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Rai 10 Mag 2005

Emittenza nazionale Dibattito del Sigim ad Ancona Serventi Longhi:

''La legge Gasparri prevede un quorum alto'' per l' elezione del presidente del Cda Rai, ''quindi è d' obbligo che maggioranza e opposizione trovino un accordo''. Lo ha detto il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi, oggi ad Ancona a margine di un convegno organizzato dal Sigim ad Ancona.

''La legge Gasparri prevede un quorum alto'' per l' elezione del presidente del Cda Rai, ''quindi è d' obbligo che maggioranza e opposizione trovino un accordo''. Lo ha detto il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi, oggi ad Ancona a margine di un convegno organizzato dal Sigim ad Ancona.

''La legge Gasparri prevede un quorum alto'' per l' elezione del presidente del Cda Rai, ''quindi è d' obbligo che maggioranza e opposizione trovino un accordo''. Lo ha detto il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi, oggi ad Ancona a margine di un convegno organizzato dal Sigim ad Ancona. ''Se non lo trovassero - ha osservato, rispondendo alle domande dei giornalisti - la situazione sarebbe ancora più incartata rispetto ad oggi. Significherebbe nessuna soluzione, blocco totale di istruzione e svilimento del servizio pubblico, guidato oggi da un Cda a quattro''. Serventi Longhi ha sottolineato la necessità di una soluzione ''efficace''. Il sindacato ''non fa proposte'', ma dice ''quello che non vogliamo: cioè vogliamo una Rai diversa da quella di oggi, più efficiente, più pluralista, più attenta a quella che si muove nella società. Non vogliamo una Rai condizionata da una rincorsa continua a Mediaset, vogliamo una Rai che svolga il ruolo di servizio pubblico dentro una logica di mercato''. Quindi, la soluzione da trovare deve essere veramente ''di garanzia'', non una situazione in cui la ''persona garante viene messa nelle condizioni di non operare e obbligata a lasciare come è successo per Lucia Annunziata''. Il segretario della Fnsi ha rilanciato la proposta di due figure di garanzia: oltre al presidente, deve esserci ''una garanzia manageriale di efficienza, equilibrio, capacità di ascoltare. Un presidente garante del centrosinistra o dell'opposizione, non può essere un garante vero se non ha al suo fianco un direttore generale che sappia davvero quello che fa e che abbia una strategia di sviluppo e non una di ridimensionamento e liquidazione del patrimonio''. Il ragionamento su presidente e direttore generale di garanzia - ha detto ancora - è ''un ragionamento corretto. Temo però che non tutti siano d' accordo e che i due schieramenti su questo abbiano posizioni diverse''. Per Serventi Longhi, però, ''non si può più traccheggiare. Dobbiamo trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, perché non si può lasciare la Rai in queste condizioni a un mese dal Referendum sulla fecondazione assistita e ad un anno dalle elezioni''. (ANSA)

@fnsisocial

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