Martedì prossimo, 7 ottobre, i Comitati di Redazione della Rai saranno davanti a palazzo San Macuto, Roma, sede della Commissione Parlamentare di Vigilanza per un sit in di denuncia e protesta organizzato dall'Usigrai.
Lo comunica l'Esecutivo Usigrai in una nota. ''Sono finite anche le fumate nere per l'elezione della Presidenza della Commissione Parlamentare di Vigilanza, la stessa Commissione - sottolinea il sindacato dei giornalisti Rai - non è più convocata fino a che non si raggiunga un accordo politico. Quello che dovrebbe essere, stando alle leggi di questo paese, uno strumento di garanzia per gli utenti del Servizio Pubblico radiotelevisivo è ormai diventato uno dei tanti tavoli della spartizione politica. Dietro ai nomi per la presidenza della Commissione di Vigilanza i veri nodi della partita: i nomi dei prossimi dirigenti della Rai, forse dei prossimi direttori dei Tg. In mezzo resta l'azienda di Servizio Pubblico, i diritti degli utenti la vita e il futuro di chi lavora in Rai. L'azienda - conclude l'esecutivo Usigrai -, senza l'insediamento completo della Vigilanza, come prevede la legge vigente, non può rinnovare vertici ormai da tempo scaduti e prendere decisioni importanti sull'assetto e sulle tecnologie che servirebbero al Servizio Pubblico radiotelevisivo per restare competitivo in un mercato sempre più complesso. Un'attesa, un'inerzia che non possono che favorire i concorrenti''. (ANSA) BELTRANDI, BENE MOBILITAZIONE USIGRAI Marco Beltrandi, parlamentare radicale eletto nelle file del Pd e componente della commissione di Vigilanza sulla Rai, apprezza ''la mobilitazione preannunciata dall'Usigrai e dai cdr Rai sulla vicenda del mancato insediamento della commissione di Vigilanza sulla Rai. È ciò che auspicavo da tempo - sottolinea in una nota - e che ritengo persino tardivo rispetto ad una vicenda che mette seriamente a repentaglio il futuro della Rai tv, del servizio pubblico radiotelevisivo e della libertà di informazione''. ''E questo sarà tanto più vero - continua Beltrandi - quanto più si tradurrà in effettive iniziative continuate di informazione - anche sul servizio pubblico radiotelevisivo - sui due gravi vulnus costituzionali in corso nel nostro paese: oltre al mancato insediamento della commissione, la mancata elezione da parte delle Camere di un giudice della Corte Costituzionale. E sulle gravi iniziative non violente in corso e preannunciate da Marco Pannella''. Per Beltrandi, ''anche da questo, se non soprattutto da questo, possono dipendere le sorti della lotta politica in corso'', per ''affermare il principio per il quale la legalità e le istituzioni costituzionali devono essere nelle condizioni di massima funzionalità in tempi certi e, secondo Costituzione, a prescindere dagli accordi (o non accordi) tra i partiti''. (ANSA)