Il motore di ricerca si rifiuta di applicare ACAP, il nuovo sistema messo a punto dagli editori per ottenere criteri più efficaci di protezione dei diritti
- Google: “Noi vogliamo solo indirizzare gli utenti sui siti dei giornali. Perché gli editori non vogliono approfittare di questa opportunità?” – Gli editori: “Google vorrebbe usare i nostri contenuti senza pagare” http://www.lsdi.it/2008/03/15/e%e2%80%99-scontro-fra-google-e-gli-editori-sulla-%e2%80%9cprotezione%e2%80%9d-dei-contenuti/ ----------- Giornalismo partecipativo in grande fermento nel mondo di lingua spagnola Su Media Shift un’ ampia analisi sui principali siti di giornalismo partecipativo nati in America Latina – I casi di Argentina, Bolivia Perù – Le difficoltà del CJ ispanofono negli Stati Uniti http://www.lsdi.it/2008/03/14/giornalismo-partecipativo-in-grande-fermento-nel-mondo-di-lingua-spagnola/ ---------- Le mappe, un nuovo strumento per raccontare Una mappa interattiva sulla diaspora degli abitanti della zona di New Orleans poco prima e durante l’ uragano Kathrina con i luoghi dove centinaia di miagliaia di americani si erano spostati e dove in moltissimi sono rimasti è un esempio interessante del modo con cui anche una sola mappa possa raccontare una vicenda complessa e drammatica. http://www.lsdi.it/2008/03/13/migrazioni-le-mappe-un-nuovo-strumento-per-raccontare/ ------------- Un antidoto all’ informazione intossicata Sta per nascere in Francia Detox.fr, una rivista satirica online che dovrebbe liberare i lettori dai veleni della “pipolitique”, cioè lo stadio più degenerato, alla Sarkozy, della politica-gossip http://www.lsdi.it/2008/03/12/un-antidoto-all%e2%80%99-informazione-intossicata/ ---------- Approfondimenti Se l’ informazione diventa nomade/2: non si reciderà il legame mezzo-lettore? No se le testate si aggiornano e vanno avanti - Benoit Raphael risponde così ai dubbi sollevati dalle sue recenti riflessioni (vedi Lsdi, Se l’ informazione diventa nomade: dopo i portali, i “cannoni” per raggiungere dovunque i lettori), sostenendo che comunque sicuramente il tradizionale sito giornalistico è destinato a scomparire – Per conservare dei legami stretti con dei lettori sempre più nomadi, bisogna riuscire a raggiungerli con l’ informazione di cui hanno bisogno, spingendoli a portarsela sempre dietro – Oppure scommettendo sulla comunità, integrandola nella produzione e nella gestione dei contenuti http://www.lsdi.it/2008/03/15/se-l-informazione-diventa-nomade2-ma-non-si-recidera-il-legame-mezzo-lettore/ --------- Giornali Il declino dei lettori non è colpa del giornalismo La crisi dei quotidiani non è dovuta al giornalismo (anche se i suoi standard continuano a peggiorare) – Il fatto è che stanno cambiando profondamente le condizioni e gli stili di vita e di lavoro dei cittadini – Una riflessione di Adrian Monck che prende spunto dalla storia del Chicago Daily News, un grosso giornale del pomeriggio che dovette chiudere nel 1978. http://www.lsdi.it/2008/03/11/%e2%80%9cla-crisi-dei-drive-in-non-e-stata-colpa-di-hollywood%e2%80%9d/ ---------- Giornali Usa: i primi 20 hanno perso 1,4 milioni di copie in quattro anni Il calo è pari al 10% della diffusione complessiva – Il San Francesco Chronicle ha perso il 28.8%, seguito dal Los Angeles Times (meno 20.2%) e da The Boston Globe (meno 19.9%) – Cresce invece leggermente (+2,3%) Usa Today - I dati di Editor&Publisher http://www.lsdi.it/2008/03/13/giornali-usa-i-primi-20-hanno-perso-14-milioni-di-copie-in-quattro-anni/ ---------- Giornali Usa: ancora un anno di turbolenza Una analisi della Bear Stearns – Margini in calo del 25-27% e ricavi a meno 7% - Niente ripresina, come nel 2007, registrata da alcuni giornali per cause congiunturali – In calo anche la pubblicità http://www.lsdi.it/2008/03/12/giornali-usa-ancora-un-anno-di-turbolenza/ ---------- Usa: i giovani amano l’ informazione ma non sui giornali Il gap generazionale fra i lettori dei giornali continua a crescere in Usa e non ci sono buone notizie per gli editori della carta stampata – Una recente ricerca di comScore conferma una tendenza in atto da tempo – Le implicazioni per le strategie pubblicitarie http://www.lsdi.it/2008/03/14/usa-i-giovani-amano-l%e2%80%99-informazione-ma-non-sui-giornali/ ---------- Tornano gli strilloni a Parigi Per rendere i quotidiani più accessibili e conquistare nuovi lettori, 14 giornali nazionali francesi hanno deciso di sperimentare nelle stazioni dell’ Ile De France un nuovo servizio di strillonaggio – Venerdì scorso vendute 1.200 copie – Il primo obbiettivo è raggiungere i 2.000 esemplari http://www.lsdi.it/2008/03/12/tornano-gli-strilloni-a-parigi/ ---------- Varie Olimpiadi Pechino: una Conferenza internazionale a Parigi sulla situazione della libertà di espressione Una sessione sarà dedicata alla politica della Cina nei confronti dei media stranieri: vi parteciperanno Yuwen Wu, capo della sezione informazione della BBC China, Joceyln Ford, presidente del Media Freedoms Committee presso il Foreign Correspondents Club of China, e Fan Ho Tsai, presidente della Hong Kong Journalists Association. http://www.lsdi.it/2008/03/15/olimpiadi-pechino-una-conferenza-internazionale-a-parigi-sulla-situazione-della-liberta-di-espressione/ ********* Lsdi – Segnalazioni Murdoch ammette che c’ è un calo nella pubblicità La News Corp (NWS) di Ruper Murdoch è il primo gruppo editoriale a riconoscere apertamente che una recessione/rallentamento è in atto nel settore della pubblicità. Parlando a una conferenza presso la Bear Stearns (proprio alla vigilia dello scoppio della gravissima crisi della banca), Murdoch ha detto che “sta diventando un po’ più pessimista sull’ andamento dell’ economia”, precisando che i mercati televisivi locali su cui si muove la sua Fox stanno registrando un calo delle inserzioni inferiore del 5% rispetto alle previsioni. http://www.alleyinsider.com/2008/3/live_rupert_murdoch_at_bear_stearns_nws_ Murdoch lancia due canali Tv per il Medio Oriente Si tratta di due canali satellitari in lingua inglese, che verranno lanciati in partersip con il principe Al-Waleed Bin Talal, il miliardario saudita che possiede il 5% delle azioni di News Corp. Uno dei due canali sarà dedicato al cinema e trasmetterà per 24 ore film della Fox. http://www.variety.com/article/VR1117982385.html Aol compra Bebo per 850 milioni di dollari Aol ha deciso di orientarsi nel campo della produzione di contenuti e della vendita di pubblicità e per questo il gruppo rivende le proprie attività di fornitore di accesso in alcuni paesi. Per completare la sua articolazione, qualche giorno fa ha acquistato per 850 milioni di dollari la rete sociale Bebo, che conta 40 milioni di utenti in tutto il mondo. http://www.infos-des-medias.net/aol-rachete-bebo-pour-850-millions-de-dollars.php Press Now realizzerà un Independent Media Center in Iraq Press Now , l’ organizzazione di Amsterdam che sostiene I media indpendenti nelle regioni in conflitto e nei paesi in fase di transizione, ha programmato di aprire un Independent Media Center a Suleymania, la capitale del Kurdistan irakeno, per addestrare giornalisti e personale addetto ai media. Il Centro aprirà in aprile e verrà finanziato e sostento dalla Fondazione “Democrazia e Media”, che fa capo al Ministero degli esteri olandese. http://www.ejc.net/media_news/press_now_to_set_up_independent_media_center_in_iraq/ Il governo israeliano boicotta Al Jazeera Israel ha detto in questi giorni che non collaborerà più con Al Jazeera, accusandola di orientare I suoi servizi in maniera parziale a favour del gruppo palestinese di Hamas. Al Jazeera nega invece qualsiasi atteggiamento di parzialità e sostiene di non aver ricevuto per ora nessuna comunicazione ufficiale da parte delle autorità israeliane. http://www.alertnet.org/thenews/newsdesk/L12211134.htm