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Fnsi 26 Nov 2003

Editoria: Nuova Sardegna, tre giorni di sciopero dei giornalisti. Anche l'Unione Sarda proclama tre giorni di astensione dal lavoro

Editoria: Nuova Sardegna, tre giorni di sciopero dei giornalisti. Anche l'Unione Sarda proclama tre giorni di astensione dal lavoro

Editoria: Nuova Sardegna, tre giorni di sciopero dei giornalisti. Anche l'Unione Sarda proclama tre giorni di astensione dal lavoro

La redazione del quotidiano "La Nuova Sardegna" ha proclamato tre giorni di sciopero, dando mandato al cdr di gestirlo e di avviare un immediato tavolo di concertazione con il direttore, Livio Liuzzi, e con l'azienda del gruppo Caracciolo. I giornalisti della testata, in agitazione dal 13 ottobre scorso, sollecitano un piano scritto di rilancio "da sottoporre preventivamente - come da contratto - al corretto confronto sindacale". "L'assemblea della Nuova Sardegna", informa una nota del comitato di redazione, "riunitasi ieri mattina a Oristano per discutere la comunicazione fornita al cdr il 20 novembre scorso dal direttore e dall'azienda, ha preso atto che quanto proposto non e' altro che la riorganizzazione di alcuni settori e un riassetto delle gerarchie del giornale". La proposta e' giudicata "irricevibile" poiche', sostengono i giornalisti, "non tiene in alcun conto delle reiterate e appassionate richieste del corpo redazionale tese a rilanciare e a valorizzare la Nuova Sardegna nel rispetto assoluto della sua storia, della sua linea editoriale e della sua tradizione professionale". Nelle trattative il cdr coinvolgera' l'Associazione regionale della stampa e la Fnsi. (AGI) Tre giorni di sciopero sono stati proclamati dall'assemblea dei giornalisti del quotidiano sardo L'Unione Sarda, affidandone le modalita' al Comitato di redazione. Tra le motivazioni della protesta, la rottura unilaterale da parte dell'azienda del confronto con i dipendenti, la mancata consegna del bilancio al Cdr e la non avvenuta certificazione che gli ingressi di sicurezza recentemente installati non violino lo Statuto dei lavoratori. I giornalisti chiedono anche l'immediato ritiro di una lettera di richiamo inviata a meta' settembre ad un loro collega per contestargli una colpa ritenuta inesistente. L'azienda ha replicato con sorpresa e meraviglia ribadendo di essere sempre disponibile a proseguire il confronto, che il bilancio e' stato regolarmente e dettagliatamente illustrato ai componenti del Cdr e che la garanzia scritta sugli ingressi in redazione e' stata consegnata e confermata. Sul provvedimento disciplinare contestato, il direttore del giornale Claudio Mori ha precisato che un richiamo non e' una sentenza e che rientra nei poteri contrattuali attribuiti a chi firma una testata giornalistica. (Adnkronos)

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