CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Internazionale 13 Feb 2015

Egitto: scarcerati i due giornalisti di Al-Jazeera. Processo il 23 febbraio

Dopo oltre 400 giorni di reclusione sono stati liberati questa mattina al Cairo i due giornalisti di Al Jazeera rimasti in carcere per la presunta complicità con "gruppi terroristici", cioé con i Fratelli Musulmani.

Dopo oltre 400 giorni di reclusione sono stati liberati questa mattina al Cairo i due giornalisti di Al Jazeera rimasti in carcere per la presunta complicità con "gruppi terroristici", cioé con i Fratelli Musulmani.

Dopo oltre 400 giorni di reclusione sono stati liberati questa mattina al Cairo i due giornalisti di Al Jazeera rimasti in carcere per la presunta complicità con "gruppi terroristici", cioé con i Fratelli Musulmani.
Giovedì il Tribunale Penale del Cairo aveva disposto la scarcerazione del canadese Mohamed Fahmy e dell'egiziano Baher Mohamed, nei confronti dei quali si è appena aperto il nuovo processo dopo l'annullamento delle condanne a sette e dieci anni di carcere.
Fahmy, Mohamed e il loro collega australiano, Peter Greste, erano stati arrestati nel dicembre 2013. Quest'ultimo era già stato liberato ed espulso il primo febbraio ed è tornato a Sydney. Fahmy e Mohamed dovranno comparire nuovamente in tribunale il 23 febbraio.
Fahmy, di nazionalità soltanto canadese dopo aver rinunciato a quella egiziana al fine di alleggerire la propria posizione, è stato posto in libertà provvisoria dietro il versamento di una cauzione da 250.000 lire locali, pari a 29.000 euro. Nessuna cauzione invece per Mohamed, che è cittadino  egiziano: gli e' bastato assumere formalmente l'impegno di ricomparire in aula a tempo debito. (IL CAIRO, 13 FEBBRAIO - AGI)

EGITTO: SCARCERATI I DUE GIORNALISTI DI AL-JAZEERA, IL PROCESSO PROSEGUE
Dopo oltre 400 giorni di reclusione tornano liberi in Egitto i due giornalisti di Al Jazeera ancora in carcere per presunta complicità con "gruppi terroristici", cioè con i Fratelli Musulmani. Il Tribunale Penale del Cairo ha infatti disposto la scarcerazione sia di Mohamed Fahmy sia di Baher Mohamed, nei confronti dei quali si è appena aperto il nuovo processo.
Il processo comunque va avanti: il presidente del collegio, Hassan Farid, si è limitato ad aggiornare l'udienza al 23 febbraio. Fahmy, di nazionalità canadese dopo aver rinunciato a quella egiziana al fine di alleggerire la propria posizione, è stato posto in libertà provvisoria dietro il versamento di una cauzione da 250.000 lire locali, pari a 29.000 euro.
Nessuna cauzione invece per Mohamed, che è cittadino egiziano: gli è bastato assumere formalmente l'impegno di ricomparire in aula a tempo debito.
Arrestati nel dicembre 2013 insieme al collega australiano Peter Greste, i due reporter erano stati condannati rispettivamente a sette anni di detenzione, come lo stesso Greste, e a dieci. Proprio Greste era peraltro stato rilasciato il 1 febbraio scorso, sempre su cauzione, in forza di un decreto firmato dal presidente Abdel Fattah al-Sisi, che ne aveva ordinato contestualmente l'espulsione: è rientrato in patria via Cipro tre giorni dopo.
Oggi sulla lista dei co-imputati figurava anche il suo nome, e infatti il giudice lo ha citato durante l'appello iniziale. "Non è presente", ha risposto un funzionario di polizia. In teoria il giornalista australiano potrebbe adesso essere processato in contumacia, oppure gli addebiti a suo carico archiviati d'ufficio. (IL CAIRO, 12 FEBBRAIO - AGI/REUTERS/NOVA)

@fnsisocial

Articoli correlati