e l'attuazione della legge regionale 9/02 istitutiva del Comitato regionale per le Comunicazioni. Si tratta - prosegue Colimoro - di provvedimenti e di interventi capaci di garantire trasparenza e qualità alle relazioni che intercorrono tra i media e le istituzioni e di assicurare oggettività e certezza di riferimenti alle imprese operanti nel mondo dell'informazione sotto qualsiasi forma giuridica e tecnologica. Il Sindacato regionale dei giornalisti ne sottolinea l'importanza anche in relazione alle loro ricadute occupazionali, sociali, economiche e culturali in un settore in cui operano 24 quotidiani stampati, oltre 800 periodici, 104 tv private, 180 radio private ed oltre 100 quotidiani on line. Perciò, non si comprende l'inerzia del massimo organo legislativo regionale rispetto alla necessità di rinforzare la voce di chi, dal basso, si preoccupa di raccontare fatti e notizie legati a realtà ed a bisogni locali, non sempre adeguatamente rappresentati nei più vasti circuiti mediatici nazionali. Non sono più comprensibili e giustificabili i rimandi finora posti in essere che, di fatto, impediscono la formazione di un organo, il Corecom, al quale la legge attribuisce funzioni di governo, gestione e garanzia in materia di comunicazione, nonché di "promozione o definizione di strumenti di sostegno alla realtà produttiva dell'informazione locale". Si tratta di un atto istituzionale dovuto, mentre, così facendo, si mantiene in vita un organismo soppresso, il Corerat, delegittimato ed incompleto, al quale l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni non è in condizioni di delegare importanti funzioni in materia di tutela dei cittadini e di esercizio del diritto all'informazione. Nel rispetto dell'autonomia delle reciproche funzioni, il Sindacato dei giornalisti - conclude il presidente Colimoro - ritiene prioritaria l'applicazione della legge nei confronti di riserve e/o opportunità di appartenenza politica dei nomi, i cui requisiti sono documentabili in qualsiasi momento. Le interdizioni finora poste in essere si stanno rivelando un "vulnus" per la dignità delle istituzioni regionali ed un danno per il sistema locale dei media".

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