È morto stamane a Roma, dove era nato 89 anni fa, Franco Giustolisi. Giornalista d'assalto e, tra l'altro, autore dell'"Armadio della vergogna", il libro che per primo ha denunciato l'affossamento dei processi contro i nazisti e i fascisti autori delle stragi dei civili italiani durante la guerra.
Prima a Paese Sera, poi al Giorno, alla Rai e, infine, all'Espresso ha raccontato l'Italia dei grandi scandali, della P2, del terrorismo, della mafia, delle carceri, sempre dalla parte dei più deboli e dei dimenticati, sempre alla ricerca della verità, senza mai fermarsi di fronte all'arroganza dei potenti di turno.
Ha scritto, oltre all'"Armadio della vergogna" (ed Nutrimenti), insieme con Pier Vittorio Buffa "Al di là di quelle mura" (Rizzoli), un'appassionata inchiesta sulle carceri, e, sempre con Buffa, "Mara, Renato e io, storia dei fondatori delle Brigate Rosse" (Mondadori). (ROMA, 10 NOVEMBRE - ANSA)
I funerali si svolgeranno mercoledì 12 novembre, alle ore 12 presso la chiesa Santa Maria del Popolo a piazza del Popolo a Roma
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:
“La Federazione Nazionale della Stampa, esprime il proprio profondo cordoglio e quello dei giornalisti italiani per la scomparsa del valoroso collega, Franco Giustolisi, importante firma di Paese Sera, Giorno, Rai e L’Espresso da anni impegnato a dare conoscenza delle orribili stragi nazi-fasciste perpetrate in Italia nell’ultimo conflitto mondiale e per il suo continuo e generoso impegno, assieme al Sindacato dei giornalisti, per la tutela dell’informazione e della dignità di chi fa questo mestiere nel nostro Paese. La Fnsi è vicina alla famiglia e a tutti i colleghi che lo hanno conosciuto e apprezzato”.
SENATO: GRASSO RICORDA GIORNALISTA FRANCO GIUSTOLISI
"Con Franco Giustolisi avevamo dato vita quest'anno all'iniziativa '70 anni dalle stragi nazifasciste', un incontro pubblico per rinnovare la memoria sulle atrocità commesse dalle truppe nazifasciste in Italia, con la partecipazione di testimoni diretti delle stragi. L'incontro è stato ospitato, il 24 aprile, nella Sala Koch di Palazzo Madama. Giustolisi era intervenuto come autore del libro 'L'armadio della vergogna' e con la passione del cronista sempre alla ricerca dei fatti, una passione che ha contraddistinto tutta la sua lunga carriera e che rappresenta una bella pagina nella storia del giornalismo italiano. Lo ricordiamo oggi con grande affetto e riconoscenza. Alla famiglia rivolgo le mie più profonde condoglianze".
Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, dopo aver appreso la notizia della scomparsa del giornalista Franco Giustolisi. (ROMA, 10 NOVEMBRE - ANSA)
MORTO GIUSTOLISI: SINDACO STAZZEMA, PARLAMENTO TRATTI STRAGI
"Muore un nostro cittadino onorario che ha lavorato per la verità: per ricordarlo si discuta nelle aule parlamentari dell'occultamento dei fascicoli sulle stragi". Coì il sindaco di Stazzema commenta la morte di Franco Giustolisi.
"In seguito allo scoop giornalistico di Giustolisi – aggiunge il sindaco di Stazzema - e grazie al forte impegno delle comunità locali e dell'associazionismo vicino alle vittime delle stragi nazifasciste, si giunse ad una riflessione che coinvolse la magistratura militare, la storiografia e la politica, finalizzata a capire se su quella mole di documenti vi fosse stata una qualunque ingerenza per fermare i processi ai responsabili di stragi". "Le cause dell'occultamento furono oggetto di una Commissione Parlamentare d'inchiesta – aggiunge il sindaco - che ha prodotto due relazioni di cui abbiamo chiesto discutano i due rami del Parlamento. Nei prossimi giorni è già in programma un incontro con la Presidente della Camera dei Deputati e con il Presidente del Senato della Repubblica".
Una delegazione del Comune di Stazzema guidata dal Sindaco Maurizio Verona sarà presente con il gonfalone alle esequie del giornalista. (STAZZEMA(LUCCA), 10 NOVEMBRE - ANSA)
MORTO GIUSTOLISI: SINDACO STAZZEMA, PARLAMENTO TRATTI STRAGI
"Muore un nostro cittadino onorario che ha lavorato per la verità: per ricordarlo si discuta nelle aule parlamentari dell'occultamento dei fascicoli sulle stragi". Coì il sindaco di Stazzema commenta la morte di Franco Giustolisi.
"In seguito allo scoop giornalistico di Giustolisi – aggiunge il sindaco di Stazzema - e grazie al forte impegno delle comunità locali e dell'associazionismo vicino alle vittime delle stragi nazifasciste, si giunse ad una riflessione che coinvolse la magistratura militare, la storiografia e la politica, finalizzata a capire se su quella mole di documenti vi fosse stata una qualunque ingerenza per fermare i processi ai responsabili di stragi". "Le cause dell'occultamento furono oggetto di una Commissione Parlamentare d'inchiesta – aggiunge il sindaco - che ha prodotto due relazioni di cui abbiamo chiesto discutano i due rami del Parlamento. Nei prossimi giorni è già in programma un incontro con la Presidente della Camera dei Deputati e con il Presidente del Senato della Repubblica".
Una delegazione del Comune di Stazzema guidata dal Sindaco Maurizio Verona sarà presente con il gonfalone alle esequie del giornalista. (STAZZEMA(LUCCA), 10 NOVEMBRE - ANSA)
GIORNALISTI: BOLDRINI, DA GIUSTOLISI PRESTIGIO A INFORMAZIONE =
''Rendo omaggio alla memoria di Franco Giustolisi, il giornalista che con la sua lunga e appassionata
attività di inchiesta, volta a svelare i troppi misteri della nostra vita pubblica, ha dato prestigio all'informazione italiana". Lo sottolinea la presidente della Camera, Laura Boldrini.
"A lui -aggiunge- dobbiamo, tra l'altro, la scoperta e la definizione stessa del cosiddetto 'armadio della vergogna', l'insieme di documenti sulle stragi nazifasciste che per decenni erano rimasti custoditi negli uffici del Tribunale militare di Roma. Da quella scoperta prese il via anche il lavoro di una Commissione parlamentare di inchiesta nella XIV legislatura. E' una domanda di verità che ancora attende una risposta completa, perché molti di quei documenti sono tuttora coperti da segreto a 70 anni di distanza. Perciò, già nel marzo scorso, con il mandato dell'Ufficio di presidenza della Camera ho scritto a diverse autorità militari e civili per chiedere se su quelle carte possa essere finalmente rimosso il segreto, così da metterle a disposizione dell'opinione pubblica. Questa richiesta di trasparenza va onorata anche nel nome di Franco Giustolisi. Ai suoi familiari –conclude Boldrini- il mio abbraccio commosso''. (ROMA, 10 NOVEMBRE - ADNKRONOS)