Editoria, Corriere Adriatico: slitta l'incontro
tra Cdr e proprietà
L'assemblea dei redattori: "C'è un clima di attenzione,
ma non di eccessiva preoccupazione"
''C'e' un clima di attenzione ma non di eccessiva preoccupazione, in attesa di avere chiarimenti dalla proprieta', quale essa sia''. Lo riferiscono fonti del Cdr del Corriere Adriatico al termine dell'assemblea straordinaria dei redattori svoltasi stamani per discutere della cessione dello storico quotidiano marchigiano, passato dal gruppo di Franco Sensi a Francesco Gaetano Caltagirone. ''E' stata un' assemblea molto partecipata e tranquilla - ha detto un componente del Cdr - in una situazione ancora da interpretare''. L'assemblea ha ''rafforzato l'intenzione del cdr, dandogli mandato di richiedere un incontro con la proprieta'''. Incontro che, secondo quanto si e' appreso, dovrebbe slittare a dopo il 10 giugno, data alla quale si e' aggiornato il cda dell'As Roma al termine di una riunione fiume durata oltre 24 ore. In un comunicato pubblicato oggi sul quotidiano, il Cdr del Corriere Adriatico ha detto di seguire ''quotidianamente l' evolversi della situazione'' da quando ''la proprieta' ha comunicato che il pacchetto azionario della Sea Spa, proprietaria della testata Corriere Adriatico, era tra i beni disponibili per il riassetto del gruppo facente capo alla famiglia Sensi''. ''E' indubbio - si legge ancora nella nota sindacale - che il passaggio di proprieta' crea sempre apprensione ma e' altrettanto vero che il nuovo editore entrera' in possesso di un pezzo di storia nazionale e di una voce importante per tutto il territorio regionale. Questo e' motivo d'orgoglio per tutti coloro che in questo giornale lavorano e hanno lavorato. E' auspicabile - conclude la nota - che l'eventuale passaggio di proprieta', dopo anni trascorsi a difesa di un ruolo di preminenza, sia adesso coincidente con il pieno rilancio della testata''. (ANSA).